Kiev, 7 ottobre 2024 – Un attacco di droni ha incendiato un deposito petrolifero di Feodosia, città portuale sulla costa sud-orientale della Crimea occupata dai russi. Si tratta del JSC Marine Oil Terminal, il più grande della regione in termini di volumi di prodotti petroliferi. E’ il secondo boicottaggio dopo quello di marzo: anche in quell’occasione fu colpito da droni esplosivi.
Mosca ha rivendicato di aver abbattuto 12 droni in Crimea, dei 21 droni ucraini intercettati sul territorio controllato dai russi. "I tentativi del regime di Kiev di effettuare attacchi terroristici utilizzando Uav di tipo aereo contro obiettivi sul territorio della Federazione Russa sono stati fermati", ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo.
Potenti esplosioni sono state avvertite intorno alle 4,30, ora locale, nella zona del Marine Oil Terminal. Poco dopo dall’impianto, avvolto dalle fiamme, si sono alzate due dense colonne di fumo. Nel mirino degli attacchi di questa notte anche gli aeroporti di Belbek e Saky.