Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Coronavirus, Trump: la pandemia finirà a luglio. Gb, dietrofront di Johnson

Il presidente Usa; "Rintanatevi". Il premier britannico raccomanda lavoro da casa, stop ai viaggi e limitazioni ad andare al pub. La Germania chiude i negozi.

Trump con la task force anti-coronavirus (Ansa)

Trump con la task force anti-coronavirus (Ansa)

New York, 16 marzo 2020 - Il Coronavirus fa paura in tutto il mondo, con 3.485 casi in Usa e 65 decessi. New York, Los Angeles, lo stato di Washington e la California decidono la chiusura di bar e ristoranti; Las Vegas spegne i casinò. Pence annuncia che nelle prossime ore arriverà una stretta a livello federale. Anche l'Europa si scopre sempre più travolta, con i decessi che hanno superato quota 2.000. E si assiste alla svolta del premier britannico Boris Johnson, che annuncia una stretta (anche se non totale). La Francia 'copia' i provvedimenti italiani, la Germania chiude le frontiere.  E segue l'Italia chiudendo bar, ristoranti, negozi, teatri. La Spagna schiera l'esercito. In Austria e Repubblica Ceca misure come in Italia. La compagnia aerea austriaca Austrian Airlines (AUA), una controllata del gruppo Lufthansa, ha annunciato la sospensione di tutti i voli di linea a partire da giovedì a causa del "rapido calo della domanda" nel trasporto aereo. La Turchia ha annunciato l'avvio delle operazioni di rimpatrio per migliaia di cittadini turchi che vivono in Germania.

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 Trump, rintanatevi: la pandemia finisce a luglio

Rintanatevi ("Hunker down"), uscite il meno possibile da casa. Ormai anche l'America si rassegna all'emergenza coronavirus. In una manciata di ore tutto sta cambiando anche nella vita degli americani nella speranza di fermare il nemico invisibile della pandemia da coronavirus, con i contagi saliti in tutto il Paese a oltre 4.000 e le vittime ad almeno 70. "La pandemia in Usa potrebbe finire a luglio, ad agosto, ma se facciamo un ottimo lavoro", ammette adesso Trump, mai apparso così pessimista, agitando addirittura lo spettro della recessione dopo la rovinosa caduta di Wall Street.

Il portavoce sulle questioni di salute pubblica è chiaro: "Siamo a un punto critico in questo Paese, siamo dove l'Italia era due settimane fa in termini di numeri. Se si guarda alle proiezioni, ci sono tutte le possibilità di diventare come l'Italia".  Così la Grande Mela e Los Angeles, le metropoli più colpite dall'epidemia, si fermano. Chiusi cinema, teatri, palestre, negozi, bar e ristoranti, questi ultimi autorizzati a lavorare solo per le ordinazioni da portar via o per le consegne a domicilio. Vietati tutti gli assembramenti oltre le 50 persone. Restano aperti solo i servizi ritenuti essenziali: negozi di alimentari e supermercati, farmacie, distributori di benzina e centri medici. New York chiude anche il suo simbolo, la Statua della Libertà, mentre l'incubo più grande resta lo stop della metropolitana, per ora scongiurato. 

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Gran Bretagna, dietrofront di Johnson

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Dopo le polemiche, crescono le restrizioni anche in Gran Bretagna, dove i contagi sono superano i 1500. La svolta è annunciata oggi dal premier Boris Johnson, che raccomanda lo stop di tutti i viaggi non necessari, il lavoro da casa "per chiunque possa" e la rinuncia a contatti sociali pubblici. "Da ora dovete evitare pub, teatri, club e altri luoghi di ritrovo", ha detto il primo ministro Tory rivolgendosi alla popolazione. Ancora non c'è un bando generalizzato degli eventi pubblici, ma il premier sottolinea che da oggi in avanti il governo "non sostiene più" lo svolgimento di manifestazioni collettive e raccomanda di evitare ogni "contatto sociale non essenziale". Spiega quindi che "la curva di crescita" della diffusione del virus si sta "avvicinando" al picco e che "senza misure drastiche" i contagi potrebbero raddoppiare ogni 5-6 giorni. 

Le nuove indicazioni essenziali, oltre al distanziamento sociale e all'invito al lavoro da casa ovunque possibile, prevedono l'estensione dell'auto-isolamento in quarantena a domicilio da una settimana a due per chiunque abbia febbre o tosse persistente e anche a chiunque viva con persone che manifestino tali sintomi. Il consigliere scientifico di Downing Street, Patrick Vallance, ipotizza per il prossimo futuro come necessaria anche la chiusura di un certo numero di scuole (per ora non annunciata). 

