Lunedì 25 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Diretta guerra Israele, sempre più razzi dal Libano. La Striscia divisa in due: l’esercito vuole circondare Hamas. Guterres: “Gaza sta diventando un cimitero di bambini”

Von der Leyen: “Hamas via da Gaza, sì a missione di pace Onu”. I miliziani: “Oltre 10mila morti dall’inizio degli attacchi”. Arrestata l’attivista palestinese Ahed Tamimi: “Ciò che ci ha fatto Hitler era uno scherzo”. Conquistato un avamposto di Hamas, l’Idf: “Tunnel e strutture di addestramento per terroristi”

Roma, 6 novembre 2023 – Escalation di tensione nelle ultime ore nella guerra in Medio Oriente. Israele è pronto a sferrare l’attacco finale su Gaza ma vede intensificarsi il lancio di razzi dal Libano. Trenta quelli sparati oggi pomeriggio verso Haifa. L’amministrazione locale ha chiesto alla popolazione di lasciare la città di Kiryat Shmona: “Salva la tua vita”, il messaggio di evacuazione.  Sul fronte diplomatico, posizione netta della presidente Ue Ursula von der Leyen sul conflitto. “Hamas via da Gaza, sì a missione di pace Onu”. E Borrell attacca: “Escalation del conflitto è un fallimento collettivo”. Bruxelles continua a lavorare a una soluzione negoziale per porre fine ai bombardamenti. Appello congiunto lanciato da 18 delle principali agenzie delle Nazioni Unite (tra cui Unicef, Pam e Oms) nel tentativo di fermare i violenti attacchi nei territori palestinesi.

Per quanto riguarda il campo di battaglia, Gaza City è tagliata in due, ora è "completamente circondata", dicono dall’Idf. Nella notte è stato ucciso Jamal Musa, il capo della sicurezza speciale di Hamas e altri comandanti. Arrestata Ahed Tamimi, nota attivista palestinese che ha scritto sui social: “Ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo”. Nuovi raid israeliani nella notte: 450 attacchi in 24 ore. Sulla Striscia, ospedali sull’orlo del collasso. Conquistato un avamposto di Hamas, l’Idf: “Tunnel e strutture di addestramento per terroristi”.

Aggiornamenti in tempo reale

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19:35
Guterres: "Gaza sta diventando un cimitero di bambini"

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha dichiarato: "Gaza sta diventando un cimitero di bambini". La dura espressione usata dal capo delle Nazioni Unite ha scatenato l'ira di Israeele. Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen su X ha reagito: "Si vergogni! (Shame on you)". Cohen ha continuato:  "Oltre 30 minorenni, fra cui un bebè di 9 mesi e bambini che hanno assistito all'assassinio a sangue freddo dei genitori, sono trattenuti a Gaza contro la loro volontà. A Gaza il problema è Hamas, non le azioni di Israele per eliminare questa organizzazione terroristica".

17:19
Israele: distrutti obiettivi a Gaza

I soldati israeliani hanno localizzato e distrutto diverse strutture a Gaza, inclusa una all'interno di una moschea, utilizzate per lanciare razzi su Israele, scrive il Jerusalem Post citando l'esercito israeliano. L'operazione per distruggere l'infrastruttura terroristica all'interno della moschea è stata condotta dalla 460a forza corazzata dell'IDF. In un'altra struttura, utilizzata per attività giovanili, sono stati localizzati oltre 50 razzi. Il 50 battaglione della Brigata Nahal ha distrutto gli ordigni sul sito.

16:41
Netanyahu: "Dopo guerra futuro di speranza per Gaza"

Durante l'incontro con gli ambasciatori stranieri il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che dopo la guerra, quando Israele avrà distrutto Hamas, offrirà al popolo di Gaza "un futuro reale, un futuro di promesse e speranza". Lo riferisce il Times of Israel.

16:11
Trenta razzi lanciati dal Libano, Idf contrattacca

L'attacco di oggi pomeriggio dal Libano, secondo l'esercito di Israele, è stato operato con 30 razzi. In risposta l'Idf ha attaccato il territorio libanese. Una raffica è stata sparata dal Libano verso la zona di Haifa. Sono state registrate due intercettazioni dell'Iron Dome nei cieli di Kiryat. Ynet riporta che le Brigate al-Qassam, il braccio militare di Hamas, hanno rivendicato la responsabilità dei lanci dal Libano.

