Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Covid Germania, quasi 400 morti in 24 ore: "Pronti a trasferire pazienti in Italia"

Altri 45mila contagi. In terapia intensiva ci sono 4.600 persone. Si va verso obbligo vaccinale e lockdown per i no vax. La Lombardia dà la disponibilità ad ospitare malati del Baden-Wuerttemberg. Francia, altri 47mila casi

Covid, gente in strada con la mascherina a Berlino (Ansa)

Roma, 30 novembre 2021 - Sono numeri sempre più critici quelli del Covid in Europa. E mentre la Germania si avvia verso l'obbligo vaccinale (e lockdown per i no vax), dati choc giungono dalla Francia dove si registrano 47mila casi di Coronavirus nelle ultime 24 ore. 

La situazione in Germania

La pandemia non fa sconti in Germania, dove si registrano altri 45.753 nuovi casi Covid e 388 morti nelle ultime 24 ore. L'incidenza settimanale invece è leggermente scesa per la prima volta nelle ultime tre settimane. Il Robert Koch Institute ha riferito di un tasso di contagi pari a 452,2 persone ogni 100.000 abitanti negli ultimi sette giorni, in lievissimo calo rispetto ai 452,4 dei precedenti.

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In rianimazione ci sono 4.599 persone. "Altamente drammatica" la situazione delle terapie intensive nel land Baden-Wuerttemberg, secondo l'appellativo usato dal ministro della Salute locale: la regione si è vista costretta a chiedere la dispobilità agli Stati confinanti per trasferire pazienti. La Lombardia ha già accolto la richiesta, così come Francia e Svizzera: "Ci prepariamo a trasferire i pazienti all'estero, nel caso fosse necessario" ha detto il ministro Manne Lucha: il carico degli ospedali è immenso "e le persone non ce la fanno più". La Baviera nei giorni scorsi ha inviato in Italia due pazienti, a Bolzano e Merano. 

Berlino verso obbligo vaccinale 

Oggi la cancelliera uscente Angela Merkel, il successore designato Olaf Scholz e i leader regionali si sono incontrare per discutere su come rispondere alla crisi, specialmente in relazione alla nuova variante Omicron. La Germania si prepara a discutere in Parlamento l'obbligo vaccinale generalizzato per il Covid e va verso una sorta di lockdown per non vaccinati. "Si valutano diverse proposte - fa sapere il portavoce della cancelliera, in vista del vertice di giovedì - come l'introduzione di una limitazione dei contatti più ampi soprattutto per non vaccinati, anche negli incontri privati, l'ampliamento del 2G anche nel commercio al dettaglio e le limitazioni per i grandi eventi. Inoltre si preparerà una decisione su un obbligo vaccinale generalizzato, oltre a quello indirizzato alle categorie.

Il prossimo vice-cancelliere della Germania Robert Habeck chiede misure restrittive più severe contro il Covid. "Quello che deve succedere è assolutamente chiaro: vanno ridotti i contatti", ad eccezione dei negozi al dettaglio, ha detto Habeck sul canale pubblico ZDF. "Dovremo passare l'inverno con nuove misure uniformi", ha aggiunto, ricordando che gli stati federali hanno già "una serie di opzioni sul tavolo" per rispondere all'emergenza, ad esempio per le partite di calcio o per l'annullamento dei mercatini di Natale. "Si chiama, va detto ad alta voce, contenimento per i non vaccinati", ha chiarito.

Francia

Oggi il ministro della Salute Olivier Veran ha annunciato che nelle ultime 24 ore sono stati registrati in Francia 47mila casi di Coronavirus. "La situazione si sta aggravando", ha detto aggiungendo che se si continua a questo ritmo (i contagi crescono del 60% alla settimana) il picco potrebbe superare quello della terza ondata "entro la fine della settimana". I pazienti ricoverati in terapia intensiva stanno aumentando (sono attualmente circa 1.700), motivo per cui "bisogna accelerare sulle terze dosi". 

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Regno Unito 

Da Londra, il governo Johnson imprime una nuova accelerata alla campagna vaccinale. Dopo aver annunciato ieri la riduzione dai 6 ai 3 mesi dell'intervallo tra la seconda e la terza dose, oggi il premier dichiara che il 'booster' (terza dose) sarà disponibile entro fine gennaio in Gran Bretagna per tutti i maggiorenni. Avranno la priorità gli anziani e le persone più vulnerabili. 

Il premier britannico resta "fiducioso" che il prossimo Natale sia destinato se non altro a essere "migliore di quello dell’anno scorso" sul fronte delle limitazioni imposte dal Covid, malgrado la minaccia - ancora da valutare appieno - della nuova variante Omicron.  Johnson ha poi definito "estremamente improbabile" la reintroduzione di restrizioni modello lockdown nel periodo festivo. Mentre ha glissato sulla raccomandazione di una delle principali consulenti mediche del governo, Jenny Harries, a ridurre i contatti sociali natalizi come precauzione rispetto all’allarme Omicron, limitandosi a ripetere che al momento non vi sono elementi per ripristinare vincoli stringenti al riguardo.