La riunione del G7 in videoconferenza

La pandemia di coronavirus, sottolineano i leader del G7 riuniti in videoconferenza, è una "tragedia umana e una crisi sanitaria globale". Tutti hanno promesso di usare i mezzi a loro disposizione per salvaguardare l'economia e aiutare i lavoratori colpiti dalla pandemia. "Abbiamo deciso di coordinare le misure e fare tutto il necessario, usando tutti gli strumenti politici, per conseguire una forte crescita nelle economie del G7 e salvaguardarci dai rischi di ribasso", si legge in un comunicato dei leder. Inoltre, i leader G7 hanno dato istruzioni ai propri ministri delle Finanze di consultarsi su base settimanale per applicare misure politiche e "sviluppare ulteriori azioni efficaci e tempestive".

Le Borse mondiali crollano

 

Ue, no a viaggi non essenziali

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha proposto di restringere i viaggi 'non essenziali' verso la Ue per trenta giorni prorogabili. Decideranno i capi di stato e di governo nella videoriunione di domani. Von der Leyen ha detto che 'occorre rallentare la diffusione del virus e fronteggiare l'enorme pressione sul sistema sanitario europeo'. Von der Leyen ha specificato: "I cittadini britannici sono cittadini europei. Di conseguenza non ci saranno restrizioni per i cittadini britannici che viaggiano nel continente".

Intanto la Commissione avverte nelle sue linee guida che è del tutto inutile pensare di chiudere le frontiere interne, tenuto conto che il Covid-19 è già presente in tutti gli Stati membri. Ed insiste perché il mercato interno venga salvaguardato, con un coordinamento per quel che riguarda la gestione delle frontiere. Fondamentale è che si assicuri la libera circolazione delle merci, prima di tutto medicine e materiale medico, nonché cibo. Domani in videoconferenza vertice straordinario dei leader europei.  

Spagna

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Il coronavirus continua ad avanzare implacabile in Spagna, che sembra destinata a seguire le orme dell'Italia quanto a numeri di contagio. Al momento è il secondo focolaio in Europa, i decessi sono già 288, la gran parte a Madrid (tre su quattro rispetto all'intero Paese). 

Con una mossa senza precedenti, il governo di Madrid ha deciso di mettere la sanità privata al servizio del Sistema Nacional de Salud, il sistema sanitario nazionale. Le aziende con materiale sanitario avranno 48 ore di tempo per informare l'esecutivo su cosa hanno a disposizione. I confini tra Spagna e Portogallo chiuderanno entro stasera, escludendo alcuni varchi per il transito delle merci e dei lavoratori autorizzati. Emozione per la morte, ieri sera a Malaga, del 21enne tecnico delle giovanili dell'Atletico Portada Alta, Francisco Garcia. Il giovane era già malato di leucemia.

Germania

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La Germania prende a sua volta nuove misure di restrizione per contrastare la diffusione del coronavirus. Come indica un comunicato diffuso al termine di una riunione della cancelliera Angela Merkel con i leader dei 16 Lander tedeschi, il Governo ha deciso la chiusura di bar, discoteche e locali assimilati, così come dovranno chiudere i battenti teatri, sale di concerto, musei e impianti sportivi. Proibiti anche gli assembramenti nei luoghi di culto. Tutti i negozi dovranno chiudere ad eccezione di quelli di alimentari e delle farmacie. Resteranno aperti anche gli uffici postali e le banche.

Il resto del mondo

 La Turchia chiude teatri, cinema, mostre, arene per concerti, sale ricevimenti, caffetterie, ristoranti, birrerie, bar, sale da the, sale da narghilè, internet point, associazioni, saune, bagni turchi, centri sportivi, centri di riabilitazione e fisioterapia e palestre, spa, piscine e parchi giochi per bambini.

I casi di contagio di Covid-19 in Russia  sono 93, ha reso noto la vice premier Tatiana Golikova che guida la task force istituita dal governo per fare fronte all'emergenza. Quattro persone sono guarite. A Mosca dal 21 marzo al 12 aprile le scuole resteranno chiuse. 

Impennata di casi anche in Olanda. il numero delle persone infette è aumentato di 278 raggiungendo i 1.413 casi mentre quello dei decessi è salito da 20 a 24. Invece buone notizie continuano  ad arrivare da Corea del Sud e Cina, dove i nuovi casi sono scesi ancora ieri a 74, dai 76 di sabato. Il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), ha fissato il totale dei contagi a quota 8.236, di cui 75 decessi e 1.137 dimessi. Circa il 61% delle infezioni accertate sono riconducibili alla Chiesa di Gesù Shincheonji, una setta religiosa basata a Daegu.

Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte ha ordinato ai circa 60 milioni di abitanti di Luzon, dove si trova Manila, di rimanere chiusi nelle proprie abitazioni per un mese. Infine la Cina ha riportato ieri 16 nuovi casi, di cui quattro a Wuhan e 12 importati.

I dati Paese per Paese