Roma, 16 luglio 2020 - "Segnali di ripresa", seppur "flebili" del Coronavirus negli ospedali di Francia. Record contagi giornalieri in Spagna. Un leggero aumento in Italia, e preoccupazione per i Balcani. Il Covid-19 sta tornando forte in Europa, lo pensa anche il ministro della Salute transalpino Olivier Veran che ha spiegato alla radio che ci sono "segnali di ripresa" del virus negli ospedali parigini, e ha per questo chiesto ai francesi di essere "vigili". Sarebbero in aumento, ha detto il ministro, le chiamate ai numeri di emergenza per casi sospetti di Covid. Oggi Parigi ha anticipato l'obbligo di indossare le mascherine in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico alla "settimana prossima", riferisce il premier, Jean Castex. L'imposizione, che doveva entrare in vigore dal primo agosto, durerà "diversi mesi", dicono le autorità.
Ieri in Francia ha riaperto i battenti, dopo quattro mesi di chiusura, il parco divertimenti Disneyland Paris, la principale destinazione turistica privata in Europa a Marne-la-Vallée, nella regione di Parigi. Mascherina obbligatoria sopra gli 11 anni, ingressi contingentati e misure di igiene rafforzate per contrastare l'epidemia.
Gb: attacchi hacker russi per carpire vaccini
Secondo il National Cyber Security Centre (Ncsc), l'organismo britannico che vigilia sulla cyber sicurezza un gruppo di conosciuto con il nome Apt249 o Ducs o Cozy Bear e che è noto collabori con l'intelligence russa, sta cercando di rubare informazioni sulle ricerche per trovare un vaccino contro il nuovo coronavirus. Ma il Cremlino respinge con forza l'accusa: "Non abbiamo informazioni su chi possa aver commesso un attacco hacker contro le compagnie farmaceutiche e i centri di ricerca britannici ma possiamo dire una cosa: la Russia non ha nulla a che fare con questi tentativi", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
Appello dei leader mondiali: vaccino per tutti
"La comunità internazionale deve garantire un accesso globale equo al vaccino contro il Covid-19", questo il titolo di un articolo del sul Washington Post che contiene l'appello firmato da alcuni leader mondiali tra cui il premier spagnolo Pedro Sanchez e quello canadese Justin Trudeau. Tra i firmatari anche il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in; la premier neozelandese, Jacinda Ardern; il leader sudafricano, Cyril Ramaphosa, il premier tunisino, Elyes Fakhfakh e quello svedese, Stefan Lofven.
Covid nel mondo
Continua a essere aggiornato il record dei contagi giornalieri di Coronavirus negli Stati Uniti. Secondo i dati forniti dalla Johns Hopkins University nelle ultime 24 ore i positivi al Covid-19 sono 67.632. Superata la soglia dei 137mila morti: sempre secondo la Johns Hopkins University, i decessi totali sono ora 137.357 su 3.495.537 casi comunicati. Nel mondo sono più di 13,5 milioni i casi: i numeri dicono 13.554.477 contagi e 583.450 decessi. Sono invece 7.559.252 le persone guarite. In Brasile, il presidente Jair Bolsonaro ha avuto la conferma di positività ad un secondo test del Covid-19.
Stati Uniti
Gli Usa superano la soglia dei 137.000 morti. Secondo la Johns Hopkins University, i decessi sono 137.357 su 3.495.537 casi. E' record di nuove infezioni: 67.632. La Florida continua ad aggiornare i record di decessi su base giornaliera, oggi l'ultimo primato con 156 nelle ultime 24 ore. Il totale delle vittime arriva così a 4.677. Uno degli Stati più colpiti negli Usa, La Florida ha superato la soglia dei 315 mila (315.775), con 13.965 contagi confermati nelle ultime 24 ore.
Brasile
In Brasile, secondo paese al mondo colpito dalla pandemia, ulteriori 1.233 decessi e 39.924 contagi nelle ultime 24 ore: lo ha comunicatoil Consiglio nazionale dei segretari sanitari (Conass). Il numero complessivo dei casi confermati di Covid-19 nel Paese è dunque salito a 1.966.748, mentre il totale delle vittime dall'inizio della pandemia ha raggiunto quota 75.366. Secondo il ministero della Sanità, il gigante sudamericano, che conta 112 milioni di abitanti, ha attualmente 635.818 pazienti monitorati e 1.255.564 guariti dalla malattia. Fra i positivi continua a esserci anche il presidente Jair Bolsonaro che, nel corso di un'intervista alla Cnn, ha confermato la sua positività anche dopo un secondo test. Bolsonaro ha precisato di stare bene e non avere particolari sintomi.
