New York, 7 giugno 2020 - Il numero di casi di Coronavirus nel mondo aumenta più velocemente che mai, secondo quanto emerge da un'analisi Cnn sui dati della Johns Hopkins University. Se da una parte i contagi rallentano in Paesi fortemente colpiti all'inizio della pandemia - come Italia, Spagna, Francia - le statistiche globali indicano che la crisi è tutt'altro che finita. Complessivamente, il contatore dell'ateneo americano evidenzia attualmente 6,9 milioni di casi - di cui 1,9 milioni negli Stati Uniti - per quasi 400 mila morti.
Secondo gli ultimi aggiornamenti al primo posto ci sono sempre gli Stati Uniti con oltre 1,9 milioni di casi accertati, seguito a distanza dai 672 mila casi del Brasile, poi da Russia, Regno Unito, India, Spagna e Italia. Per quanto riguarda invece i decessi, al primo posto anche in questo caso ci sono gli Usa con quasi 110 mila vittime, seguiti dalle 40 mila ufficiali del Regno Unito, dal Brasile e dall'Italia.
Il dolore del Papa
Se in Italia la fase acuta della pandemia è alle spalle, "in altri Paesi, specialmente dell'America Latina, il virus sta facendo ancora tante vittime. Desidero esprimere la mia vicinanza a quelle popolazioni, ai malati e ai loro familiari, e a tutti coloro che se ne prendono cura", sono le parole di dolore espresse dal Papa dopo la recita dell'Angelus. "C'è un paese in cui venerdì è stato registrato un morto al minuto", ha aggiunto a braccio, "questo è terribile".
Brasile
Il governo brasiliano ha smesso di pubblicare i dati complessivi dei casi e dei decessi provocati dal coronavirus nel Paese, limitandosi a fornire solo i rispettivi bilanci giornalieri. La mossa, definita "straordinaria" dal Guardian, ha suscitato l'ira di molti critici e una dura reazione da parte delle autorità sanitarie regionali. In questo modo, secondo molti, il presidente Jair Bolsonaro cerca di nascondere il vero impatto della malattia sulla popolazione. "Il tentativo autoritario, insensibile, disumano e antietico di rendere invisibili i morti di Covid-19 non avrà successo", ha annunciato il Consiglio nazionale dei ministri della Salute, l'organizzazione che riunisce queste autorità. In risposta alle critiche Bolsonaro ha detto che i dati cumulativi non riflettono l'attuale situazione nel Paese.
New York, via alla Fase 1
Riapre la città di New York, che è stata l'epicentro della pandemia negli Stati Uniti d'America. Il sindaco Bill de Blasio ha confermato che la situazione nella più grande metropoli del Paese rientra ormai nei parametri fissati per avviare la fase uno della ripartenza, dopo oltre due mesi di lockdown. Molte delle attività riapriranno gradualmente a partire da domani, lunedì 8 giugno.
Cile, oltre 6mila contagi in 24 ore
Il ministro della Sanità cileno, Jaime Manalich, ha annunciato un picco di casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore in tutto il Paese con 6.405 contagi accertati. Il totale dei contagiati sale così a 134.150 persone. I decessi sono stati 653 per un totale di persone morte che va a 2.194.