Roma, 22 ottobre 2024 – Israele ha usato armi al fosforo bianco contro una base Unifil in Libano. Lo sostiene il Financial Time che cita un rapporto riservato. Questa mattina le sirene anti missile sono risuonate a Tel Aviv. Hezbollah ha infatti lanciato un raid nei confronti di alcuni obiettivi israeliani. A Gerusalemme arrestate sette presunte spie dell’Iran. Intanto a Beirut sale il bilancio dei morti nel bombardamento che ha colpito la zona vicino al più grande ospedale del Paese: sono 18. Il movimento armato libanese ha rivendicato l’attacco alla casa di Netanyahu. Al G7 di Pescara il ministro Tajani festeggia il “successo” diplomatico italiano. Israele, Palestina e Libano seduti allo stesso tavolo per il vertice su sviluppo e aiuti umanitari. “E’ la prima volta”.
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L'esercito israeliano è entrato con la forza in una base ONU chiaramente segnalata: si sospetta che abbia utilizzato armi chimiche al fosforo bianco a una distanza tale da ferire 15 soldati delle forze Unifi. Lo dice un report riservato preparato da un Paese che fornisce truppe e visionato dal Financial Times: il documento spiega come le truppe israeliane abbiano preso di mira Unifil in più occasioni, circostanza negata da Israele. Il giornale ha chiesto un commento l'Idf, ma le forze armate israeliane non hanno risposto.
Il bilancio delle vittime del raid israeliano di ieri nelle vicinanze dell'ospedale Hariri di Beirut è salito a 18. Lo riferiscono diversi media arabi citando fonti del ministero della Sanità libanese.
"Straordinario successo politico dell'Italia al G7 Sviluppo di Pescara. Per la prima volta abbiamo riunito israeliani, palestinesi e libanesi. Raggiungere la pace attraverso il dialogo". Lo sottolinea su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il vicepremier ha aperto nel pomeriggio i lavori del vertice dei ministri dello Sviluppo. "L'obiettivo della Presidenza italiana del G7 è rafforzare il coordinamento per un'azione congiunta che possa agevolare l'accesso agli aiuti umanitari in Libano e a Gaza. Oggi abbiamo riunito per la prima volta rappresentanti di Libano, Palestina e Israele e li abbiamo fatti confrontare con i Paesi G7 e le principali organizzazioni internazionali coinvolte nell'assistenza umanitaria. L'Italia è in prima linea per garantire la fornitura di aiuti alla popolazione civile in Medio Oriente. A questo fine ho annunciato oggi ulteriori contributi finanziari della nostra Cooperazione e il prossimo invio di aiuti alimentari e sanitari a Gaza con camion italiani che partiranno dal porto di Genova, in nave".
Gli Houthi yemeniti del movimento ribelle Ansar Allah hanno lanciato un attacco missilistico ipersonico su una base militare situata nel centro di Israele. Lo ha affermato il rappresentante delle forze armate formate dai ribelli, Yahya Saria, citato dall'agenzia di stampa russa Tass. "Le forze armate yemenite hanno effettuato un'operazione militare, colpendo una base militare israeliana a est dell'area occupata di Giaffa con un missile balistico ipersonico Palestine 2", ha detto un portavoce del movimento sul canale televisivo Al Masirah di proprietà degli Houthi.
I media israeliani confermano oggi che il drone lanciato dal Libano sabato scorso sulla casa di Benyamin Netanyahu a Cesarea ha effettivamente colpito la residenza privata del primo ministro israeliano. La censura militare, spiegano i siti online, ha autorizzato solo ora la pubblicazione della notizia, tanto che i media hanno pubblicato anche una foto che mostra i danni del drone sull'abitazione.
