Lunedì 7 Ottobre 2024

E' morto Derek Walcott, premio Nobel per la Letteratura nel 1992

Considerato il più grande poeta caraibico di lingua inglese, vinse il Nobel nel 1992 con 'Mappa del nuovo mondo'

Il poeta Derek Walcott (Ansa)

Il poeta Derek Walcott (Ansa)

San Juan (Portorico), 17 marzo 2017  - E' morto Derek Walcott. Il premio Nobel per la letteratura nel 1992 con 'Mappa del nuovo mondo', si è spento all'età di 87 anni. E' considerato il più grande poeta caraibico di lingua inglese. 

Nato a Castries, Santa Lucia nel 1930, da tempo lottava contro la malattia nella sua abitazione sull'isola delle piccole Antille. 

Nel 2012 aveva vinto il Premio Thomas Stearns Eliot, e nel 2012 il Premio Montale. Soprannominato l'"Omero dei caraibi", la sua vita e la sua poesia multiculturale furono molto influenzate dall'esperienza di essere cresciuto in un'isola vulcanica isolata, ex colonia britannica.

Divise la sua vita tra i Caraibi e Boston. Rimase orfano fin da piccolo, assieme al fratello, aolla scomparsa del padre pittore. La madre dirigeva una scuola metodista. Dopo avere studiato al college nella sua isola natale e poi all'università di West Indies in Giamaica, Walcott si trasferì nel 1953 a Trinidad, dove lavorò come critico teatrale e critico d'arte. 

A 18 anni debuttò con '25 poems', ma il successo arrivò nel 1962 con 'In a Green Night'. A Trinidad rimase fino a quando non ottenne una borsa di studio della Fondazione Rockefeller per New York. Sei anni dopo, al rientro a Trinidad, fondò il suo gruppo di teatro, il 'Trinidad Theatre Workship', con cui rappresentò anche le sue prime opere teatrali. 

'In a Green Night', pubblicata a Londra nel '62, si raccoglievano poesie scritte da Walcott fra il 1948 e il 1960. Dopo avere insegnato in diverse università ai Caraibi, all'inizio degli anni '80 si stabilì negli Stati Uniti e nel 1984 cominciò a insegnare Arte drammatica e Letteratura all'università di Boston. Poi l'8 ottobre del 1992 il Nobel per la Letteratura. 

Due mesi dopo l'Unesco lo nominò membro della Commissione mondiale della cultura e dello sviluppo, presieduta da Javier Pérez de Cuellar e composta da una decina di personalità.