Roma, 19 settembre 2024 – Dopo le esplosioni di centinaia di cercapersone e di walkie talkie in Libano, deflagrazioni dietro le quali si sospetta ci siano i servizi segreti israeliani, si alza la tensione in Medio Oriente.
In particolare l’Iran (un ambasciatore iraniano è rimasto ferito a causa delle esplosioni) ha già annunciato che “gli atti terroristici compiuti da Israele non resteranno impuniti”) così come ci si attende una risposta di Hezbollah.
I caccia israeliani nelle ultime ore hanno colpito oltre 100 lanciarazzi di Hezbollah nel sud del Libano che erano pronti per attacchi immediati contro Israele. Lo riferisce 'The Times of Israel' che cita l'Idf, le Forze di difesa israeliane. Gli attacchi sono iniziati questo pomeriggio e sono stati effettuati in diverse ondate. "L'Idf continua a colpire le capacità terroristiche e le infrastrutture militari dell'organizzazione terroristica Hezbollah", ha spiegato l'esercito israeliano.
In un video di circa 3 minuti pubblicato sui suoi social, il presidente francese Emmanuel Macron si è rivolto direttamente ai libanesi assicurando che "una via diplomatica esiste" e che "la guerra non è ineluttabile". "Nessuno ha interesse in un'escalation", ha aggiunto. "Niente, nessuna avventura regionale, nessun interesse privato, nessuna fedeltà a una qualsiasi causa merita di far scoppiare un conflitto in Libano", ha proseguito, assicurando ai libanesi, "cari amici", che la Francia è sempre "al loro fianco".
Alti funzionari israeliani hanno commentato la situazione della sicurezza nel nord, a seguito delle esplosioni dei cercapersone e degli apparecchi radio, affermando di prevedere una risposta da parte di Hezbollah. "Ci stiamo preparando a uno scontro di una portata che non abbiamo mai visto dall'inizio della guerra", hanno dichiarato.
Gli Stati Uniti esortano Hezbollah a cessare gli "attacchi terroristici" contro Israele. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
Lloyd Austin posticipa il suo viaggio in Israele in programma agli inizi della prossima settimana in seguito all'escalation delle tensioni al confine fra Israele e Libano. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali il ministro della difesa americana sarebbe dovuto arrivare domenica prossima e incontrare il premier Israeliano Benjamin Netanyahu e il suo omologo Yoav Gallant, prima di visitare altri paesi nell'area.
Il governo britannico è "profondamente preoccupato per l'escalation delle tensioni e per le vittime civili in Libano". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, David Lammy, sul suo profilo X dando notizia di aver sentito il collega libanese Najib Mikati dopo i recenti attacchi attribuiti a Israele e di aver discusso con lui della "necessità di una soluzione negoziata per ripristinare la stabilità e la sicurezza lungo la Linea Blu", al confine israelo-libanese. Lammy ha poi sollecitato i cittadini britannici a lasciare il Libano finché ci sono voli disponibili paventando "un rapido peggioramento della situazione".
Due soldati israeliani sono stati uccisi questa mattina nel nord di Israele durante due diversi attacchi lanciati da Hezbollah contro la Galilea settentrionale. Lo ha annunciato il portavoce di Idf Daniel Hagari.
"Ciò che è accaduto martedì e mercoledì incontrerà la giusta punizione e una resa dei conti difficile, e non parlerò di tempo o luogo": lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, ribadendo di fatto che il Partito di Dio non intende per il momento annunciare un'escalation militare con Israele.
Il fronte libanese rimarrà aperto finché non finirà l'aggressione di Israele contro Gaza: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah.
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha tenuto una valutazione e approvato i piani di battaglia per il fronte settentrionale. L'annuncio dell'esercito arriva in un momento di crescente tensione con il gruppo terroristico Hezbollah in Libano.
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che è in corso un'ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, con l'obiettivo di indebolire il gruppo terroristico che oggi ha lanciato continui raid sulla Galilea. "L'organizzazione terroristica Hezbollah ha trasformato il Libano meridionale in una zona di guerra e per decenni ha armato le case dei cittadini, scavato tunnel sotto di esse e li ha usati come scudi umani", afferma l'Idf. I media libanesi intanto riferiscono di massicci attacchi aerei israeliani nei pressi di Deir Qanoun al-Nahr, nel distretto di Tiro.
Jet militari israeliani volano a bassa quota sopra Beirut durante la trasmissione del discorso di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. Lo riferiscono all'Ansa testimoni oculari nella capitale libanese.
"Quello che ha fatto in Israele", facendo esplodere cercapersone e walkie talkie e colpendo i civili, "è una dichiarazione di guerra contro la sovranità del Libano, è un atto di guerra". Lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah, nel suo discorso televisivo. "Israele ha colpito in aree affollate di civili come ospedali, supermercati, luoghi pubblici. Non abbiamo ancora finito di contare le nostre vittime, tra morti e feriti". Ha poi aggiunto Nasrallah: "Tel Aviv voleva uccidere 5mila persone in due minuti. Ma visto che molti dispositivi erano spenti, non funzionanti o non distribuiti, il bilancio è stato più basso. Abbiamo subito un colpo molto duro, un attacco senza precedenti. Attraverso questa esperienza e i suoi insegnamenti saremo più forti e più potenti''.
Un'intensa serie di attacchi aerei israeliani si è registrata nel sud del Libano, in corrispondenza dell'inizio dell'atteso discorso televisivo del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Lo riferiscono media libanesi.
Le sirene d'allarme vengono attivate di continuo oggi, praticamente ogni venti minuti, in Galilea per il lancio di razzi e droni dal Libano, come mostra la bacheca dell'esercito israeliano (Idf). In mattinata l'Idf ha reso noto che diversi droni carichi di esplosivo hanno colpito la comunità settentrionale di Yàara, nella Galilea occidentale, ferendo otto civili. Altri ordigni hanno colpito la comunità settentrionale di Beit Hillel, nei pressi di Kiryat Shmona causando incendi.
Secondo fonti del Jerusalem Post, i funzionari americani ritengono che un accordo graduale tra Israele e Hamas sul rilascio degli ostaggi e la tregua a Gaza "non funzioni" e stanno valutando diverse opzioni. Il principale piano alternativo suggerirebbe di combinare tutte le fasi in un unico passaggio saltando le fasi intermedie visto che i negoziati finora non hanno avuto esito. La nuova proposta suggerita è quella di un accordo unico in cui tutti gli ostaggi, vivi o morti, vengano immediatamente restituiti a Israele, terroristi palestinesi detenuti in Israele vengano rilasciati e i mediatori si impegnino a disarmare Gaza e a trasferire i leader di Hamas in un Paese terzo in esilio.
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto alle Nazioni Unite di opporsi alla "guerra tecnologica" di Israele contro il suo Paese alla vigilia della riunione del Consiglio di sicurezza. Mikati ha affermato in una nota che il Consiglio di sicurezza venerdì dovrebbe "assumere una posizione ferma per bloccare l'aggressione israeliana al Libano e la guerra tecnologica che sta conducendo".
Hezbollah ha annunciato oggi la morte di altri cinque suoi membri uccisi "sulla strada per Gerusalemme", termine con cui vengono definiti i militanti uccisi negli attacchi israeliani. La loro morte porta ad almeno 478 il bilancio delle vittime del gruppo negli scontri in corso con Israele da ottobre. L'annuncio arriva dopo che Israele avrebbe fatto esplodere ieri in tutto il Libano i walkie-talkie utilizzati dal gruppo, uccidendo 20 persone e ferendone altre 450. Martedì Hezbollah ha annunciato la morte di 12 suoi uomini uccisi da Israele, compresi alcuni morti a seguito dell'esplosione dei cercapersone utilizzati dal movimento sciita libanese. In totale, Hezbollah ha ammesso la morte di 37 suoi membri negli ultimi due giorni.
Israele ha avanzato una proposta quadro con Hamas che prevede il rilascio di tutti gli ostaggi in una sola volta e la fine dei combattimenti nella Striscia di Gaza, oltre ad un salvacondotto per uscire dall'enclave per Yahya Sinwar e i suoi collaboratori. A riferirne è l'emittente pubblica israeliana Kan, citata dal Times of Israel. Il piano proposto prevede il rilascio dei prigionieri palestinesi incarcerati in Israele, la smilitarizzazione della Striscia e un nuovo sistema di governance per Gaza. Non vengono forniti ulteriori dettagli.
"Vediamo che, passo dopo passo, Israele ha iniziato ad aumentare i suoi attacchi contro il Libano". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, commentando le esplosioni di walkie talkie e radio che hanno provocato ieri 20 morti e centinaia di feriti in Libano, il giorno dopo lo scoppio dei cercapersone. "Il progetto di (Benyamin) Netanyahu di rubare tutte le terre dei Palestinesi nella regione continua con il sostegno dell'Occidente", ha aggiunto Fidan, durante un'intervista con Anadolu.
La radio dell'esercito israeliano ha riferito che nell'attacco missilistico di Hezbollah in Galilea, nel nord di Israele, sono rimaste ferite almeno otto persone, una delle quali sarebbe in condizioni critiche.
"Dio è invincibile e si vendica e il criminale sarà sicuramente punito in modo giusto". Lo ha affermato il presidente dell'Iran, Masoud Pezeshkian, dopo le esplosioni di walkie talkie e radio che hanno provocato ieri 20 morti e centinaia di feriti in Libano, in un'azione attribuita a Israele, il giorno dopo lo scoppio dei cercapersone. Senza nominare esplicitamente lo Stato ebraico, Pezeshkian ha espresso vicinanza al Libano, dopo il "terrore di massa perpetrato dal regime terroristico facendo esplodere dispositivi di comunicazione senza fare distinzioni tra civili e altri", in un messaggio su X dove condanna "l'atroce crimine".
Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato la morte tra ieri sera sera e questa mattina di 20 suoi membri, uccisi secondo una fonte vicina alla formazione filo-iraniana in esplosioni di walkie-talkie attribuite a Israele.
Alti funzionari del Pentagono temono che le recenti esplosioni di massa di dispositivi di comunicazione in Libano siano il preludio ad un'offensiva di terra da parte di Israele. Lo riporta oggi il Wall Street Journal, spiegando che già prima di queste esplosioni, durante un incontro avvenuto lunedì, il capo del Pentagono Lloyd Austin aveva espresso "il timore che Israele potesse lanciare presto un'offensiva di terra, dopo mesi di attacchi reciproci, dall'aria e con razzi, con Hezbollah".