16:09
"Israele ha eliminato cellula di miliziani in Cisgiordania"

Con un'operazione delle unità speciali, Israele ha eliminato oggi una cellula armata palestinese mentre viaggiava in automobile presso Tulkarem, in Cisgiordania. Secondo l'agenzia di stampa Maan fra gli uccisi vi sono Izzadin Awad (Hamas) e Jihad Shehade (al-Fatah). Fonti locali riferiscono che nel veicolo - crivellato di colpi - sembrano esserci tre o quattro persone. Shehade, figura di spicco nel gruppo armato 'Martiri al-Aqsa', era figlio di un alto ufficiale dei servizi di sicurezza di Abu Mazen. Awad era il comandante locale dell'ala militare di Hamas. Fonti israeliane affermano che stavano per di compiere un attentato

14:59
Israele: sirene di allarme a nord e sud

Le sirene d'allarme nel nord e nel sud di Israele stanno segnalando il lancio di razzi, riferisce l'esercito. Da Gaza è stata sparata una salva di razzi verso Ashdod e in altre aree vicino alla Striscia. 

14:02
Iran: Usa ci hanno detto che vogliono il cessate il fuoco

"Gli Usa ci hanno inviato un messaggio negli ultimi tre giorni, attraverso una parte terza, in cui dicono che Washington sta cercando un cessate il fuoco a Gaza". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian aggiungendo che "nonostante le loro dichiarazioni, gli americani di fatto sostengono il massacro e il genocidio nella Striscia di Gaza". Nel loro messaggio all'Iran, gli Usa hanno affermato che hanno intrapreso iniziative per arrivare al cessate il fuoco ma nello stesso tempo hanno dato sostegno ad Israele durante il conflitto, ha sottolineato Amirabdollahian. "Ci auguriamo che Washington cambi la sua politica il prima possibile e interrompa il suo sostegno agli occupanti", ha aggiunto il ministro della Repubblica islamica, come riporta Irna.

13:08
Hamas: oltre 10mila morti

Sale a oltre 10mila il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas 

13:02
Aumentano i razzi dal Libano, Israele: evacuare Kiryat Shmona

L'amministrazione della città settentrionale di Kiryat Shmona, in Israele, ha esortato tutti i residenti rimasti ad andarsene per il continuo lancio di razzi da Libano. Lo riferisce Times of Israel. "A causa della crescente situazione di insicurezza e dell'aumento di lancio dei razzi su Kiryat Shmona, invitiamo tutti coloro che rimangono in città a lasciarla immediatamente", "lascia la città e salva la tua vita", ha scritto il Comune. La stragrande maggioranza dei circa 20.000 residenti ha già lasciato la città, ma secondo alcune stime restano ancora circa 3.000 persone

13:02
Riaperto per gli stranieri il valico di Rafah

 Il valico di Rafah tra la Striscia di Gaza e l'Egitto è stato riaperto per gli stranieri e per le persone con doppio passaporto che vogliono lasciare la Striscia: lo ha annunciato il governo di Hamas.

12:58
Abitanti di Gaza verso sud attraverso corridoio

Filmati diffusi dall'esercito israeliano mostrano gli abitanti di Gaza che evacuano verso sud lungo la strada Salah a-Din attraverso il corridoio umanitario aperto oggi dalle 10 alle 14.

12:00
Netanyahu: "Nemico più brutale dall'Olocausto". Sostegno dalla Bulgaria

“Stiamo combattendo contro il nemico più brutale che abbiamo mai visto dai tempi dell'Olocausto”, ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu ringraziando il primo ministro bulgaro Nikolai Dankov per la sua visita in Israele. “Apprezziamo il sostegno dell'intero popolo bulgaro, è molto importante. Dobbiamo sradicare Hamas e tutte le sue infrastrutture militari e amministrative, e assicurarci che tutti i rapiti vengano rilasciati il prima possibile”, ha detto dal canto suo Dankov. “Nel pieno sostegno ad Israele e al suo diritto a difendersi nell'ambito della legge, è anche importante consentire gli aiuti umanitari senza che se ne faccia un uso improprio”, ha aggiunto Dankov.

