Domenica 24 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Coronavirus, Trump dichiara l'emergenza nazionale

Il presidente: "Pronti 50 miliardi di dollari per fronteggiare la pandemia". Acquisto petrolio. Limitazioni anche per voli Gb. Un sito con aiuto di Google per guida ai cittadini. Infine ha stretto le mani ai presenti, provocando imbarazzo. Video

Trump in diretta: "Emergenza Nazionale per coronavirus"

Trump in diretta: "Emergenza Nazionale per coronavirus"

Washington, 13 marzo 2020 - Emergenza nazionale in tutti gli Stati Uniti per il Coronavirus. L'ha dichiarata il presidente americano Donald Trump  per contrastare il diffondersi dei contagi. Ma a fine conferenza stampa stringe le mani, il rischio sanitario, a diversi esponenti di società private coinvolte nelle iniziative anti coronavirus provocando imbarazzo.

"Dichiaro l'emergenza nazionale, due parole molto importanti": ha detto oggi Trump, annunciando l'allocazione di risorse per gli Stati per 50 miliardi di dollari. Il presidente ha spiegato: "La dichiarazione di stato di emergenza nazionale ci permetterà di avere 50 miliardi di dollari per fronteggiare la pandemia del nuovo coronavirus". E poi ha aggiunto: "Ho dato indicazioni per ampliare i centri di prevenzione in tutto il Paese e per aumentare la possibilità di fare test".

"Assicureremo massima flessibilità nella lotta al virus", ha garantito Trump. "Chiederemo agli ospedali di preparare dei piani di emergenza". Inoltre "saremo in grado di garantire più test e più posti letto". Il numero uno della Casa Bianca ha sottolineato come gli Stati Uniti "sconfiggeranno la minaccia" del coronavirus.

Vola Wall Street

E Wall Street accelera dopo le parole di Trump: il Dow Jones chiude in aumento del 9,30% a 23.172,84 punti, il Nasdaq avanza del 9,34% a 7.874,33 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso del 9,18% a 2.708,92 punti.

Decolla il petrolio

Per affrontare l'emergenza il presidente ha detto che sarà sviluppata una partnership con il settore privato per aumentare la nostra capacità di realizzare i test. In più l'amministrazione ha chiesto l'acquisto di petrolio ora che i prezzi sono bassi per aumentare il livello delle riserve strategiche degli Stati Uniti. E il petrolio vola a New York: le quotazioni salgono del 7,49% a 33,59 dollari al barile. 

Aiuti a studenti

Il Tycoon ha anche annunciato la sospensione, durante la crisi, del pagamento degli interessi sui prestiti degli studenti americani.

Grazie Google per sito guida

Trump ha anche presentato un sito dedicato all'emergenza coronavirus. Deborah Birx, che ne sarà la coordinatrice ha spiegato che il sito guiderà il pubblico attraverso una serie di domande, indirizzando verso l'assistenza medica di cui ciascuno ha bisogno. Il presidente ha ringraziato Google per aver fornito la tecnologia.  

Trump: Non faccio il test. Non adesso 

Trump, ha domanda se avrebbe fatto il test, ha risposto: "Non ho alcun sintomo". E ha aggiunto: "Ci sono dei medici che controllano e decidono. Noi non vogliamo che gente senza sintomi compia i test". Infine ha ammesso che lo farà "molto probabilmente", ma non ha detto quando.

Limitazioni voli anche da Gran Bretagna

Gli Usa potrebbero estendere il blocco dei voli da altri Paesi anche al Regno Unito. 

Vietate visite a case di riposo

Scatta il divieto di visite nelle case di riposo e varrà per tutto il territorio nazionale. L'intenzione è di tutelare la salute degli anziani di fronte al rischio coronavirus. Per l'ultimo saluto a malati terminali o in fin di vita ci saranno permessi eccezionali.

Trump: in contatto con Italia

"Siamo in contatto con l'Italia, un Paese che noi amiamo. Lavoriamo con loro, hanno un situazione difficile", ha spiegato il presidente. "L'Italia ha deciso di dare un durissimo giro di vite e dovrebbe vedere dei miglioramenti. Siamo in contatto con loro, è un Paese che amiamo, qui ci sono milioni e milioni di persone che hanno le loro origini in Italia". Poi Trump ha sottolineato come gli Usa "sono in contatto con tutti, con molti Paesi".

Pence: contagiati in 46 dei 50 Stati

Le persone contagiate dal coronavirus sono in 46 dei 50 stati dell'unione, ha reso noto il vice presidente americano Mike Pence, nella stessa conferenza stampa.

Poi Trump stringe le mani a tutti

Donald Trump, dopo la conferenza stampa, ha continuato a stringere le mani alle persone malgrado l'emergenza coronavirus. Lo ha fatto con i diversi esponenti di società private coinvolte nelle iniziative anti coronavirus, provocando qualche imbarazzo. Bruce Greenstein, del gruppo Lhc, ha evitato la stretta proponendogli una più igienica toccata di gomito, invece un dirigente di Walmart era visibilmente molto teso.