Londra, 27 luglio 2024 - Aveva il diabete, ha smesso di prendere l’insulina per sottoporsi alla ‘terapia degli schiaffi', un trattamento di medicina alternativa. È morta così Danielle Carr-Gomm, 71 anni, pensionata del Regno Unito. La Corte ha dichiarato colpevole di omicidio colposo per grave negligenza Hongchi Xiao, 60 anni, di origine cinese. Ecco cosa è stato ricostruito fino a questo momento della controversa vicenda.
Il processo al ‘guaritore’
Danielle Carr-Gomm nell’ottobre 2016 aveva partecipato a una sessione della controversa terapia “paida lajin”. Il capo della divisione speciale per i crimini della Crown Prosecution, Rosemary Ainslie, ha affermato che “Hongchi Xiao sapeva che le conseguenze della decisione di Danielle Carr-Gomm di smettere di prendere l’insulina potevano essere fatali, l’aveva già visto prima” e “la sua incapacità di adottare misure ragionevoli per aiutare la signora Carr-Gomm ha contribuito sostanzialmente alla sua morte”.
Il precedente in Australia
Hongchi Xiao era stato già processato in Australia per la morte di un bambino di sei anni i cui genitori, clienti delle sue ‘terapie’, avevano smesso di somministrargli insulina. Il fatto risale al 2015, il piccolo era affetto da diabete di tipo 1.
Chi è Hongchi Xiao
Hongchi Xiao si presenta come un banchiere di origine cinese. Secondo la biografia che accompagna i libri dedicati alla sua pratica, dopo aver lavorato nella finanza Xiao, nato in Cina, a 40 anni ha fondato un istituto in California promuovendo le sue tecniche di medicina alternativa. Secondo il suo racconto Xiao aveva appreso dal Kung Fu un metodo di autoguarigione.
Che cos’è il ‘paida lajin’
Il paida lajin prevede l’uso di mani e piastre per schiaffeggiare ripetutamente parti del corpo, l’obiettivo sarebbe quello di consentire un flusso di energia regolare. Il primo workshop risale al 2010 a Pechino la tecnica è stata promossa su siti web e social e anche in alcune pubblicazioni.
Le parole di Enzo Bonora
Enzo Bonora, il professore diabetologo che fa anche divulgazione scientifica sui social, premette di non essersi mai imbattuto nella ‘terapia degli schiaffi’. Ma ribadisce con parole molto nette: “Per il diabete di tipo 1 non si scappa, l’unica terapia scientifica riconosciuta è l’insulina. Senza, in due-tre giorni si muore. Anche se non siamo lontani dalla medicina rigenerativa, il trapianto dell
e cellule staminali”.La credulità e le cure alternative
Dal suo osservatorio, però, Bonora conferma: "Purtroppo non poche persone credono a cure alternative che non hanno alcun fondamento scientifico. Quando va bene sprecano soldi senza avere benefici ma neppure danni. A volte, oltre a spendere, hanno danni, talora gravi come in questo caso. La settimana scorsa è arrivata da me una donna in eccesso di peso. Aveva acquistato un disco di metallo grande come una moneta. Un medico le aveva ‘prescritto’ di metterlo vicino all’ombelico, perché l’emissione di onde elettromagnetiche le avrebbe fatto perdere peso. Mi ha raccontato: ho perso 37 chili in un anno, ogni mese cambio la placca che costa 150 euro, e ne pago altrettanti per la visita. Le ho domandato: ma che cosa ha mangiato durante questo anno? Carne, pesce, verdura e frutta, seicento calorie al giorno. Per quello, le ho detto, ha perso peso”.