Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Coronavirus, Oms: "Record di casi in un giorno". Brasile, Bolsonaro stanco dell'isolamento

Oltre 14 milioni di casi, 600mila morti da inoizio pandemia. Usa, scontro sulle mascherine Trump-Fauci. Texas, 85 neonati contagiati. Francia valuta se chiudere i confini. Spagna, record contagi in 24 ore

Jair Bolsonaro nel parco della residenza presidenziale a Brasilia

Jair Bolsonaro nel parco della residenza presidenziale a Brasilia

Roma, 18 luglio 2020 - Il Coronavirus non ferma la sua corsa, e giorno dopo giorno si registrano record nei nuovi contagi, come sottolinea l'Oms. Nel mondo sono oltre 14,1 milioni i casi di Covid19 e 600mila i morti (600.665), secondo il bilancio della John Hopkins University. Numeri che invitano alla prudenza. E non solo oltreoceano: gli ultimi dati preoccupano anche la vecchia Europa visto che in Spagna si segnala un nuovo boom di contagi e la Francia sta valutando e chiudere i confini.

FOCUS / Ricoverata Aishwarya Rai. "Forti difficoltà respiratorie"

​​Oms

L'Organizzazione mondiale della Sanità rende noto che è stato stabilito il nuovo record di casi di Covid-19 in un solo giorno: 259.848 oggi. Gli aumenti maggiori si sono registrati negli Usa, in Brasile, in India e in Sud Africa. Anche il numero di morti in 24 ore è da primato: 7.360 oggi, il più alto dal 10 maggio scorso.

Spagna

I nuovi contagi da coronavirus in Spagna hanno raggiunto un nuovo record dall'8 maggio, con 628 infezioni nelle ultime 24 ore. I media spagnoli segnalano una maggiore incidenza in Aragona e Catalogna, dove le autorità continuano a varare misure per contenere la malattia.

Il ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa, ha dichiarato che esiste una trasmissione di Coronavirus a Barcellona e nella sua area metropolitana: "C'è la trasmissione interna alla comunità, è così, dobbiamo dirlo", ha dichiarato. Cio' implica "la difficoltà di stabilire contatti e collegarli a specifici piccoli focolai e richiede misure di distanziamento sociale". Illa ha perciò chiesto ai cittadini di seguire la raccomandazione del governo di non uscire di casa se non per ciò che è essenziale. Nonostante ciò, la città è piena di gente.

Nelle ultime 24 ore, la Catalogna ha aggiunto 1.226 nuovi positivi, di cui 349 nella sola città di Barcellona. Lo ha riferito il dipartimento della Salute locale. L'intera area metropolitana di Barcellona concentra 894 dei nuovi casi diagnosticati, vale a dire il 73% del totale dei nuovi positivi. Nella citta' di Barcellona, il numero totale di infetti dall'inizio della pandemia è di 22.551. Proprio a causa di questa repentina impennata dei contagi, la Francia discuterà con il governo spagnolo la possibilità di chiudere la frintiera con la Catalogna. Lo ha dichiarato il premier francese Jean Castex.  Castex riceverà lunedì a Matignon la vicepresidente del governo spagnolo, Carmen Calvo.

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In ogni caso per ora il ministro ha spiegato che in questo momento non è sul tavolo la decretazione dello "stato di allarme" e l'auspicio è di mantenere sotto controllo la situazione rispettando le restrizioni.

Francia

Il primo ministro francese Jean Castex non ha escluso una nuova chiusura delle frontiere con la Spagna, alle prese con nuovi focolai di Coronavirus. Interpellato sulla situazione in Catalogna, durante una visita nella sua città di Prades, nei Pirenei orientali, Castex ha sottolineato che il governo francese "sta monitorando molto attentamente" gli eventi, "perché è un argomento reale che dobbiamo anche discutere con le autorità spagnole".

Usa

Sul fronte restrizioni e misure di sicurezza, negli Stati Uniti Donal Trump ribadisce che non intende emettere un ordine nazionale per l'uso obbligatorio della mascherina, ma, in un'intervista rilasciata a Fox News, ha ricordato che bisogna lasciare alle persone "una certa libertà". Affermazioni che arrivano dopo l'appello dell'immunologo Anthony Fauci rivolto un appello ai leader statali e locali affinché siano "più vigorosi possibile" nello spingere la gente a usare la mascherina. "E' molto importante, dovremmo usarla tutti", aveva sottolineato il virologo. La nuova dichiarazione di Trump conferma come, nel mezzo della pandemia di Covid che ha contagiato oltre 2 milioni di americani, per una parte dei repubblicani, presidente in testa, quella delle mascherine sia diventata una battaglia politica. "Noi non siamo senza difese contro il Covid, i mezzi per coprirsi il volto sono le armi più potenti che abbiamo per rallentare e fermare la diffusione del virus, specialmente se usati da tutti in una comunità", ha dichiarato recentemente il direttore del Cdc, Robert R Redfield. 

