Martedì 12 Novembre 2024

Ucraina, arrivano i droni Sokol-300 capaci di volare più di 3.000 chilometri. Kiev non aspetta la tempesta perfetta

Per le forze ucraine al fronte è un momento difficile. Non basta più difendersi, anche perché la macchina da guerra della Russia è a pieno regime e non mancano uomini, armi e munizioni

Roma, 5 aprile 2024 - L'Ucraina potrebbe compensare la mancanza di missili a lungo raggio con droni capaci di colpire a 2.500 chilometri di distanza e più (3.300 per il Sokol-300). Oggi il capo di gabinetto del presidente ucraino, Andry Yermak, ha spiegato: "Adesso è un momento critico per l'Ucraina. È molto importante che il pacchetto di aiuti venga approvato questo mese (dal Congresso degli Stati Uniti, ndr)”. 

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L'ucraina Luch ha sviluppato il drone Sokol-300 capace di volare per 3.300 chilometri
L'ucraina Luch ha sviluppato il drone Sokol-300 capace di volare per 3.300 chilometri

La tempesta perfetta per l’Ucraina

Infatti per l'Ucraina si sta avvicinando la tempesta perfetta: scarseggiano le munizioni al fronte per i ritardi di Washington, mancano i missili a lungo raggio per le prudenze di Biden e Scholz, mentre Mosca invece si prepara a mandare al fronte 300 mila nuovi soldati, sostenuti da una produzione interna di armi ormai a pieno regime (Pochi giorni fa avviata la produzione di massa della bomba Fb-3000, 3 tonnellate di esplosivo per scardinare le difese di Kiev, ndr), e da forniture di munizioni e droni da parte di Iran e Corea del Nord. 

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Armi a Kiev, un problema di impostazione

Il problema resta l'impostazione con cui Usa, Gb e Ue hanno sostenuto il governo di Kiev fino ad oggi: aiuti sì, ma per difendersi, non per contrattaccare. Il cancelliere tedesco Scholz continua a negare i missili Taurus, temendo un attacco ucraino in Russia e la conseguente escalation, lo stesso pensiero del presidente Biden che non vuole vedere militari ucraini sul suolo russo, anche se su alcuni punti, vedi F-16, si è ricreduto (Ma è tutto fermo per colpa del Congresso).

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Ucraina può difendersi, ma non attaccare

Così l'Ucraina fondamentalmente può soprattutto difendersi con i sistemi Usa Patriots e quelli italo-francesi Samp/T, ma per attaccare si deve limitare a missili e droni che hanno gittate molto inferiori di quelle degli avversari (vedi i M142 Himars che posso colpire al massimo a 80 chilometri, ndr). I droni di cui dispone l'Ucraina possono già arrivare a Mosca (Distante da Kiev poco più di 800 chilometri), come visto nell'attacco dello scorso anno, ma non possono arrivare nel cuore della Russia, magari alle centrali elettriche/nucleari o alle fabbriche di armi, che sono ancora fuori portata.

Il Uav ucraino della Luch: il drone Sokol-300 in grado di coprire fino a 3.300 km
Il Uav ucraino della Luch: il drone Sokol-300 in grado di coprire fino a 3.300 km

Droni a lunga distanza entro fine anno

La soluzione, in attesa che si sblocchino gli aiuti e vengano meno i timori di escalation di Usa e Ue, restano i mezzi Uav a lunga distanza. Secondo il giornale tedesco, che ha visionato dei documenti top secret, Kiev attende entro la fine dell'anno droni con una portata fino a 2.500 km da 10 aziende produttrici. Inoltre l'Ucraina sta facendo da sola: il suo ufficio di progettazione Luch ha sviluppato, partendo da turco Bayraktar, il drone Sokol-300 (Presentato nel 2020 e presto operativo) in grado di coprire fino a 3.300 km, in pieno cuore della Russia e di Putin. 

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