Roma, 24 febbraio 2025 – La Bbc è al centro di una tempesta politica e mediatica dopo il rilascio di un documentario girato nella Striscia di Gaza. L’emittente britannica è stata accusata di mancanza di imparzialità, con critiche che arrivano sia da Israele che dalla leader dei Tory britannici Kemi Badenoch. Non solo: si sospetta anche che la Bbc abbia versato, almeno indirettamente, denaro a esponenti di Hamas, congettura che resta ancora infondata. Nel frattempo, il documentario è stato rimosso dalla piattaforma iPlayer per “ulteriori verifiche”.
Il documentario e l’accusa di collusione
‘Gaza: How to Survive A Warzone’ è il documentario al centro della polemica che si propone di mostrare le conseguenze dei bombardamenti israeliani e che, per farlo, utilizza come voce narrante un bambino identificato come figlio di un ex ‘viceministro’ di Hamas, Ayman Alyazouri, in passato ‘viceministro dell'Agricoltura’ dell’amministrazione che governa Gaza sotto la leadership islamista di Hamas. La Bbc si difende sostenendo di aver scoperto del legame di parentela solo in un secondo momento, ma Badenoch sollecita “un’inchiesta indipendente” interna in una lettera aperta al direttore generale dell’emittente televisiva. In particolare, si ritiene di primaria importanza verificare che Abdullah, nel ruolo di narratore, non abbia ricevuto un compenso da parte della Bbc, che in tal caso faticherebbe a smentire le accuse di collusione con Hamas.
Non è la prima volta che la copertura del conflitto israelo-palestinese mette in posizioni scomode il servizio televisivo, nei mesi scorsi protagonista di un’altra controversia per aver affidato il fact-checking sulla guerra di Gaza a un editor già legato a Israele, Raffi Berg.

Il no comment dei responsabili Bbc, la risposta di Badenoch
"La Bbc sostiene di aver seguito le abituali procedure precauzionali nella produzione del
documentario, ma mi domando se filmare dentro Gaza non richieda qualcosa che vada al di là dei controlli abituali", polemizza Badenoch, di fronte al silenzio dei responsabili aziendali. La leader conservatrice si spinge fino a definire la copertura giornalistica dell’emittente come "inattendibile in Medio Oriente" e preme per un suo ritorno all’imparzialità.