Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Coronavirus, Austria e Grecia riaprono all'Italia

Rispettivamente dal 16 giugno ed entro fine mese. Baleari, ok ai turisti dal 15, ma solo tedeschi. Merkel e Macron a Ue: prepariamoci a prossima pandemia. Nel mondo si registrano più di 7 milioni di casi.

Di Maio e il suo omologo greco Nikos Dendias ad Atene (Ansa)

Roma, 9 giugno 2020 - Con oltre 7 milioni di casi (7.085.894) e più di 400 mila morti (405.168) il coronavirus non sembra voler rallentare la sua espansione, ma sta cambiando solamente le parti del mondo in cui colpire. Dalla Cina all'Europa, il Covid-19 è sempre meno attivo, ma ora il focolaio mondiale è dall'altra parte dell'Oceano. Gli Stati Uniti guidano la tragica classifica, con il maggior numero di contagi (quasi 2 milioni) e di decessi (oltre 110mila). Ma è più a sud che la situazione sembra in netto peggioramento: il Brasile è ormai il secondo Paese al mondo per contagi, e primo tra i 34 nazioni e territori dell'America Latina, dove il picco sembra ancora lontano. Infatti tra America Centrale e Sudamerica si registrano 1.353.910 casi e 66.952 morti, e l'infezione non sembra diminuire. Inoltre vi è carenza d'informazione, infatti un rapporto Unicef ha messo in luce la scarsa conoscenza del coronavirus e dei rischi che comporta la malattia tra i giovani latino americani. 

Merkel e Macron a Ue

La cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e altri quattro membri dell'Unione europea hanno inviato una lettera alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per chiedere che l'Ue si prepari alla prossima ondata della pandemia.

Intanto in Europa si assiste alle prime riaperture dei confini.

La Grecia riapre all'Italia

Pace (turistica) quasi fatta tra Italia e Grecia. "Il ministro Di Maio mi ha aggiornato sui dati in Italia nettamente migliorati - ha dichiarato il ministro degli Esteri greco Dendias in conferenza stampa ad Atene con il titolare della Farnesina - La Grecia toglie dal prossimo lunedì, in maniera graduale fino alla fine del mese, tutte le limitazioni nei confronti dell'Italia. Esprimo i sentimenti di solidarietà da parte del popolo greco al popolo italiano". Dal canto suo il ministro degli Esteri ha sottolineato che nella Ue servono "regole e criteri uniformi per la mobilità", per "non frammentare il mercato del turismo". E DI Maio sottolinea: "Eventuali intese tra Paesi non sono una soluzione".

Nella conferenza stampa congiunta col ministro greco, Di Maio ha sottolineato: la Grecia "riaprirà all'Italia sicuramente entro la fine del mese, eliminando qualsiasi tipo di blocco e obbligo di quarantena per gli italiani con l'impegno a valutare, in base ai dati, anche una riapertura nelle prossime settimane. Di questo siamo felici e da un ulteriore valore a questo incontro". 

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Confine Austria-Italia riaperto il 16

Anche L'Austria riaprirà il 16 giugno, alle ore 00.00, il confine verso l'Italia, secondo quanto anticipa il quotidiano viennese Der Standard. Vienna - scrive il giornale - rinuncia a una soluzione regionale, prospettata ancora ieri del ministro degli esteri Alexander Schallenberg, perché troppo complicata nella sua applicazione. La libera circolazione viene ristabilita anche verso Croazia e Grecia. Resta invece ancora in vigore lo stop ai viaggi verso la Svezia.

Spagna, ok dal 15 giugno solo ai tedeschi alle Baleari

Le mascherine resteranno obbligatorie in Spagna fino a quando il coronavirus non sarà "definitivamente sconfitto". Lo ha annunciato il governo di Madrid, che però non rinuncia ad anticipare al 15 giugno l'apertura ai turisti stranieri. Per ora il via libera l'avranno i tedeschi alle isole Baleari. Si tratta di un progetto pilota che riguarda una quota limitata di turisti, fatto per verificare che i protocolli, in aeroporti, hotel e strutture di accoglienza funzionino correttamente. Secondo El Pais, che cita fonti del governo, è stata scelta la Germania, che ha una situazione epidemiologica simile al Paese iberico. E si sta negoziano anche con il governo delle Canarie. Per il resto dei turisti Ue, l'orientamento resta al momento per la data del 1 luglio.