11:52
Ministro israeliano: "Zone cuscinetto interdette agli arabi"

Creare delle 'zone cuscinetto' interdette ai palestinesi intorno agli insediamenti israeliani in Cisgiordania e lungo le strade principali che vi conducono. È la proposta lanciata dal ministro delle Finanze ed esponente dell'estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich, per aumentare la sicurezza dei coloni. L'idea di Smotrich, riporta il ‘Times of Israel’, è stata comunicata in una lettera inviata al primo ministro, Benjamin Netanyahu, in cui si sostiene che Israele stia fallendo nel garantire livelli di sicurezza accettabili in Cisgiordania.

La sua richiesta al governo è "creare aree di sicurezza sterili attorno alle comunità e alle strade (relativamente agli insediamenti, ndr) ed impedire agli arabi di entrarvi, anche ai fini della raccolta delle olive". Contattato dal ‘Times of Israel’, il portavoce di Smotrich – che in passato ha più volte affrontato accuse di razzismo – ha chiarito che il ministro si riferiva ai palestinesi e non a tutti gli arabi, sebbene abbia usato quest'ultimo termine più volte nella lettera. Il ministro sostiene che tali misure siano necessarie per prevenire attacchi terroristici contro i coloni e per "fornire un senso di sicurezza dovuto anche alla scelta di molti uomini di prestare servizio militare, lasciando soli donne e bambini”.

11:47
Prosteste ad Ankara: "Blinken vattene dalla Turchia"

Qualche centinaio di manifestanti hanno protestato contro il Segretario di Stato degli Usa, Antony Blinken, durante la sua visita ad Ankara. Membri del gruppo 'Unione della gioventù di Turchia’ hanno dimostrato con bandiere palestinesi. “Blinken, assassino, vattene dalla Turchia”, hanno urlato i manifestanti fuori dalla sede del ministero degli Esteri della capitale turca, mentre Blinken si trovava all'interno per discutere con l'omologo turco Hakan Fidan. Le forze di sicurezza turche sono intervenute per evitare che la dimostrazione diventasse violenta, fa sapere la tv di Stato turca Trt.

Protesta contro Israele e Usa ad Ankara
Protesta contro Israele e Usa ad Ankara
11:35
Europa, aiuti umanitari a Gaza: altri 25 milioni

“Noi abbiamo la responsabilità di fare tutto il possibile per proteggere i civili che potrebbero essere a rischio. Oggi posso annunciare che stiamo aumentando gli aiuti umanitari a Gaza di ulteriori 25 milioni di euro. Questo porta i nostri aiuti umanitari a 100 milioni". Lo ha annunciato Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, in un discorso a Bruxelles in occasione della Conferenza degli Ambasciatori 2023. "Che ci troviamo di fronte a una Russia canaglia, a un Medio Oriente in ebollizione o a un'economia globale frammentata, il nucleo della risposta europea deve rimanere lo stesso", ha scritto su X, Von der Leyen, "Impegno. Pensiero strategico. E unità d'azione".

11:30
Ipotesi Ue: soluzione a due Stati per Gaza

Soluzione a due Stati: è la prospettava ipotizzata dalla presidente Ue, Ursula von der Leyen. "Bisogna ripristinare la speranza, per questo serve una prospettiva, la soluzione a due Stati. Vanno stabiliti alcuni principi di base". Il fatto che la Striscia non possa tornare ad essere un rifugio per i terroristi "implica che Hamas non può governare Gaza: può esserci solo un'Autorità palestinese e uno Stato palestinese. E non può esserci una presenza israeliana a lungo termine: Gaza è parte essenziale di qualsiasi Stato palestinese in futuro". Inoltre, "non ci deve essere alcuno spostamento forzato di palestinesi da Gaza: questa sarebbe solo una ricetta per più instabilità regionale. E infine, no a blocchi prolungati di Gaza. Non ha funzionato: il 70% dei giovani a Gaza è disoccupato", cosa che favorisce la radicalizzazione. "Qualsiasi Stato palestinese deve essere sostenibile economicamente", conclude la presidente Ue.