"Abbiamo deciso che durante l'incontro di questo pomeriggio daremo uno stanziamento di un impegno umanitario d'emergenza da parte italiana: 10 milioni di euro per le popolazioni del Libano, 10 milioni di aiuto umanitario a Gaza e un sostegno di 5 milioni per il piano dell'Anp per la pianificazione della ricostruzione della Striscia di Gaza. Io credo che dovremmo anche riflettere sul dare vita a una conferenza come quella dell'Ucraina per la ricostruzione, di farlo anche per Gaza, per il Libano e per quelle parti di Israele del nord che sono state colpite". Così Antonio Tajani in apertura dei lavori del G7 Sviluppo a Pescara.
È salito ad almeno 13 il numero dei morti nell'incursione israeliana nei pressi dell'ospedale Hariri di Beirut: lo hanno reso noto le autorità locali, precisando che i feriti sono almeno 57. Inizialmente il Ministero della Sanità libanese aveva parlato di quattro morti; le forze armate israeliane hanno reso noto di non aver colpito direttamente l'ospedale.
È in corso a Gerusalemme l'incontro tra il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Lo rende noto l'ufficio del primo ministro. Al centro dell'incontro, come era trapelato in precedenza, il piano Usa per il cessate il fuoco in Libano, il previsto attacco di Israele all'Iran in risposta ai missili del primo ottobre su Israele, i negoziati sulla liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza.
Il movimento libanese filo-iraniano Hezbollah ha rivendicato oggi l'attacco di sabato scorso alla residenza del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu a Cesarea. "La resistenza rivendica la sua piena ed esclusiva responsabilità nell'operazione contro Cesarea e nel prendere di mira la casa del criminale di guerra e leader del flagello sionista", ha annunciato il portavoce di Hezbollah Mohammad Afif Naboulsi durante un discorso citato dai media libanesi. Dopo l'attacco, il premier israeliano aveva accusato "gli alleati dell'Iran" di aver tentato di uccidere lui e la moglie, mentre Teheran ha cercato più volte di prendere le distanze dall'accaduto, attribuendo la responsabilità al solo Hezbollah. I miliziani sciiti, finanziati e armati dall'Iran, minacciano inoltre di riprovarci: "Se le nostre mani non ti hanno raggiunto questa volta, tra noi e te ci sono giorni, notti e terreno".
Tredici persone, tra cui un bambino, sono state uccise e 57 ferite in un attacco israeliano vicino al più grande ospedale pubblico del Libano, alle porte di Beirut. Secondo il ministero della Salute, l'ospedale Rafic Hariri, che si trova alla periferia della capitale, in una roccaforte di Hezbollah, è stato leggermente danneggiato. "Dei 17 feriti ricoverati, sette sono in condizioni critiche" si legge nel comunicato stampa del ministero. Le ricerche delle vittime continuano tra le macerie di diversi edifici colpiti nel raid. L'esercito israeliano ha annunciato ieri di aver preso di mira circa 300 obiettivi. L'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha condannato lunedì i "danni considerevoli" causati alle installazioni civili dai "massicci bombardamenti israeliani".
I sette residenti di Gerusalemme Est arrestati per presunto spionaggio a favore dell'Iran sono sospettati di aver pianificato attentati in Israele, tra cui l'assassinio di uno scienziato nucleare israeliano e di un sindaco nel centro di Israele. A scriverne è il Times of Israel. I sospetti hanno tutti un'età compresa tra i 19 e i 23 anni, secondo quanto dichiarato da funzionari della polizia e dello Shin Bet. Il leader del gruppo, un 23enne di nome Rami Alian, è stato reclutato da un agente iraniano. Nessuno dei sospetti aveva precedenti penali o relativi alla sicurezza.
Una base navale, depositi di armi di Hezbollah, centri di comando e altri obiettivi terroristici sono stati colpiti durante la notte dall'aviazione israeliana a Beirut. Alcuni, riferisce l'Idf su X, si trovavano sottoterra e includevano equipaggiamento aereo e navale utilizzato da Hezbollah per compiere attacchi terroristici contro Israele. Nel quartier generale dell'unità navale di Hezbollah erano custoditi motoscafi militari ed erano ospitati un centro di addestramento e un'area per condurre esperimenti. I motoscafi erano destinati a essere utilizzati in attacchi contro le navi della Marina israeliana e contro obiettivi navali e strategici all'interno delle acque territoriali di Israele. L'Idf ha assicurato che prima degli attacchi "sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di colpire i civili".