Usa, peggiorano le previsioni

Negli Stati Uniti 145.728 persone potrebbero morire per complicanze legate al Covid-19 entro agosto. Lo sostiene uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Washington. Lo stesso ateneo venerdì aveva diffuso la stima 140.496  morti, e ora l'ha peggiorata di circa cinquemila vittime. L'aggiornamento di previsione è dovuto al significativo aumento di casi di coronavirus nel Texas, e basandosi anche sui dati dei 22 Stati americani diffusi dalla Johns Hopkins University. Tra le cause dell'aumento di casi previsti ci sono anche le grandi manifestazioni di protesta che si sono svolte negli Stati Uniti per l'uccisione di George Floyd. Gli esperti sostengono che in quelle occasioni si potrebbero essere creati nuovi focolai.  

La California riapre i cinema   

Nella terra di Hollywood i cinema non potevano restare ancora chiusi, e dopo tre mesi di lockdown è arrivato il via libera per la riapertura delle sale in California. Da venerdì i californiani potranno tornare al cinema, ma nel rispetto delle linee guida messe a punto dalle autorità sanitarie: potrà entrare il 25% del pubblico normalmente ammesso, o al massimo 100 persone, con la mascherina obbligatoria.

Usa, a Wuhan ospedali pieni da ottobre 2019

Uno studio della Harvard Medical School, Boston University of Publich Health e Boston Children's Hospital, sulle immagini satellitari dei parcheggi dei principali ospedali di Wuhan tra gennaio 2018 e aprile 2020, e le tendenze nelle ricerche su Internet, svela che  il coronavirus potrebbe essere stato presente ed essersi diffuso in città mesi prima che le autorità riconoscessero la malattia.

Le immagini satellitari che mostrano un'impennata del numero dei veicoli fuori dai principali ospedali di Wuhan a partire da agosto 2019 e con un picco a dicembre 2019. Tra settembre e ottobre, cinque dei sei ospedali analizzati hanno visto il loro più alto volume giornaliero di automobili. Sul web invece molti cinesi cercavano le parole "diarrea" e "tosse" circa 3 settimane prima del picco confermato di Covid-19 alla fine del 2019.

Studio naturalmente subito bocciato dalla Cina che lo ha definito "ridicolo". "E' ridicolo, incredibilmente ridicolo arrivare ad una conclusione del genere basandosi su osservazioni così superficiali come l'aumento del traffico", ha commentato della portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying.

Germania 

In Germania confermati 184.193 casi, con un aumento di 252 a ieri. Secondo i dati del Robert Koch Institute (Rki), è invece salito a 8.674 il numero delle vittime per complicanze legate al coronavirus, 16 in più rispetto a ieri.

Brasile, guerra di dati

Forti critiche in Brasile per i dati divergenti e confusi sui numeri di contagi e decessi forniti dal governo guidato dal leader nazionalista Jair Bolsonaro. La notte scorsa, l'esecutivo ha annunciato 679 nuovi decessi e 15.654 contagi, portando il totale di morti 37.134, e dei contagi a 707.412, che ne fanno il secondo paese più colpito dopo gli Stati Uniti e il terzo per numero di vittime dopo Usa e Regno Unito. Ma i continui cambiamenti nel metodo di comunicare i dati stanno provocando forti polemiche. E da una settimana Bolsonaro ha deciso di fornire i dati quotidiani la sera tardi, mentre da venerdì scorso non vengono più forniti i conteggi generali ma soltanto quelli dei contagi registrati ufficialmente nelle ultime 24 ore. 

Ma ora il giudice della Corte suprema brasiliana (Stf), Alexandre de Moraes, ha stabilito che il ministero della Sanità debba riprendere la diffusione quotidiana dei dati sul coronavirus. Il giudice ha ordinato che sul sito ufficiale del dicastero appaia anche il bilancio complessivo delle vittime. Anche i partiti di opposizione Rede Sustentabilidade, PSOL e PCdoB hanno anche richiesto l'aggiornamento quotidiano dei dati entro le 19:30 locali. 

