Sabato 15 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

La crisi delle uova in Usa non si placa, cosa sta succedendo e perché l’America deve chiedere aiuto all’Europa

Washington avrebbe chiesto alla Danimarca e ad altri Paesi di consentire l’esportazione. Sullo sfondo i nuovi dazi imposti da Trump, in lotta con la Danimarca per il controllo della Groenlandia. I motivi dietro all’aumento vertiginoso dei prezzi delle uova

La crisi delle uova in Usa non si placa, cosa sta succedendo e perché l’America deve chiedere aiuto all’Europa

Copenaghen, 15 marzo 2025 - Trump continua a mantenere i nervi saldi, minimizzando sulla crisi delle uova in Usa e i loro prezzi alle stelle. Ma la situazione in realtà è serissima, tanto che secondo quanto rivelato da Danske Aeg, l'associazione danese di riferimento per il settore, Washington avrebbe chiesto alla Danimarca e ad altri Paesi europei di consentire l'esportazione di uova per far fronte all'emergenza.

La richiesta del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) giunge in concomitanza con una serie di nuovi dazi imposti dagli Usa verso vari Paesi, inclusi quelli europei, in una sfida commerciale che sembra essere solo agli inizi. Trump ha minacciato sanzioni economiche se la Danimarca non cedesse il controllo della Groenlandia agli Stati Uniti, ribadendo la sua convinzione che l'annessione dell'isola "alla fine avverrà, in un modo o nell'altro", nonostante lo status di territorio autonomo della Danimarca, membro dell'Unione Europea.

I prezzi delle uova sono aumentati di oltre il 65% nell'ultimo anno in Usa a causa dell'influenza aviaria
I prezzi delle uova alle stelle in Usa

Ma perché in America i prezzi all'ingrosso delle uova – uno dei prodotti più consumati negli Usa – hanno raggiunto livelli record? 

Il motivo risiede nell’epidemia di influenza aviaria. Sebbene Trump avesse promesso di ridurre i prezzi delle uova sin dal primo giorno del suo mandato, a febbraio i prezzi sono aumentati del 59% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. 

Una lettera visionata da Reuters e citata dal Guardian, inviata da un rappresentante dell'Usda in Europa, chiedeva ai Paesi produttori di uova informazioni sulla loro capacità e disponibilità di esportare uova verso il mercato statunitense. "Stiamo ancora aspettando di ricevere maggiori indicazioni da Washington sui prossimi passi, ma avete una stima del numero di uova che potrebbero essere fornite agli Stati Uniti (supponendo che soddisfino tutti i requisiti di importazione)? - recitava la lettera rivolta all'associazione danese - Washington sta cercando di ottenere una stima della quantità che potrebbero effettivamente procurarsi", si leggeva nel documento. Danske Aeg ha fatto sapere che esaminerà la richiesta, ma ha chiarito che non esiste al momento un surplus di uova in Europa. "C'è una carenza di uova a livello globale, poiché il consumo è in aumento e molti Paesi sono colpiti dall'influenza aviaria", ha spiegato l'associazione. Un portavoce ha inoltre precisato che l'associazione ha richiesto maggiori dettagli sulle condizioni di tale accordo, sottolineando che le esportazioni verso gli Stati Uniti sono complicate a causa delle normative relative all'igiene e ad altri fattori. La Turchia, nel frattempo, ha rivelato a febbraio di aver iniziato a esportare circa 15.000 tonnellate di uova verso gli Usa. La segretaria all'Agricoltura degli Stati Uniti, Brooke Rollins, ha annunciato il mese scorso un piano per cercare uova importate come parte di uno sforzo da 1 miliardo di dollari per combattere l'influenza aviaria.