Washington, 25 luglio 2018 - C'è un primo accordo fra Stati Uniti e Unione europea sulla questione dazi. Lo annuncia Jean-Claud Juncker che oggi ha incontrato Donald Trump. "La volontà è di arrivare a zero tariffe sui beni industriali", precisa il presidente della Commissione Ue. Conferma il tycoon: "Ci siamo accordati prima di tutto per lavorare insieme all'obiettivo di arrivare a zero dazi, zero barriere commerciali non tariffarie e zero sussidi". Con una precisazione tutta da interpretare però: le automobili "sono escluse" dall'intesa.
Sprazzi di sereno dunque tra Washington e Bruxelles, anche se "i negoziati sono appena partiti". La ritrovata armonia, almeno temporanea, è suggellata dall'omaggio che Juncker ha fatto al padreone di casa: foto storiche della liberazione del Lussemburgo da parte delle Forze armare Usa. Per ricordare che "abbiamo una storia in comune". I rapporti fra Usa e Ue sono "in una nuova fase", assicura da parte sua il presidente che non lesina i solito toni trionfalistici. "Oggi è un grande giorno", è la sintesi.
Ma non nasconde la soddisfazione neanche il lussemburghese che è riuscito laddove Macron e Merkel avevano fallito. "Ero venuto qui per trovare un accordo e l'abbiamo trovato", ha affermato. Nonostante gli auspici non proprio favorevoli della vigilia. "Un'intesa sì, ma che sia equa per tutti", ammoniva il tycoon.
Resta comunque il nodo auto che preoccupa soprattutto Berlino, in ansia per il piano di Trump di imporre dazi per 200 miliardi di dollari sulle vetture straniere. Le case tedesche sarebbero le prime a essere colpite pesantemente. "Mi auguro non si arrivi a questo punto", ha auspicato la commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem. E secondo fonti Ue le nuove imposte non riguarderanno i produttori europei. Ma se sarà davvero tregua e persino pace lo si vedrà nelle prossime settimane.
L'ACCORDO IN SINTESI - Trump si è impegnato a "risolvere" la questione delle tariffe doganali americane, del 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio, imposte all'export Ue per un ammontare di 6,4 miliardi di beni a partire dallo scorso 1 giugno. Nessuna assicurazione è arrivata però sull'eliminazione delle tariffe. Lo stesso Juncker non ha precisato se la rappresaglia europea, con misure su 2,8 miliardi di merci americane esportate, dai jeans alle moto, fino al burro di arachidi e i sigari, saranno abolite.
Agricoltura - L'accordo prevede che l'Unione europea inizi da subito ad acquistare "molta soia" dai produttori Usa. Una decisione che rischia però di sollevare un polverone nei paesi europei dal momento che la soia americana è al 94% geneticamente modificata, secondo quanto risulta dai dati dell'Usda, e questo tipo di cultura è vietata in Europa.
Auto - Secondo fonti Ue non verranno imposte nuove tariffe doganali al settore automobilistico europeo di esportazione. Questo dossier è particolarmente caro alla Germania dove il settore impiega circa 800mila persone. A fine maggio la Casa Bianca aveva annunciato la possibilità di aumentare le tariffe fino a un supplementare 25%.
Gas naturale - L'Unione europea aumenterà le sue importazioni di gas naturale dagli Usa. "Li faciliteremo ma dovranno diventare degli acquirenti in larga scala". -
Wto - Usa e Ue lavoreranno insieme per riformare la World Trade Organization al fine di risolvere il problema delle pratiche commerciali sleali, delle violazioni della proprietà intellettuale, del trasferimento forzato della tecnologia, delle sovvenzioni all'industria e delle distorsioni create dalle imprese di Stato.