Mercoledì 17 Luglio 2024

Dentro Gaza City. L’esercito di Tel Aviv occupa il Parlamento: "Hamas è fuori gioco"

Il ministro della Difesa israeliano: i terroristi non controllano più la Striscia. Ospedali devastati, l’Oms: "I pazienti muoiono, il mondo non taccia".

Dentro Gaza City. L’esercito di Tel Aviv occupa il Parlamento: "Hamas è fuori gioco"

Dentro Gaza City. L’esercito di Tel Aviv occupa il Parlamento: "Hamas è fuori gioco"

La brigata Golani ha preso il Palestinian leslative council, il Parlamento di Gaza (dal 2007), che sorge a 600 metri dallo Shifa, l’ospedale nei cui meandri, secondo Israele, si nasconderebbe il quartier generale dell’organizzazione terroristica. I soldati della Golani si sono fatti fotografare nella sala consiliare imbracciando i fucili d’assalto X95 ed esponendo orgogliosamente bandiere israeliane e quella gialla e verde della brigata, e poi hanno rilanciato lo scatto sui social.

"Hamas – ha commentato il ministro della Difesa, Yoav Gallant – non ha la possibilità di fermare le forze di difesa israeliane (Idf), che dilagano in tutte le direzioni. Hamas ha perso il controllo di Gaza. I terroristi stanno fuggendo verso sud, i civili stanno saccheggiando le basi di Hamas. Lavoriamo in base ai compiti assegnati, non abbiamo un cronometro, ma abbiamo degli obiettivi e li raggiungeremo".

Ieri Idf ha diffuso il primo bilancio dello stato delle forze di Hamas sostenendo che "10 dei 24 battaglioni dell’organizzazione terroristica sono significativamente degradate". Secondo l’Idf, Hamas ha iniziato la guerra con 30.000 uomini in 24 battaglioni, ognuno con più di 1.000 uomini. Adesso le perdite sono significative. Ad esempio "il battaglione Shaati, che difende l’area dell’ospedale Shifa ha avuto 200 morti (e molti più feriti, ndr) tra cui molti ufficiali , così come la maggior parte dei suoi centri di comando e postazioni". Per perdite si stimano in circa 2.500 morti e 5-6 mila feriti tra gli effettivi di Hamas. Il tutto a fronte di 44 soldati israeliani uccisi dall’attacco di terra a Gaza. La sproporzione è enorme.

Ieri le truppe della 188esima brigata hanno eliminato una squadra terroristica che operava nell’area dell’ospedale di Al-Quds a Gaza e che ha atteso gli israeliani mischiandosi a civili fuori dall’ospedale e ha poi fatto fuoco con Kalashnikov e lanciando un Rpg verso un blindato, che è stato danneggiato. All’agguato si sono uniti altri terroristi usciti da altri edifici. Ingaggiati dai soldati israeliani, che hanno chiesto e ottenuto anche supporto aereo, sono stati sopraffatti. "I terroristi eliminati sono 21 e nessun soldato israeliano è stato ferito", dice una nota dell’esercito israeliano, che ha anche fatto sapere che unità di elite israeliane sono entrate nell’ospedale pediatrico Rantisi, sotto il quale è stata trovata una base di Hamas nella quale vi erano indicazioni che in quel luogo erano stati trattenuti ostaggi.

Con Idf che avanza nel centro di Gaza, l’attenzione internazionale è concentrata sugli ospedali, e in particolare sul più grande l’al Shifa, che secondo il direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus "da 4 giorni è senza energia elettrica e non è più un ospedale" e dove, secondo il ministero della sanità di Hamas, "da sabato sono morti 7 bambini prematuri e 27 pazienti in terapia intensiva". Secondo il direttore degli ospedali di Gaza, Mohammed Zaquout, dentro ci sono 650 pazienti, 500 operatori sanitari e 2.500 sfollati. "L’al Shifa deve essere protetto – ha detto il presidente Joe Biden – la mia speranza e aspettativa è che ci siano azioni meno intrusive". Ma resta, appunto, una speranza.

"La situazione – ha denunciato il direttore dell’ospedale Mohammad Abu Salmiya è catastriofica. Siamo pronti ad evacuare, ma Israele deve garantirci la sicurezza". "Noi medici dell’ospedale – conferma il dottor Mohammed Obeid, chirurgo di Medici Senza Frontiere – siamo pronti a lasciare l’ospedale solo se i pazienti saranno evacuati per primi. E vogliamo garanzie per un corridoio sicuro". Ma al momento le garanzie, con gli scontri in corso tutto attorno, senza una tregua – che Israele rifiuta – nessuno può darle.

Alessandro Farruggia