11:22
Presidente Ue: "Gaza non può essere rifugio per terroristi"

“Sappiamo cosa è successo dopo le precedenti guerre a Gaza: Hamas ha iniziato a ricostituire i suoi arsenali" in vista della guerra successiva. “Questo non può più accadere”. Per questo, dopo la fine del conflitto in corso in Medio Oriente, "Gaza non può tornare ad essere un rifugio sicuro per i terroristi”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, durante la conferenza degli ambasciatori a Bruxelles. E ipotizza la creazione di “una forza internazionale di pace con mandato Onu”.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen
11:08
Borrell: "Escalation del conflitto è un fallimento collettivo"

L'escalation in corso del conflitto in Medio Oriente è il risultato di un "fallimento collettivo" nel risolvere il problema pluridecennale della regione, che causa sofferenze sia ai palestinesi sia agli israeliani. Lo ha dichiarato l'Altro Rappresentante Ue per la politica estera e si sicurezza, Josep Borrell. "La tragedia che si sta consumando in Medio Oriente – ha aggiunto – è il risultato di un fallimento politico e morale collettivo, di cui la popolazione israeliana e quella palestinese stanno pagando un prezzo altissimo. Questo fallimento morale e politico è dovuto alla nostra reale mancanza di volontà di risolvere il problema israelo-palestinese", ha dichiarato Borrell durante il suo discorso alla Conferenza degli ambasciatori dell'Ue a Bruxelles.

L'Altro Rappresentante Ue per la politica estera e si sicurezza, Josep  Borrell
L'Altro Rappresentante Ue per la politica estera e si sicurezza, Josep Borrell
11:05
Von der Leyen: "Hamas via da Gaza, si a missione di pace Onu"

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sostiene che l’Unione Europea debba giocare un ruolo su un futuro di pace in Medio Oriente e offre “alcune possibili idee” per il dopo guerra. “Gaza non può essere paradiso per i terroristi, Hamas non può ricostruire la sua base nella Striscia”, sostiene la presidente Ue. Ecco allora la possibilità di una “missione di pace internazionale sotto l'Onu”. Ci deve essere solo “un'autorità palestinese a governare uno Stato palestinese”. Allo stesso tempo, le forze israeliane “non possono stare a Gaza, non ci deve essere espulsione dei palestinesi dalla Striscia e il blocco deve terminare”.

10:58
Onu, 1.200 militari italiani in Libano

“Il contingente italiano della missione Onu in Libano (Unifil) continua a operare come di consueto, come prescritto dal mandato delle Nazioni Unite, e lo fa alla stregua di tutti gli altri 48 contingenti della missione”. Lo ha detto il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti. La missione Unifil è schierata dal 1978 nel sud del Libano ed è oggi composta da 49 contingenti di altrettanti nazioni diverse. L'Italia contribuisce con un contingente di circa 1.200 militari.

Militari italiani in Libano
Militari italiani in Libano

Ieri, il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian ha fatto sapere che “l'Italia deve preoccuparsi per i suoi soldati in Libano”. Intervistato dal Tg1, il capo della diplomazia iraniana ha avvertito: “Se Israele continuerà ad attaccare i civili a Gaza, la guerra si allargherà in maniera inevitabile. In Libano e in Yemen operano altre forze della resistenza che potrebbero intensificare le loro azioni. L'Italia dovrebbe preoccuparsi per i suoi soldati – ha aggiunto il ministro – dal momento che l'area di confine del Libano è molto instabile. Ci sono scontri ogni giorno e Hezbollah ha una propria strategia”, ha detto ancora Abdollahian riferendosi al partito armato libanese filo-iraniano.

10:52
Israele pronto alla guerra d'inverno: attrezzato l'esercito

L'esercito israeliano è pronto a continuare a combattere durante l'inverno e ha già avviato un ampio processo per equipaggiare le truppe con speciali attrezzature. Secondo quanto riferito dal Jerusalem Post, sono già state distribuite 129.000 giacche invernali e 369.000 piccole borse termiche usa e getta. Tranne che nel caso della guerra d'indipendenza del 1948-49, i militari israeliani non hanno esperienza di conflitti in inverno.
 