America Latina

Nei Paesi dell'America latina nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.367 decessi, con un totale di 66.952. Leggero calo tra i contagiati con 33.087 unità, ma è probabile un rilassamento domenicale nei test, il totale comunque si attesta a quota 1.353.910. I dati elaborati dall'Ansa si basano sulle informazioni fornite da 34 nazioni e territori latinoamericani. Dopo il Brasile, tra i Paesi dell'area più colpiti ci sono Perù (199.696 contagi e 5.571 morti) e Cile (138.846 e 2.264). In salita il Messico (120.102 e 14.053), Ecuador (43.378 e 3.642), Colombia (40.719 e 1.308), Repubblica Dominicana (20.126 e 539), Argentina (23.620 e 693), Panama (16.425 e 393), Bolivia (13.643 e 465), Guatemala (7.055 e 252) e Honduras (6.327 e 258).

Russia, oggi a Mosca fine lockdown

La Russia, che ieri ha allentato per la prima volta le restrizioni sulla chiusura delle frontiere, ha registrato nelle ultime ore 8.595 nuovi casi di coronavirus, per un totale di 485.253 contagi. I morti sono aumenti di 171 per un totale di 6.142 morti. Mosca è l'epicentro dell'epidemia, ma i casi stanno calando: i nuovi positivi sono 1.572, il dato più basso dal 16 aprile. E oggi la capitale russa lancia la fase 3, con una serie di aperture che di fatto decreteranno la fine del lockdown. Secondo i calcoli dell'agenzia di stampa statale Tass l'R0 in Russia è 1,01, mentre a Mosca è 0,94. 

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Gb, slitta riapertura di tutte le scuole

Il governo di Boris Johnson vuoe far slittare la riapertura di tutte le scuole britanniche. Il ripensamento sulla fase 2 è stata formalizzata di fronte al Parlamento dal ministro dell'Istruzione, Gavin Williamson. A differenza delle settimane scorse, la ripresa, iniziata lunedì primo giugno limitatamente all'Inghilterra per le sole classi prima e sesta delle scuole in grado di garantire le distanze in classe e turni per avere un massimo di un terzo alunni per aula, non sarà esteso a tutto il resto delle elementari entro l'inizio di luglio. Invece sarà a settembre il rientro per le scuole secondarie (high schools). Il passo indietro è una scelta di prudenza imposta dalla mancanza di spazi in troppi istituti per una riapertura generalizzata.Intanto secondo l'Office for National Statistics il bilancio delle vittime del Covid-19 nel Regno Unito sarebbe molto più pesante di quanto attestato dai dati ufficiali. Infatti i decessi in eccesso, cioè superiori alla media del periodo degli ultimi cinque anni, sono stati 63.596 tra l'ultima settimana di marzo e la fine di maggio. Secondo il ministero della Salute ufficialmente i decessi legati al coronavirus sono stati 40.597, ma anche qui il dato fu aggiustato perchè per diverse settimane il conteggio delle vittime teneva conto solamente dei decessi in ospedale e non di quelli avvenuti nelle case di riposo per anziani o nelle abitazioni private. E tenendo conto di quanto attestato dai certificati di morte i decessi legati al Covid-19 sarebbero stati quasi 52mila.

Mondo

In India si aggirano intorno a quota diecimila, da giorni, il numero di nuovi casi. Il ministero della Sanità di Nuova Delhi parla di 9.987 contagi e 331 morti nelle ultime 24 ore, il più alto registrato nel Paese. In totale i decessi sono 7.466 e 266.598 i casi confermati. Dimesse dall'ospedale invece 129.215 persone. Ieri nel Paese è entrata in vigore la quinta fase dell'allentamento del lockdown: la riapertura di templi, hotel, ristoranti e centri commerciali. Filippine con le scuole chiuse fino a quano non sarà disponibile un vaccino. Lo hanno annunciato le autorità di Manila, che hanno però assicurato la ripresa delle lezioni online alla fine di agosto. Il Pakistan ha registrato più di cento vittime in un solo giorno. Un numero di decessi che non era mai stato così alto da quando, a metà marzo, le autorità sanitarie hanno iniziato a conteggiare i casi e a imporre restrizioni. Il totale dei morti nel Paese è di 2.172. Salito anche il numero dei contagi: 4.646 in più rispetto a ieri, per un totale di 108.316 casi. Secondo il primo ministro pakistano Imran Khan il Paese non raggiungerà il picco prima di agosto.