I ministri del Consiglio politico di sicurezza israeliano sono stati informati che presto sarà effettuato un attacco su larga scala contro l'Iran. Il canale israeliano 13 lo ha riferito citando fonti governative. Il canale ha confermato che le stime in Israele indicano che l'Iran risponderà con forza all'attacco israeliano. L'inviato iraniano presso le Nazioni Unite ha affermato che le dichiarazioni del presidente americano Joe Biden sulla conoscenza dei tempi dell'attacco israeliano all'Iran sono provocatorie e inquietanti. Ha aggiunto che le dichiarazioni di Biden sono considerate un'approvazione e un sostegno impliciti da parte di Washington per un attacco israeliano all'Iran.
L'inviato americano Hochstein, da ieri a Beirut, ha presentato una proposta per arrivare al cessate il fuoco in Libano, del piano parlerà il segretario Usa Antony Blinken che arriverà oggi in Israele. Lo riferisce la tv Kan. Il quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah, riporta il documento Usa: "Lo scopo è impedire qualsiasi presenza armata nelle zone libanesi e nei villaggi vicini al confine", ossia espandere l'area dove non ci sarà la presenza di
Hezbollah a qualche chilometro oltre il fiume Litani. L'Unifil verrà rafforzato e avrà l'autorità di perquisire case, veicoli o avamposti sospettati di contenere armi.
Una raffica di razzi è stata lanciata oggi dal Libano verso il nord e il centro d'Israele, con Hezbollah che ha rivendicato l'azione. Interessata dal lancio anche Tel Aviv. In una dichiarazione, il gruppo sciita ha affermato di aver colpito siti militari a Tel Aviv e Haifa. L'esercito israeliano ha dichiarato che circa 20 razzi sono stati lanciati dal territorio del Libano: cinque verso il centro di Israele e 15 verso il nord Alcuni dei razzi lanciati sono stati intercettati, mentre altri sono caduti in aree aperte. Un uomo è rimasto ferito nella città settentrionale israeliana di Ma'agan Michael, a causa di frammenti di intercettori caduti.
La polizia israeliana ha riferito che frammenti di razzi lanciati da Hezbollah dal Libano e intercettati dal sistema di difesa aereo sono caduti nell'area di Tel Aviv, non ci sono vittime o feriti. Mentre i frammenti caduti in seguito alla distruzione di altri razzi nella città di Maagan Michael, nel nord di
Israele, hanno danneggiato un edificio e alcuni veicoli
La polizia israeliana ha riferito che frammenti di razzi lanciati da Hezbollah dal Libano e intercettati dal sistema di difesa aereo sono caduti nell'area di Tel Aviv, non ci sono vittime o feriti. Mentre i frammenti caduti in seguito alla distruzione di altri razzi nella città di Maagan Michael, nel nord di Israele, hanno danneggiato un edificio e alcuni veicoli.
Hezbollah ha annunciato di aver lanciato una "raffica di razzi" contro la base dell'Unità 8200 a Tel Aviv, presso il quartier generale del Mossad, e di aver "sparato contro la batteria dell'Iron Dome" (il sistema di difesa antiaereo) nel centro di Israele, nell'area di Tel Aviv. Lo riferiscono i media israeliani.
Gli Hezbollah libanesi rivendicano il lancio di razzi in direzione di una "base navale" nei pressi della città di Haifa, nel nord di Israele. Una dichiarazione del gruppo parla di una "raffica di razzi" contro "la base navale Stella Maris a nordovest di Haifa".
Sirene d'allarme sono scattate nel centro di Tel Aviv alle 6.45 di questa mattina. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. Subito dopo si è sentito il boato di una esplosione. Sirene anche in Samaria e a Modìin Illit, riferisce l'Idf.