America Latina
In America Latina nelle ultime 24 ore i contagiati hanno raggiunto quota 3.526.310, di cui 150.802 sono poi morti. Dopo il Brasile, al secondo e terzo posto nella classifica latinoamericana si trovano Perù (377.724 contagiati e 12.417 decessi) e Cile (321.205 e 7.186).
Messico
Sfiorati i 37mila morti in Messico, dove sono 36.906 le persone che hanno perso la vita dopo aver contratto le infezioni. Lo hanno riferito le autorità sanitarie messicane, aggiornando a 317.635 il numero dei contagi confermati, 6.149 in più rispetto a ieri. Sono invece 579 le persone positive che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore.
Spagna
Così tanti contagi in 24 ore la Spagna non li registrava oltre due mesi: 580 contagi, concentrati soprattutto in Aragona (266) e Catalogna (142). Barcellona ha triplicato il numero dei contagi rispetto alla scorsa settimana, tre quartieri in un sobborgo del capoluogo catalano somno in lockdown, mentre nella regione di Lerida è stato ordinato ai cittadini di restare a casa.
Algeria
Nuovo record di contagi giornalieri per l'Algeria che registra altri 585 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, che portano a 21.351 il bilancio totale dei contagiati nel Paese nordafricano. Il portavoce del ministero della Sanità Djamel Fourar precisa che i decessi sono saliti a 1052. In aumento anche i guariti, che passano da 14.792 a 15.047, con 65 pazienti in rianimazione. Per cercare di limitare la diffusione del virus il governo di Algeri ha reintrodotto una serie di misure di lockdown parziale in 29 province del Paese per un periodo di 10 giorni. I confini restano chiusi fino al termine dell'emergenza.
Sudafrica
In Sudafrica superata la soglia dei 300mila casi: è quanto emerge dal conteggio della Johns Hopkins University. I dati dell'università americana indicano che ad oggi nel Paese sono stati registrati 311.049 contagi. I morti dall'inizio della pandemia sono 4.453, mentre le persone guarite sono 160.693. Il Sudafrica è attualmente l'ottavo Paese più colpito al mondo. Morta, forse per coronavirus, anche Zindzi Mandela, la figlia più giovane del primo presidente democraticamente eletto del Sudafrica, Nelson Mandela, e dell'attivita anti-apartheid Winnie Madikizela-Mandela. Zindzi aveva 59 anni all'inizio della settimana a Johannesburg. Il figlio Zondwa Mandela, parlando alla tv pubblica SABC, ha spiegato che la madre era risultata positiva, ma che solo i risultati dell'autopsia diranno se è morta per il virus o meno.
India
L'India registra un nuovo record di contagi. Il ministero della Sanità ha confermato 32.695 nuovi casi di Covid-19 e 606 decessi per un totale di 968.876 contagi e 24.915 morti.
Pakistan
Il Pakistan ha registrato 2.145 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, durante le quali ci sono stati 40 decessi, secondo l'ultimo bilancio del ministero della Sanità di Islamabad. I nuovi casi portano il totale delle persone infettate a 257.914, con un bilancio di 5.426morti totali. Le persone guarite nelle ultime 24 ore sono 5.972, mentre il totale dei guariti dalla malattia è 178.737.
Germania
In Germania, altri 534 casi portano il totale dei contagi di Covid-19 accertati a 200.260. Con sette morti in 24 ore il numero delle persone decedute va a 9.078, secondo i dati del Robert Koch Institute.
Olanda
L'Olanda intende lanciare a settembre una app per il tracciamento in un tentativo di contenere i contagi da coronavirus in caso di una seconda ondata della pandemia. Secondo il ministero della Sanità dell'Aja, il cosiddetto 'coronavirus detector', che deve ancora passare dalla fase della sperimentazione, dovrebbe servire ad avvertire le persone che siano entrate in contatto con i contagiati nei 14 giorni precedenti. La app sarà volontaria e gratuita e i dati personali non saranno conservati. "Dobbiamo fare tutto per prevenire una seconda ondata del coronavirus - ha sottolineato il ministro Hugo de Jonge - Più gente la scaricherà meglio sarà. Noi tutti siamo la diga che può bloccare la seconda ondata". Le app per il tracciamento dei contatti, già attive in alcuni Paesi come Francia, Germania e Italia, non sono state al momento scaricate da una quota di popolazione sufficiente perché possano rivelarsi utili.