Lunedì 23 Dicembre 2024
ALESSANDRO BELARDETTI
Esteri

Impiegato guarda siti hot da pc federale e infetta la rete del governo Usa

Cybersecurity, un rapporto del dipartimento degli Interni: "L'impiegato federale ha visitato 9mila pagine che contenevano malware creati in Russia. I virus sono stati scaricati dal dipendente dell'agenzia per il servizio geologico su un laptop del governo e sul cellulare personale, attraverso una chiavetta usb. Quei file infetti rubano informazioni confidenziali"

Un uomo davanti al pc

Washington, 30 ottobre 2018 - Un'inchiesta del dipartimento dell'Interno americano ha scoperto che un dipendente federale del servizio geologico (Us Geological Survey), il cui nome è rimasto coperto dall'anonimato, ha utilizzato il computer governativo per navigare su 9mila pagine web di siti porno, infettando così la rete dell'amministrazione americana con malware - che rubano informazioni sensibili - provenienti dalla Russsia. I tecnici del dipartimento hanno subito ammonito l'agenzia: "Innalzate i protocolli di sicurezza, le nostre reti sono state colpite".

Nel report - pubblicato da www.nextgov.com - si legge che "i video venivano scaricati sul computer assegnato al dipendente e così i malware si sono infiltrati nella rete Internet dell'Usgs". Il materiale vietato è stato salvato dall'impiegato, ha scoperto l'indagine interna, su una chiavetta usb e il suo cellulare. Entrambi i dispositivi, infatti, sono stati trovati infettati dai virus russi. Gli esperti hanno scoperto che il dipendente "aveva una lunga storia di visite di siti hot" ma l'ispezione dell'Office of Inspector General (Oig) è partita poco tempo fa a causa di un traffico dati sospetto. L'impiegato non lavora più nell'agenzia, ha confermato il direttore degli Affari esterni dell'Oig, Nancy DiPaolo.

Il regolamento del dipartimento vieta esplicitamente ai propri dipendenti di vedere siti pornografici con i computer aziendali e l'uomo ritenuto colpevole aveva accettato molti anni fa queste regole, prassi indispensabile per accedere alle attività governative. Ora l'agenzia valuta di prendere contromisure: impedirà in partenza ai dipendenti di accedere ai siti porno, così come non sarà più possibile installare propri device nei computer interni e verrà creata una black list di piattaforme che non hanno le caratteristiche ritenute sicure per la navigazione.

Questo non è il primo caso di dipendenti federali Usa 'beccati' a navigare su siti hard. Negli ultimi 15 anni, c'è stato un caso analogo all'Environmental Protection Agency, alla Securities and Exchange Commission e all'Internal Revenue Service. Il problema del siti porno è talmente diffuso che il repubblicano Mark Meadows, membro della camera dei rappresentanti per il North Carolina, ha introdotto una legge che vieta la pornografia sui computer federali.