Bombardamenti a Gaza
Bombardamenti a Gaza
10:46
Cpj, 36 giornalisti uccisi nell'attacco del 7 ottobre: 31 erano palestinesi

Sono almeno 36 i giornalisti e gli operatori dei media che hanno perso la vita dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, lo scorso 7 ottobre, dopo il terribile attacco del gruppo nel Paese. Lo denuncia il Committee to Protect Journalists (Cpj). Tra le vittime si contano 31 palestinesi, quattro israeliani e un libanese.

Vittime delle guerra tra Israele e Hamas
Vittime delle guerra tra Israele e Hamas
10:37
Premier Anp alla Corte penale internazionale: "Persegua crimini commessi a Gaza"

La Corte Penale internazionale (Cpi) deve ''perseguire il governo israeliano per i crimini commessi a Gaza'' e spiccare ''mandati di arresto per i responsabili'' di questi crimini. Lo ha chiesto il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mohammad Shtayyeh. L'Anp ha ratificato lo Statuto di Roma istitutivo della Cpi nel gennaio del 2015, mentre Israele no.

Palestinesi in fuga da Gaza
Palestinesi in fuga da Gaza
10:33
Biden: "Israele non si lasci aceccare dalla rabbia"

Israele di non si lasci accecare dalla rabbia”, ha detto il presidente degli Usa, Joe Biden. “È il questo il messaggio che gli amici di Israele devono mandare: di non farsi accecare dalla rabbia. Il diritto alla difesa deve essere attuato in linea con il diritto internazionale", ha ribadito l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, durante la conferenza degli ambasciatori a Bruxelles

10:10
Regno Unito sta cercando di evacuare 200 cittadini bloccati a Gaza

Dal 1 novembre, diverse centinaia di feriti stranieri e persone con doppia nazionalità hanno potuto lasciare Gaza per l'Egitto attraverso il valico di frontiera di Rafah, ma sabato il governo di Hamas ha deciso di sospendere queste evacuazioni a causa del rifiuto di Israele di permettere ad altri palestinesi feriti di partire. Il Regno Unito sta cercando di evacuare circa 200 cittadini britannici e le loro famiglie, che sono stati inseriti in una lista dopo aver fatto richiesta di lasciare l'enclave.

09:03
Premier Borne, in Israele 40 morti e 8 dispersi francesi: "Priorità è liberare gli ostaggi"

La premier francese Elisabeth Borne ha annunciato questa mattina un nuovo bilancio di 40 morti e 8 dispersi francesi nell'attacco di Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre. “Fra questi dispersi - ha detto la Borne in un'intervista a France Inter - ci sono ovviamente degli ostaggi. La nostra priorità è la loro liberazione”. L'ultimo bilancio ufficiale, comunicato il 4 novembre dal ministero degli Esteri, era di 39 morti e 9 dispersi.

08:45
Gaza, 200 persone uccise nella notte

Almeno 200 persone sono state uccise durante la notte negli intensi bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas aggiungendo che il bilancio riguarda solo Gaza City e la parte settentrionale dell'enclave. Israele, fa sapere Hamas, ha lanciato una nuova ondata di bombardamenti "significativi", ignorando le richieste di cessate il fuoco da parte delle agenzie umanitarie delle Nazioni Unite, che hanno condannato l'aumento delle morti civili nel conflitto durato un mese. Complessivamente le vittime riportate dall'organizzazione sono 9.770, circa due terzi delle quali donne e bambini.

