Mercoledì 13 Novembre 2024

Daghestan, terroristi attaccano chiese e sinagoghe: morti e feriti. Ucciso anche un prete

Attacchi terroristici nella repubblica russa. Medvedev: “Un vile attacco come a Sebastopoli”

Daghestan, la polizia interviene per fermare i terroristi che hanno assaltato chiese e sinagoghe

Daghestan, la polizia interviene per fermare i terroristi che hanno assaltato chiese e sinagoghe

Roma, 23 giugno 2024 – Un prete della Chiesa ortodossa russa e diversi agenti di polizia sono stati uccisi in attacchi terroristici contro una chiesa, una sinagoga e un posto di polizia stradale nelle città di Derbent e Makhachkala, nella repubblica russa del Daghestan. Nove persone uccise, tra cui sette agenti delle forze dell'ordine, e 25 ferite: è l'ultimo bilancio non ancora definitivo degli attacchi terroristici che hanno colpito una chiesa e una sinagoga nella Repubblica del Daghestan.

Lo ha detto il Comitato nazionale antiterrorismo russo (NAC). Secondo le autorità del Daghestan, due dei terroristi sarebbero stati uccisi. "Questa sera sono stati compiuti attacchi armati contro due chiese ortodosse, una sinagoga e un posto di polizia stradale nelle città di Derbent e Makhachkala. Secondo le ultime informazioni, sono stati uccisi un sacerdote della Chiesa ortodossa russa e agenti della polizia”.

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha definito il "massacro in Daghestan" un "vile attacco terroristico, come l'attacco a Sebastopoli". "Tutto ciò che è accaduto in Crimea non è stata un'azione militare, ma un vile e atroce attacco terroristico contro il nostro popolo, commesso in una festività ortodossa, come il massacro in Daghestan, compiuto da estremisti. Per noi non c'è differenza tra il regime di Bandera (leader ultranazionalista ucraino durante la Seconda Guerra Mondiale, ndr) e i pazzi fanatici", ha scritto su Telegram.

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha definito gli attacchi terroristico in Daghestan "una vile provocazione e un tentativo di causare scontro tra religioni". I responsabili delle stragi nelle città di Derbent e Makhachkala, ha detto a Ria Novosti "non hanno fede ne' nazione", sono non-persone "che devono essere uccise sul posto".

Uomini armati hanno ucciso almeno sei agenti di polizia e un sacerdote durante quelli che sembrano essere attacchi coordinati contro una sinagoga, una chiesa ortodossa e un posto di polizia nella repubblica russa del Daghestan. Dodici persone sono rimaste ferite, gli attacchi sono avvenuti oggi nelle città di Derbent e Makhachkala. Ne dà notizia il sito del nettwork satellitare al Jazeera. Sia la sinagoga che la chiesa si trovano a Derbent, che ospita un'antica comunità ebraica nella regione prevalentemente musulmana del Caucaso settentrionale. L'attacco alla postazione di polizia è avvenuto a Makhachkala, la capitale del Daghestan, a circa 125 chilometri (75 miglia di distanza). In seguito all'attacco è stata data alle fiamme la sinagoga di Derbent. Due degli aggressori sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco, secondo le agenzie di stampa russe che citano il ministero degli Interni del Paese.

Il Daghestan è una regione russa a maggioranza musulmana confinante con la Cecenia, vicino anche alla Georgia e all'Azerbaigian. Per il leader regionale, Sergei Melikov, gli attacchi sono "un tentativo di destabilizzare la società". Nella capitale Makhachkala e nella citta' costiera di Derbent, le autorita' hanno instaurato lo stato di emergenza e aperto un'indagine penale per "atti terroristici". Nelle strade delle due città si spara ancora ed e' stato chiesto alla popolazione di restare in casa. Il ministero dell'Interno ha smentito le voci secondo cui in una chiesa ortodossa di Makhachkala sia in corso una crisi con ostaggi.

Il sacerdote, 66 anni, è stato ucciso a Derbent dove e' stata anche data alle fiamme la sinagoga e sono morte due persone: un agente di polizia e una guardia giurata. Anche la sinagoga di Makhachkala sarebbe stata data alle fiamme. A Derbent le forze dell'ordine hanno circondato i terroristi e si stanno preparando a fare irruzione in un edificio vicino a un ristorante. "Gli agenti dei servizi speciali hanno circondato la zona e hanno bloccato i terroristi", ha detto una fonte. I vigili del fuoco sono stati richiamati dalla sinagoga mezza bruciata per paura che all'interno ci fossero ancora terroristi. L'incendio principale è stato domato, ma sono rimasti focolai e nelle strade intorno si continua a sparare, ha detto il capo del Consiglio pubblico della Federazione delle comunita' ebraiche della Russia (Feor), Borukh Gorin, a Ria Novosti. La comunita' ebraica di Derbent conta circa 300 persone.

Quattro miliziani sono stati uccisi a Makhachkala, capitale del Daghestan. Lo ha riferito il ministero dell'Interno su Telegram. Intanto, riporta Ria Novosti, in una piazza nel centro del villaggio di Sergokala, a 80 chilometri a sud di Makhachkala, sconosciuti hanno sparato contro un'auto della polizia, ferendo un agente.