Roma, 26 dicembre 2020 - Salgono i contagi Covid in Giappone e come conseguenza arriva il provvedimento di chiusura delle frontiere agli stranieri. Il governo giapponese ha comunicato che da lunedì non sarà più consentito l'ingresso nel Paese agli stranieri. Sarà esclusivamente consentito il rientro dei cittadini giapponesi e degli stranieri che vivono in Giappone.
La chiusura delle frontiere arriva nello stesso giorno in cui il Giappone ha annunciato un nuovo aumento delle infezioni di Covid a Tokyo. Nel Paese del sol levante preoccupano anche gli sviluppi sulla variante inglese del virus intercettata venerdì per la prima volta. Ieri il governo aveva individuato cinque persone portatrici del virus ad alta contagiosità scoperto in Inghilterra, quattro uomini e una donna atterrati agli aeroporti di Osaka e Tokyo provenienti dalla Gran Bretagna. Altri due individui, comunica il ministero della Salute, sono risultati contagiati all'interno dello stesso nucleo familiare.
Il governo metropolitano di Tokyo ha segnalato 949 positività nella giornata di oggi, superando le 888 di venerdì, e portando la somma complessiva nella capitale a 55.812: la più alta di tutte le 47 prefetture del Paese. Il premier nipponico Yoshihide Suga ha sollecitato la popolazione a ridurre gli spostamenti in concomitanza dell'inizio delle vacanze festive che in Giappone coincidono prevalentemente con l'inizio del nuovo anno. Per la prima volta dall'inizio della pandemia le autorità sanitarie della capitale hanno alzato al massimo grado di allerta il livello di emergenza. Ai ristoranti, i bar e i karaoke della città è stato chiesto di anticipare la chiusura alle 22 fino alla seconda metà di gennaio.
Usa, da gennaio morto di covid un americano su mille
Conto choc della Cnn: dallo scorso gennaio il Covid ha ucciso negli Stati Uniti una persona su 1.000. Il calcolo si basa sui dati della John Hopkins University: a oggi le vittime da coronavirus negli Usa sono state oltre 331.116 su una popolazione di 330.750.000 abitanti (in base ai dati del Census Bureau). Intanto il Centers for Disease Control and Prevention annuncia che le dosi di vaccino somministrate ad oggi nel Paese sono state 1.008.025 su un totale di 9.465.725 di dosi distribuite.
Per il presidente americano uscente Donald Trump il lockdown è peggio del Covid. Il tycoon lo afferma oggi su Twitter, sostenendo che "i lockdown negli Stati governati dai democratici stanno assolutamente rovinando la vita di così tante persone, molto più del danno che sarebbe causato dal virus cinese". Cina che, secondo le previsioni del Center for Economics and Business Research, supererà gli States come potenza economica mondiale nel 2028, 5 anni prima del previsto proprio per la sua capacità ad affrontare l'epidemia.
"I casi in California sono aumentati nonostante il blocco, ma la Florida e altri sono aperti e stanno andando bene. Buon senso per favore!", ha aggiunto il capo della Casa Bianca.
Covid Italia, il bollettino del 26 dicembre
Intanto, la pandemia da Coronavirus corre anche nel resto del mondo e ha colpito oltre 80 milioni di persone. Di queste 1.753.313 sono morte. Lo certifica il report periodico della John Hopkins, che oggi ferma a 80.027.056 il conteggio delle persone infette censite sulla faccia della terra. Gli Stati Uniti hanno il doppio triste primato: quello dei contagiati (8.771.885 ) e quello dei decessi (331.116). Nelle ultime due settimane, in Europa, la situazione più critica è in Germania che registra 296.635 nuovi casi e 7.680 morti, seguita dall'Italia con 202.579 nuovi contagiati e 7.323 morti.
Impianti sciistici: a rischio l'apertura il 7 gennaio
Germania, 14mila casi e 240 morti
Sono 14.455 i nuovi contagi e i 240 morti da Coronavirus in Germania nelle ultime 24 ore, secondo il bilancio pubblicato dal Robert Koch Institute. Con i nuovi dati, il bilancio della pandemia in territorio tedesco ammonta a 1.627.103 persone contagiate e 29.422 morti, mentre sono 1.223.700 le persone guarite, di cui circa 17.600 dimesse nelle ultime 24 ore. Le regioni tedesche più colpite dalla pandemia sono il Nord Reno-Westfalia (375.714 casi e 5.888 decessi), la Baviera (308.651 infetti e 6.150 morti) e il Baden-Württemberg (227.305 positivi e 4.400 decessi). A Berlino i dati si attestano a 92.346 contagiati e 1.118 morti. I cittadini tedeschi sono stati costretti a rinunciare a molte tradizioni natalizie a seguito del nuovo blocco imposto per frenare l'aumento dei casi di Coronavirus, che ha portato anche alla sospensione dei mercatini di Natale.
Gran Bretagna, altri 34mila contagi
Il Regno Unito ha registrato 34.693 nuovi contagi da Coronavirus - 1.968 in più di ieri - e 210 decessi nelle ultime 24 ore, secondo il bilancio aggiornato ad oggi dalle autorità britanniche. Complessivamente la malattia ha fatto 70.405 morti 2.256.005 contagiati. Il bilancio delle infezioni potrebbe subire variazioni ulteriori nelle prossime ore, a causa della maggiore lentezza con cui arrivano i risultati a causa delle festività, è stato precisato.
Covid, test su farmaco per immunità immediata in Gran Bretagna
Francia, aumentano i ricoveri
In Francia nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 146 morti per Coronavirus e 3.093 contagi, ma è aumentato il numero di ricoveri (+85) per la prima volta in sei giorni.
Austria, al via il terzo lockdown
In Austria è entrato in vigore oggi il terzo lockdown da Coronavirus dopo l'allentamento delle restrizioni anti-Covid in occasione del Natale. Mentre le prime 10mila dosi del vaccino Pfizer/BioNTech arrivavano nel paese dal Belgio via Germania, scortate dalla polizia, in vista della campagna di vaccinazioni che ha inizio domani, gli austriaci sono entrati nel nuovo lockdown, che terrà chiusi fino al 17 gennaio i negozi non essenziali. Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha detto di attendersi una terza ondata di infezioni all'inizio del 2021 prima che vaccinazioni e test su larga scala producano l'effetto desiderato. Le restrizioni riguardano anche le uscite - limitate a poche basilari necessità - e i contatti con gli altri.
Ungheria e Slovacchia anticipano il V-Day
Strappo dell'Ungheria e della Slovacchia che hanno avviato la campagna di vaccinazione per il Covid in anticipo di 24 ore rispetto al Vaccine Day fissato dall'Unione europea per il 27 dicembre. Appena ricevute le prime dosi del siero sviluppato da Pfizer/BioNTech, Budapest ha cominciato a vaccinare gli operatori sanitari, in prima linea nella lotta al Coronavirus. La vaccinazione di massa nel Paese dell'Europa orientale è attesa nella prima metà del 2021. "Oggi abbiamo intrapreso un passo importante nel frenare l'epidemia", ha commentato il ministro ungherese per le Risorse Umane, Miklos Kasler. Sulla stessa linea la Slovacchia: il ministero della Salute di Bratislava ha annunciato l'avvio della "vaccinazione nell'ospedale di Nitra" a partire dalla serata di Santo Stefano.