08:30
Raid di droni israeliani in Libano: uccisa la sorella di un giornalista e i tre nipoti

Quattro civili libanesi sono stati uccisi ieri sera nel sud del Libano in un raid effettuato da un drone israeliano. L'agenzia di stampa nazionale libanese Nna ha riferito che una donna libanese e i suoi tre nipoti sono stati uccisi dopo che un drone israeliano ha preso di mira un'auto su cui stavano viaggiando sulla strada Ainatha-Aitaroun, nel sud del Libano. L'agenzia ha spiegato che viaggiavano su due auto, una dietro l'altra, la prima guidata dal giornalista Samir Abdel Hussein Ayoub, e la seconda dietro di lui, guidata da sua nipote, accompagnato dalla madre di lei e dai tre figli. Ha rilevato che le due auto erano state colpite in un raid effettuato da un drone israeliano che ha centrato direttamente la seconda vettura, facendola ribaltare.
Il raid ha ucciso la sorella del giornalista e i suoi tre nipoti, di 10, 12 e 14 anni, e sono rimasti feriti anche la loro madre e lo stesso giornalista. L'esercito israeliano ha affermato che le forze israeliane hanno colpito un veicolo in Libano che è stato ritenuto "sospettato di trasportare terroristi", aggiungendo: "L'accusa della presenza di civili nel veicolo è soggetta a esame e l'incidente è in fase di revisione". Hezbollah ha affermato di aver lanciato domenica diversi missili Grad sulla città di Kiryat Shmona, nel nord di Israele, in risposta all'attacco israeliano. Ha aggiunto, in una dichiarazione, che il suo attacco è arrivato "in risposta al crimine atroce e brutale" commesso.

07:43
Intelligence Israele: “Cresce la pressione, toccati livelli di guardia”. Ucciso un 20enne palestinese a Halhul

Il palestinese Mahmud al-Atrash, 20 anni, è rimasto ucciso oggi in incidenti con l'esercito avvenuti a Halhul, nella zona di Hebron in Cisgiordania. Lo riferisce la agenzia Maan. L'intelligence militare israeliana, citato dai media, ha intanto avvertito che in Cisgiordania la situazione tocca livelli di guardia. Fra le ragioni della tensione, oltre alla guerra, gli appelli di Hamas ad unirsi alla lotta a Gaza, la disoccupazione di 140 mila pendolari che da un mese non possono lavorare in Israele, il congelamento degli stipendi di 120 mila dipendenti dell'Autorità nazionale palestinese ed estese violenze dei coloni contro agricoltori impegnati nella raccolta delle olive.

07:35
Il gruppo armato di Hamas: "Feroci scontri a Nord della Striscia, uccisi soldati israeliani"

Le brigate Ezzedin al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno annunciato di aver teso un agguato alle forze di difesa israeliane nella Striscia di Gaza. In particolare, sostengono di aver preso di mira un assembramento di forze israeliane a est di Juhr al-Dik. I suoi combattenti hanno bombardato con colpi di mortaio un gruppo di forze israeliane che penetravano a est di Juhr al-Dik nella Striscia di Gaza. Le Brigate Al-Qassam hanno affermato, all'alba di oggi, con una serie di dichiarazioni diffuse sulla piattaforma Telegram, che ieri sera hanno combattuto feroci scontri nel nord della Striscia di Gaza, che hanno provocato l'uccisione di soldati israeliani.

Soldati israeliani nella Striscia di Gaza
Soldati israeliani nella Striscia di Gaza
07:32
La Francia chiede una tregua umanitaria

La Francia chiede una "tregua umanitaria" ricordando che i civili non devono "essere vittime" della risposta israeliana, ha detto la primo ministro francese Élisabeth Borne a France Inter. Borne ha ribadito che "naturalmente, Israele ha il diritto di difendersi. Ma questa difesa di Israele deve essere fatta in conformità con il diritto umanitario". E ancora: "Non possiamo confondere il popolo palestinese e i terroristi di Hamas. La Francia chiede una tregua umanitaria" prima che venga messa sul tavolo una soluzione politica.

07:26
Continua l'offensiva sulla Striscia: bombardati siti militari di Hamas

La Marina israeliana ha effettuato diversi attacchi contro i siti di Hamas, compresi i centri di comando, e ulteriori posizioni di lancio di missili guidati anticarro e posti di osservazione. Oltre 450 obiettivi bombardati sulla Striscia, mentre l'offensiva di terra israeliana continua. Si tratta di siti appartenenti al gruppo di Hamas che sono stati colpiti, mentre l'offensiva di terra israeliana nella Striscia palestinese continua. Sono inclusi tunnel, complessi militari, posti di osservazione e postazioni di lancio di missili guidati anticarro. L’Idf dice che diversi agenti di Hamas siano stati uccisi mentre le truppe catturavano il sito.

