Londra, 7 novembre 2023 – A più di settant’anni di distanza (l’ultimo prounciato direttamente da un sovrano fu nel 1950), il Regno Unito ha un King’s Speech: secondo la tradizione, Re Carlo III ha celebrato l’apertura della sessione del Parlamento secondo la tradizione britannica. Costumi, protocollo e usanze secolari, come evidente dal fatto che prima di entrare nel Palazzo di Westminster, cuore del potere legislativo – che categoricamente non gli compete – il sovrano abbia dovuto bussare. Anche se, per meglio dire, a farlo è stata una figura simbolica, l’Usciere della Black Rod.
Il discorso
Come da tradizione, Re Carlo III ha pronunciato un discorso di fronte alle Camere, che è andato a presentare le principali iniziative che il “suo” governo intraprenderà nel corso della prossima sessione parlamentare. In realtà, lo speech è scritto dall’esecutivo di Rishi Sunak, e il sovrano non ha alcun diritto di porre modifiche.
Tra le politiche che il governo proporrà troviamo un inasprimento dell’utilizzo dell'ergastolo per i crimini più gravi, ma applicando allo stesso tempo una sospensione per le pene più leggere, una legge che punisca il revenge porn, l’autorizzazione per nuove trivellazioni nel Mare del Nord e il divieto per gli enti pubblici di prendere parte al movimento di boicottaggi contro Israele. Fa infine discutere la ferma volontà dell’esecutivo di Londra di vietare a vita l’acquisto di sigarette a chiunque nato dal 1° gennaio 2009 in poi.
I richiami a Elisabetta II
Non poteva mancare, da parte del re, un richiamo a sua madre, l’adorata Elisabetta II. È proprio così che Carlo ha incominciato il suo discorso: “Memore dell'eredità di servizio e devozione lasciata dalla mia amata madre a questo paese, pronuncio il primo King’s Speech da settant’anni a questa parte".
Omaggi anche da parte della Regina Camilla, che ha indossato il Diadema di Stato di Giorgio IV, indossato da Elisabetta II alla sua prima apertura del Parlamento nel 1952 e ad altre innumerevoli a seguire. Non solo: la veste della regina consorte aveva ricamati dei mughetti, tra i fiori preferiti della suocera.
Il re, tradito dal body language
Sebbene la cerimonia sia andata senza intoppi, Carlo III sembra venuto meno alla rigida imparzialità nella lettura del discorso del governo. Secondo quanto riferito dall’esperta di linguaggio del corpo Judi James al Mirror, sul suo viso sarebbe spuntata una smorfia, segno di “irritazione”, mentre leggeva la proposta di Sunak di puntare all’indipendenza energetica approvando nuove trivellazioni nel Mare del Nord. È infatti risaputo quanto il sovrano abbia a cuore le cause ecologiste e le energie pulite e rinnovabili.
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