Washington, 3 ottobre 2020 - Qualche linea di febbre, congestione nasale e tosse. Sono questi i sintomi accusati da Donald Trump, ricoverato all'ospedale militare Walter Reed, nel Maryland, dopo esser risultatp positivo al Coronavirus insieme alla moglie Melania. "Sta riposando bene" e "non ha bisogno di ossigeno supplementare", ha assicurato il medico della Casa Bianca, Sean Conley. Il suo livello di saturazione dell'ossigeno è del 96%, secondo lo staff medico, il quale ha riferito che il presidente non ha più la febbre da 24 ore. Ed è lo stesso presidente a rassicurare: "Mi sento come se potessi uscire di qui oggi".
Trump, ecco la cura anti-Covid. Dieta leggera, antivirali e melatonina
Il presidente viene curato con il remdesivir, un farmaco anti-virale usato con successo contro l'Ebola. E i medici dell'ospedale militare Walter Reed, dove Trump è ricoverato, hanno detto che non possono dare una tempistica per le dimissioni del presidente e che sono previsti cinque giorni di trattamento con il remdesivir. Melania, invece, "sta benissimo ed è a casa, non ha bisogno di essere ricoverata in ospedale," ha riferito il medico personale del Presidente in un briefing di fronte all'ospedale in cui è ricoverato Donald.
Ma le voci corrono incontrollate. "E' grave", avrebbe detto una fonte anonima tra i suoi consiglieri. Così non è parso quando è salito sull'elicottero Marine One che lo ha trasportato al Walter Reed. La Cnn, che cita indiscrezioni del suo entourage, parla di un Trump "spaventato" dal Covid e via via sempre più "allarmato" man mano che aumentavano i sintomi.
Trump: "Batterò il virus"
"Batterò il virus. Sento che potrei uscire ora, ma mi dicono che può esserci una ricaduta con questa malattia. Io sento che potrei uscire e fare un comizio. Sono il presidente degli Stati Uniti, non posso rinchiudermi in una stanza". E' il messaggio che Donald Trump, ricoverato al Walter Reed Medical Center per la positività al Coronavirus, ha affidato a Rudy Giuliani, secondo il New York Post. "Ho dovuto affrontare" il virus "cosicché il popolo americano non fosse più spaventato e noi potessimo affrontare la questione in modo responsabile. Abbiamo fatto enormi progressi nella gestione di questa malattia, il tasso di letalità è molto basso se paragonato" all'inizio della pandemia. "Sarò in grado di mostrare alla gente che possiamo gestire questa malattia in modo responsabile, ma non dovremmo averne paura. Se io l'avessi dovuta affrontare in un altro modo avrei creato più panico e più paura nel popolo americano. Stiamo facendo grandi progressi nel contrasto di questa malattia e stiamo facendo progressi con l'economia più di quanto qualcuno potrebbe aspettarsi".
Su Twitter il tycoon aveva già rassicurato: "Sta andando bene, penso. Grazie a tutti. LOVE". E mentre Erik Jones, docente della Johns Hopkins University, in un'intervista al nostro giornale si mostra convinto che la malattia "non porterà voti" all'inquilino della Casa Bianca, tra i dem si insinua il dubbio che Trump possa addirittura aver messo in scena la sua positività per cercare un disperato rilancio dopo la presunta batosta nel duello tv con Joe Biden. L'unica certezza è che, a un mese esatto dalle elezioni Usa 2020, il presidente in carica è costretto ad abbandonare la campagna elettorale per curarsi dal Coronavirus. Anche se per il momento "non ci sarà trasferimento di poteri" ai vertici delle amministrazioni Usa (vedi il vicepresidente Mike Pence), assicurano da Washington.
Si allarga il focolaio Covid
Continuano a emergere positività al Covid tra il collaboratori del presidente. L'ultima in ordine cronologico quella di Bill Stepien, il nuovo manager della campagna presidenziale che risente di "sintomi lievi di tipo influenzale" e che da ora lavorerà da casa. Il focolaio nello staff sarebbe stato innescato da Hope Hicks, 31enne consigliera di Trump risultata infetta dal virus dopo aver partecipato a diversi eventi con Trump e il suo entourage.
Sempre oggi ha fatto sapere di esser positiva l'ex advisor del presidente, Kellyanne Conway. Anche lei aveva partecipato all'evento, al Rose Garden, sabato scorso, in cui Trump ha indicato la giudice Amy Coney Barrett come la sua scelta per la Corte Suprema. All'evento, in cui c'erano in tutto circa 150 persone, tutte senza mascherine e che non rispettavano il distanziamento sociale, c'erano anche i senatori Thom Tillis e Mike Lee e il presidente della Notre Dame University, padre John Jenkins, tutti adesso positivi al virus.
Nel frattempo, Twitter ha annunciato che rimuoverà i messaggi che "desiderano o augurano la morte, gravi lesioni fisiche o malattie letali a chicchessia", dopo l'ondata di cinquettii 'funebri' contro il presidente Usa. Gli autori dei post che violano la policy della piattaforma social non saranno tuttavia sospesi.
Gli auguri
Dalla Cina, che ha rapporti particolarmente burrascosi con l'amministrazione Usa, al presidente nordcoreano Kim Jong Un: arrivano da tutto il mondo i messaggi di vicinanza al tycoon. "Siamo in piena battaglia politica, ma facciamo i nostri migliori auguri al presidente Donald Trump e alla first lady Melania", scrive in una nota Barack Obama.