07:12
Idf a Gaza: "Conquistato avamposto per l'addestramento di terroristi di Hamas"

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver preso il controllo di un avamposto di Hamas a Gaza durante i combattimenti della notte scorsa. In un post su X, l'Idf afferma che l'avamposto era dotato di "posti di osservazione, strutture di addestramento per terroristi e tunnel". Nell'operazione "sono stati eliminati numerosi terroristi".

 

07:00
Israele, 450 attacchi su Gaza in 24 ore. Ucciso Jamal Mussa: ecco chi era

L'esercito israeliano ha ucciso comandanti di Hamas e ha colpito oltre 450 obiettivi nella Striscia nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati “hanno preso il controllo di un ‘compound’ militare di Hamas con posti di osservazione, aree di addestramento per gli operativi e tunnel uccidendo numerosi terroristi”. Tra i comandanti colpiti vi è Jamal Mussa, “responsabile delle operazioni speciali di sicurezza di Hamas. Nel 1993 Mussa condusse un attacco a fuoco contro soldati israeliani di pattuglia nella Striscia”. Inoltre sono stati uccisi comandanti di Hamas durante le battaglie sul campo.

06:50
Hamas chiede all'Egitto roaming e interner sulla Striscia

Hamas ha chiesto all'Egitto di fornire servizi di roaming alla Striscia di Gaza, dove le comunicazioni telefoniche e Internet sono state interrotte. Lo ha dichiarato il portavoce del movimento Fawzi Barhoum, come riporta l'agenzia russa Tass. "L'occupazione sionista terrorista ha tagliato i servizi telefonici e internet nella Striscia di Gaza. Chiediamo all'Egitto di aprire i servizi di roaming sulle reti egiziane", ha dichiarato il portavoce in una dichiarazione pubblicata sul canale Telegram ufficiale del gruppo.

06:42
Arrestata attivista palestinese: “Ciò che vi ha fatto Hitler è uno scherzo”

L'esercito israeliano ha arrestato durante la notte Ahed Tamimi, un'attivista palestinese molto nota anche a livello internazionale per aver schiaffeggiato nel 2018, quando aveva 17 anni, due soldati nel suo villaggio cisgiordano di Nabi Saleh vicino Ramallah. Tamimi all'epoca scontò 8 mesi di reclusione. Questa volta – ha riferito Haaretz – è stata arrestata per aver pubblicato sui social il seguente post: “Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania. Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi”.

L'attivista palestinese arrestata, Ahed Tamimi
L'attivista palestinese arrestata, Ahed Tamimi
06:39
Onu, 5 dipendenti uccisi a Gaza nelle ultme 48 ore

Secondo l'Unrwa, la principale agenzia Onu nel territorio di Gaza, altri cinque dipendenti delle Nazioni Unite sono stati uccisi a Gaza nelle ultime 48 ore L'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Rifugiati Palestinesi nel Vicino Oriente ha dichiarato in un rapporto pubblicato domenica di essere venuta a conoscenza anche di due membri del personale uccisi il 24 ottobre. Le ulteriori morti portano a 79 il numero totale di operatori dell'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite uccisi a Gaza dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre contro Israele, ha dichiarato l'agenzia.

06:34
Israele invita i civili a lasciare il nord di Gaza: "Meno limitati per smantellare Hamas"

L'esercito israeliano ha nuovamente invitato i civili a lasciare il nord di Gaza, dove si concentrano i combattimenti contro Hamas. Il portavoce Jonathan Conricus ha dichiarato: "Saremo meno limitati" ad agire e "quindi in grado di smantellare Hamas, roccaforte dopo roccaforte, battaglione dopo battaglione, fino a raggiungere l`obiettivo finale, che è quello di liberare la Striscia di Gaza da Hamas", ha detto nel suo briefing mattutino.

06:32
Ucciso in un attacco il capo della sicurezza di Hamas

Ucciso nella notte Jamal Musa, il capo della sicurezza speciale di Hamas. A riferirlo è il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Musa è morto in un attacco dell'aeronautica israeliana. Nello stesso attacco, diretto dall'intelligence dell'esercito e dal servizio di sicurezza Shin Bet, ”altri comandanti di Hamas sono stati uccisi”, ha aggiunto.

