Dopo l’Election Day ci sono altre tappe prima di arrivare all’insediamento del nuovo presidente Usa, durante le quali i transition team lavorano al passaggio di consegne, qualora vinca il candidato del partito che non occupa la Casa Bianca. Nel primo lunedì dopo il secondo mercoledì di dicembre, quest’anno il 17 dicembre, gli
elettori del collegio elettorale votano per il presidente e il vicepresidente in relazione all’esito del voto nei loro singoli Stati, incontrandosi nelle rispettive capitali. Sebbene i membri del collegio elettorale possano votare per chiunque, secondo la costituzione Usa, 32 Stati più il Distretto di Columbia hanno leggi contro i cosiddetti
elettori infedeli, ossia quei grandi elettori che non esprimono il loro voto elettorale per la persona per la quale hanno promesso di votare. I certificati sigillati dei voti vengono inviati al presidente del Senato e all’archivio statale e devono essere ricevuti prima del quarto mercoledì di dicembre.
Il 6 gennaio, il Congresso si riunisce in una sessione congiunta per contare e certificare i voti elettorali. Il conteggio viene fatto a voce alta dal vicepresidente in carica, che agisce nella sua veste di presidente del Senato. Il 20 gennaio, quindi, il presidente e il vicepresidente si insediano prestando giuramento al Capitol, in una cerimonia solenne seguita da decine di migliaia di persone assiepate lungo il National Mall.