Pechino, 19 agosto 2020 - Il Covid avanza senza sosta nel continente americano, mentre rialza la testa in molte zone del mondo dove era stato arginato. Sono ormai più di 780.000 i morti a livello globale a causa della pandemia di Coronavirus. Gli ultimi dati della John Hopkins University parlano precisamente di 780.908 vittime su 22.136.954 di contagi.
Coronavirus, il bollettino. Dati e tabella del 19 agosto
Francia, altri 3.776 casi
L'epidemia sta ancora colpendo la Francia, dove sono stati rilevati 3.776 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Lo ha annunciato la Direzione generale della sanità (Dgs) nel suo punto stampa quotidiano. Sono 16.747 i casi accertati in una settimana. Nelle ultime 24 ore, 17 persone sono morte a causa del Covid-19, portando il totale a 30.468 vittime. Sono stati registrati 162 nuovi ricoveri ospedalieri, per un totale di 4.806 pazienti attualmente ricoverati. Tra questi, 31 nuovi pazienti gravi sono stati ammessi in terapia intensiva, portando il numero di pazienti in questi reparti a 374. Sono ancora attivi 399 cluster, di cui 21 nuovi rilevati nelle ultime 24 ore. Tra il 10 e il 16 agosto sono stati effettuati 628.600 tamponi sul territorio, con un tasso di positività del 3,1 per cento, dato in forte aumento da diversi giorni. Dall'inizio dell'epidemia, 109.616 persone sono state ricoverate e 84.467 sono tornate a casa.
Spagna, boom di contagi
La Spagna ha ufficializzato 3.715 nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Lo ha annunciato il ministero della Sanità. Secondo la Reuters, si tratta del record giornaliero da quando, a fine giugno, il Paese iberico è uscito da un rigido lockdown. I casi cumulativi, che includono i test sugli anticorpi su pazienti che potrebbero essere già guariti, sono aumentati da 6.671 a 370.867, ha reso noto il ministero. I dati dell'Ue mostrano che la Spagna ha avuto il maggior numero di casi nell'Europa occidentale.
Germania, i casi crescono ancora
Continua a crescere il numero dei contagi in Germania. I nuovi dati dell'Istituto Robert Koch parlano di 1.510 nuovi casi, il dato più preoccupante da oltre tre mesi. Il primo maggio i dati ufficiali parlavano di 1.639 casi in 24 ore. In Germania sono in totale 9.243 - sette in più rispetto al bollettino di ieri - i decessi confermati.
Usa, altri 1.300 morti
Gli Stati Uniti hanno registrato altri 44.091 casi, che portano a 5.482.416 il numero complessivo dei contagi dall'inizio della pandemia. Stando ai dati della Johns Hopkins University, il Paese ha avuto altri 1.324 morti, per complessivi 171.821 decessi.
Corea del Sud, preoccupa Seul
La Corea del Sud ha registrato 297 contagi nell'ultima giornata, ai massimi dall'8 marzo scorso e per il sesto giorno consecutivo sopra quota cento. A segnare il maggiore numero di infetti sono soprattutto l'area metropolitana di Seul (150) e la limitrofa provincia di Gyeonggi (94) dove vive circa la metà della popolazione sud-coreana. L'emergere di un focolaio a Seul, collegato alla chiesa Sarang Jeil, ha messo in allerta le autorità che temono un ritorno dell'epidemia su larga scala e hanno vietato i raduni religiosi nella capitale. Innalzate, da ieri, anche le misure di distanziamento sociale.
India, più di 60mila casi
Con altri 64.531 casi registrati, l'India conta ad oggi 2.767.273 contagi, con oltre 2 milioni di guariti. Stando ai dati diffusi dal ministero della Salute, sono morte altre 1.092 persone, per un totale di 52.889 decessi dall'inizio della pandemia. L'India è il terzo paese al mondo per numero di contagi e quarto per numero di morti.
Brasile, ancora 50mila contagi
Nelle ultime 24 ore il Brasile ha registrato altri 1.352 decessi e 47.784 nuovi casi di contagio. Il totale delle vittime sale a 109.888 e quello delle infezioni a 3.407.354. Il Brasile resta il secondo Paese più colpito dalla pandemia dopo gli Usa.
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Libano
Dopo la devastante esplosione al porto di Beirut, il Libano ha registrato un forte aumento di contagi. Come riferisce il ministero alla Sanità libanese, nel Paese si sono contati negli ultimi sette giorni oltre 2600 infezione da Covid-19, a fronte di complessivi 5000 casi segnalati nei primi sei mesi della pandemia. I numeri sono alti soprattutto a Beirut e nel nord del Paese. A detta del ministero, la maggiore diffusione si spiegherebbe anche a causa del trasporto negli ospedali di molti feriti nell'esplosione senza la necessaria protezione, con il risultati di un deciso aumento dei contagi nel personale sanitario.