06:16
Libano, il ministro degli Esteri: "Lavoriamo con Hezbollah per evitare la guerra" 

Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib ha dichiarato domenica alla Cnn che il governo sta lavorando con Hezbollah e i gruppi palestinesi in Libano per evitare una guerra: "Stiamo lavorando con Hezbollah e altre organizzazioni palestinesi per evitare una guerra, e vorremmo che anche gli Stati Uniti facessero pressione su Israele affinché non inizi una guerra".
Bou Habib ha detto che Israele provoca il Libano "ogni giorno" e ha affermato di credere che Hezbollah non voglia una guerra: "Abbiamo l'impressione, non ce l'hanno detto, ma abbiamo l'impressione che non ci sarà una grande guerra a meno che Israele non attacchi il Libano o che la situazione si faccia molto grave a Gaza". Infine Bou Habib ha detto di credere a Hezbollah quando dice di non essere a conoscenza dell'attacco del 7 ottobre da parte di Hamas, ma ha ammesso che questo non significa che i due gruppi non abbiano rapporti tra loro.

06:05
Attacchi agli ospedali, Hamas chiede all'Onu di aprire un'indagine

Hamas ha chiesto al Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres di formare un comitato internazionale che visiti gli ospedali di Gaza e smentisca le affermazioni dell'esercito israeliano secondo cui avrebbe attaccato i centri medici perchè vi erano stanziati combattenti di Hamas. È quanto riferisce il Washington Post, citando una dichiarazione rilasciata da Hamas. Il movimento che ha sferrato l'attacco contro Israele lo scorso 7 ottobre ed è al governo della Striscia di Gaza sostiene che le Forze di Difesa di Israele tentano in questo modo di "giustificare i loro continui crimini contro i civili e contro i feriti e i pazienti degli ospedali di Gaza". Il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ha accusato Hamas di organizzare attacchi dagli ospedali e di costruire infrastrutture militari nelle aree limitrofe, per usarli come scudi. Un attacco israeliano nei pressi di un ospedale di Gaza ha ucciso almeno 15 persone pochi giorni fa.

05:50
Blinken in Turchia

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Turchia poco dopo la mezzanotte di lunedì ora locale, la sua ultima tappa nella regione prima di dirigersi in Asia. Questa mattina Blinken dovrebbe incontrare i funzionari turchi per discutere della guerra tra Israele e Hamas. Ieri Blinken in una visita non annunciata a Baghdad ha incontrato il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani per più di un'ora, un incontro "produttivo", come è emerso alla fine del vertice. L'incontro è avvenuto dopo la visita in Israele di venerdì e l'incontro con i principali leader arabi di sabato in Giordania. Sempre domenica, a Ramallah, il Segretario di Stato USA ha anche incontrato il presidente dell'Autorità Palestinese: i due hanno discusso dell'escalation di violenza dei coloni in Cisgiordania.

05:40
Obama: "Nessuno ha le mani pulite, avrei potuto fare di più"

L'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama pensa che sulla situazione in Medio Oriente "nessuno ha le mani pulite" e si chiede se ai tempi della sua presidenza non avrebbe dovuto fare di più per affrontare la questione. In un'intervista rilasciata a Pod Save America, di cui sono state diffuse anticipazioni in attesa della sua uscita il 7 novembre, Obama ha osservato che "se si vuole risolvere il problema, bisogna prendere in considerazione tutta la verità. Bisogna riconoscere che nessuno ha le mani pulite, che tutti noi siamo in qualche misura complici".
Durante il suo secondo mandato, l'ex capo della Casa Bianca fece un tentativo di promuovere la pace tra Israele e Palestina, ma i negoziati si interruppero nel 2014 a causa di disaccordi sugli insediamenti israeliani, sul rilascio dei prigionieri palestinesi e su altre questioni. "Guardo a questo e ripenso a cosa avrei potuto fare durante la mia presidenza per far progredire la situazione, per quanto ci abbia provato" ha detto Obama secondo le anticipazioni pubblicate sui social network.

L'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama
L'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama