Roma, 15 agosto 2024 – I colloqui a Doha per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi dovrebbero continuare domani, come previsto. La conferma arriva dai media israeliani. I negoziatori israeliani rimarranno a Doha in Qatar stasera. Netanyahu esige la liberazione immediata di 33 ostaggi, ma in serata è filtrato uno dei passaggi del documento “di avvertimento” presentato al premier Netanyahu dal capo della Divisione soldati dispersi dell'esercito, Nitzan Alon, che fa parte della squadra negoziale a Doha, pubblicato da Channel 12. Nel documento si “consiglia flessibilità nei negoziati” perchè “con il passare del tempo, le vite degli ostaggi sono sotto una minaccia maggiore”. Ma l'ufficio di Netanyahu ha replicato dicendo che Alon non ha presentato documenti.
Hamas non prende parte ai colloqui e oggi ha mostrato la foto di un ostaggio ucciso “per vendetta”. “Una guerra psicologica” l’ha definita la madre della vittima. Intanto gli Stati Uniti hanno espresso soddisfazione per quanto discusso finora: Di “un inizio promettente” ha parlato il consigliere per la sicurezza John Kirby in riferimento ai negoziati di oggi.
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas ‘Abu Mazen’, ha annunciato di fronte al parlamento turco che intende recarsi a Gaza: “Non c'è più alcuna soluzione davanti a noi, quindi io e tutti i membri dell'Autorità palestinese abbiamo deciso di andare a Gaza, e lo faremo. Le nostre vite non sono più preziose di quelle di qualsiasi bambino nella Striscia di Gaza”. L’Anp non controlla la regione dal 2006, quando Hamas potrò a termine una sorta di sanguinoso golpe: dallo stesso lasso di tempo ad Abu Mazen non è concesso visitarla.
Intanto non si fermano i raid israeliani a Gaza, in particolare a Khan Younis con diversi morti e feriti: l’esercito di Tel Aviv ha ordinato l’evacuazione.
La diretta
Un alto funzionario di uno dei Paesi mediatori ha riferito di una conversazione telefonica che il primo ministro del Qatar, Muhammad bin Abd al-Rahman Al Thani, ha avuto con i capi della leadership iraniana, nella quale li ha informati che ci sono stati sviluppi positivi nei negoziati tra Israele e Hamas. "Dovreste considerare attentamente se vale la pena per voi, o per Hezbollah, attaccare Israele proprio quando ci sono tali progressi", ha affermato la fonte. Lo scrive Ynet.
"Si consiglia flessibilità nei negoziati" perchè "con il passare del tempo, le vite degli ostaggi sono sotto una minaccia maggiore" e, per questo motivo, 2si dovrebbe attribuire importanza agli effetti negativi della quantità di tempo in cui sono tenuti prigionieri". È uno dei passaggi del documento "di avvertimento" presentato al premier Netanyahu dal capo della Divisione soldati dispersi dell'esercito, Nitzan Alon, che fa parte della squadra negoziale a Doha, pubblicato da Channel 12. Che ha sottolineato il dissenso tra i mediatori e il premier. L'ufficio di Netanyahu ha replicato dicendo che Alon non ha presentato documenti.
Il braccio armato di Hamas ha annunciato che un ostaggio è stato ucciso da una delle sue guardie per "vendicarsi" della morte dei suoi figli in un attacco, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver recuperato il corpo a novembre nella Striscia di Gaza. Si trattava di Ofir Tzarfati, 27 anni. "Ho scelto di non guardare la foto pubblicata da Hamas e di ricordare Ofir per come era: un uomo perfetto, bello, sorridente e felice, e non come Hamas ha deciso di fare oggi attraverso una deplorevole guerra psicologica". Lo ha detto la madre della vittima Richelle alla notizia che Hamas aveva pubblicato una fotografia del figlio. In un video trasmesso dal Forum delle famiglie degli ostaggi, un'associazione israeliana che rappresenta i parenti tenuti prigionieri a Gaza, ha invitato la delegazione israeliana attualmente a Doha per negoziare la restituzione degli ostaggi a "fare tutto il possibile per avere successo e tornare a casa con un accordo".
I colloqui in corso a Doha per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi dovrebbero continuare domani come previsto finora. La conferma arriva dai media israeliani. I negoziatori israeliani rimarranno a Doha in Qatar stasera. Presente in Qatar una delegazione statunitense di cui fa parte anche il capo della Cia Bill Burns, mentre il capo del Mossad, David Barnea, è con la delegazione israeliana. Sono presenti anche alti funzionari
egiziani. I colloqui sono ospitati dal primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.
Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Usa, John Kirby, ha dichiarato di vedere un "inizio promettente" ai colloqui in corso a Doha. "Oggi ci concentriamo sui dettagli dell'implementazione, non prevediamo di uscire da oggi con un accordo, prevediamo che i colloqui continuino anche domani", ha specificato.
"Non c'è più alcuna soluzione davanti a noi, quindi io e tutti i membri dell'Autorità palestinese abbiamo deciso di andare a Gaza, e lo faremo. Le nostre vite non sono più preziose di quelle di qualsiasi bambino nella Striscia di Gaza". Con queste parole, pronunciate di fronte al parlamento turco, il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha annunciato un'imminente visita nella Striscia. Non gli è concesso entrarvi dal 2006, anno nel quale Hamas ha preso controllo della regione con una sorta di golpe, dopo aver vinto le elezioni l'anno precedente.
Citando un portavoce dell'ala militare di Hamas, The Times of Israel riporta che un ostaggio israeliano sarebbe stato ucciso per vendetta dalla sua guardia, la quale aveva appena appreso della morte dei suoi figli. Le autorità di Tel Aviv non hanno ancora confermato. Abu Obeida, portavoce delle brigate Al Qassam, ha affermato su Telegram che il responsabile avrebbe "agito per vendetta, in contrasto con le istruzioni: l'incidente non rappresenta la nostra etica".
Sono cominciati a Doha i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas. Tra i presenti alcuni alti funzionari egiziani, una delegazione statunitense e una israeliana, delle quali fanno parte rispettivamente il capo della Cia Bill Burn e il capo del Mossad David Barnea. Come preannunciato, assenti i rappresentanti di Hamas: si tratta di una protesta contro la mancata presa in considerazione da parte di Israele della proposta di cessate il fuoco del 2 luglio. Le trattative dovrebbero durare per due giorni.
Il ministero della Salute delle Striscia di Gaza, espressione di Hamas, ha annunciato che il bilancio dei palestinesi uccisi dall'inizio della guerra, il 7 ottobre scorso, ha varcato la soglia dei 40 mila, toccando quota 40.005 dopo l'aggiunta di 40 nuove vittime nelle ultime 24 ore. Hamas stima il numero di feriti in 92.401.
Con la ripresa, oggi a Doha, dei colloqui per il cessate il fuoco e il ritorno degli ostaggi, le famiglie degli gli ostaggi israeliani e i loro sostenitori stanno manifestando a Tel Aviv e Gerusalemme per esortare il governo Netanyahu a raggiungere un accordo per liberare i prigionieri detenuti a Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Le attiviste per i diritti delle donne hanno marciato lungo King George Street a Gerusalemme, scandendo slogan di forte critica all'esecutivo come "il sangue degli ostaggi morti e' sulle mani del governo". Fuori dalla sede centrale del partito al governo Likud a Tel Aviv, attivisti hanno srotolato uno striscione con la scritta: "Rapiti vivi, abbandonati alla morte. Accordo ora".
Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato ai civili palestinesi di evacuare Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dopo una serie di attacchi missilistici provenienti da quell'area. Lo scrive il Times of Israel. In particolare l'ordine di evacuazione, che preannuncia attacchi militari, riguarda il quartiere di al-Qarara, scrive il Toi.
Ynet scrive che almeno 5 missili sono stati lanciati dal Libano sulla Galilea del nord, alcuni dei quali sono stati intercettati dalle difese aeree israeliane e altri sono caduti ed esplosi in zone disabitate. È esploso in un'area deserta anche il razzo lanciato dalla Striscia di Gaza sul kibbutz di Kissufim, a ridosso del confine. In entrambi i casi non si registrano feriti né danni, precisa Ynet.
Un attacco aereo israeliano su un campo profughi in Cisgiordania ha ucciso due palestinesi, mentre i fedeli ebrei visitavano un vicino luogo sacro conteso, hanno riferito fonti palestinesi e l'esercito israeliano. "Due uomini, di 18 e 20 anni, sono stati uccisi e sette persone sono rimaste ferite, una delle quali gravemente, nel campo profughi di Balata" a Nablus, ha affermato il ministero della Salute palestinese in un comunicato. L'agenzia di stampa ufficiale palestinese, Wafa, ha affermato che una donna e un bambino sono tra i feriti, descrivendo l'incidente come un "attacco con drone".
Riprendono oggi in Qatar i negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che dovrebbe far desistere l'Iran da un attacco a Israele. Netanyahu esige la liberazione immediata di 33 ostaggi. Hamas ribadisce che non prenderà parte ai colloqui.
Almeno 3 palestinesi sono rimasti uccisi in un raid aereo israeliano che ha colpito una casa nel quartiere di Sabra, a Gaza City, che ha fatto anche un numero imprecisato di feriti. Lo scrive Al Jazeera, che cita proprie fonti giornalistiche sul posto. L'emittente qatariota parla di vari bombardamenti anche su Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, che avrebbero fatto altri morti nelle ultime 24 ore