In Texas, intanto, sono 85 i bambini sotto l'anno di età che sono risultati positivi al Coronavirus nella contea di Corpus Christi Nueces, il numero di casi ha subito un aumento enorme a luglio, secondo uno dei dirigenti dell'amministrazione locale, Peter Zanoni, la contea ha registrato il tasso più alto di contagi sulla media settimanale tra tutte le contee del Texas. "Questi bambini - ha spiegato Annette Rodriguez, direttrice del sistema sanitario locale - non hanno ancora compiuto il loro primo compleanno. Per favore aiutateci a fermare la diffusione di questa malattia".

La California non riaprirà le scuole alla ripresa del nuovo anno scolastico, data l'epidemia: lo ha annunciato il governatore dello stato, Gavin Newsom.  Quando gli istituti saranno di nuovo in grado di acogliere studenti e insegnanti questi dovrano indossare le mascherine e seguire i protocolli d sicurezza.

In Usa la nota positiva arriva dallo stato di New York dove continuano a diminuire i casi di contagio. Ad aggiornare le cifre con una certa soddisfazione è stato il governatore Andrew Cuomo, che ha parlato di 22 pazienti in meno in ospedale rispetto a ieri, di 65 nuovi ricoveri, sei in meno rispetto a giovedì, e di meno pazienti nelle unità di terapia intensiva. "Se New York continua a registrare progressi nella lotta al Covid-19 con meno ricoveri e un tasso più basso di casi positivi, restiamo preoccupati per gli aumenti in gran parte del paese". Poi Cuomo ha reso merito alla popolazione, duramente provata: "L'attenzione dei residenti, il coraggio e il rispetto delle regole di base, mascherine, distanziamento sociale e lavaggio delle mani ha condizionato la nostra capacita di controllare il virus e dobbiamo proseguire su questa strada di successo".

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Brasile

Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, risultato positivo al coronavirus la scorsa settimana, inizia a dare segni di insofferenza da quarantena. Bolsonaro è stato ripreso in un video mentre, nel giardino del palazzo presidenziale, dava da mangiare agli struzzi. Poi la sera,  con il favore delle tenebre, guidava una moto avanti e indietro lungo il giardino del moderno palazzo di Brasilia. Il presidente brasiliano sta molto meglio, le sue condizioni di salute sono migliorate rispetto ai primi giorni quando aveva una febbre persistente.

E' già la terza volta nel giro di pochi giorni che Bolsonaro viene fotografato nel giardino della presidenza. Il Brasile resta il secondo paese più colpito al mondo: conta ad oggi oltre 2 milioni di contagi e quasi 78 mila vittime. Ma in un paese da 210 milioni di abitanti i dati sono sicuramante sottostimati, infatti poco si sa sulle popolazioni che vivono in luoghi remoti, e sulla situazione nelle favelas. Bolsonaro è riteniuto da molti il responsabile della gravità del momento, visto che fin dall'inizio della diffusione del virus ha sempre voluto minimizzare la gravità della pandemia, e non ha mai usato precauzioni continuando a frequentare luoghi affollati senza mascherina e criticando i governatori che decidevano misure restrittive, danneggiando l'economia del paese. 

Dure accuse contro il presidente brasiliano sono state mosse di Frei Betto, frate domenicano e scrittore, consulente della FAO e di movimenti sociali in una lettera aperta: "In Brasile si sta consumando un genocidio!". La denuncia spiega che "questo genocidio non scaturisce dall'indifferenza del governo Bolsonaro. E intenzionale. Bolsonaro si compiace dell'altrui morte".  

Giappone

Tutto il personale militare statunitense di stanza in Giappone sarà obbligato a fare il test medico per il Coronavirus all'arrivo nel Paese, al pari degli altri viaggiatori in transito negli aeroporti. La decisione è stata presa dal governo nipponico dopo il recente aumento delle infezioni tra le truppe Usa, in particolare nella prefettura di Okinawa, l'isola a sud ovest dell'arcipelago, con oltre 130 contagi. Oltre al tampone obbligatorio verrà adottato anche l'obbligo di quarantena per due settimane. Secondo i dati della prefettura locale circa 4.000 impiegati civili lavorano nelle quattro basi militari presenti sull'isola, che occupano circa il 20% del territorio. 

Cina

Altri 16 casi confermati di Covid19, tutte infezioni trasmesse a livello locale, sono stati segnalati nella Regione autonoma dello Xinjiang Uygur, in Cina nord-occidentale. Lo rende noto il rapporto odierno della Commissione sanitaria regionale cinese. Tutti i nuovi casi di contagio sono stati segnalati nel capoluogo regionale Urumqi, tra alcune persone precedentemente poste sotto osservazione medica. 

Gran Bretagna

Il governo britannico intende distribuire milioni di test anticorporali gratuiti per identificare contagi da Coronavirus, dopo un trial segreto che ha mostrato che i risultati dei kit sono accurati al 98,6%. I test possono dare risultati in 20 minuti con una goccia di sangue dal dito.

Germania

La Germania ha registrato altri 529 casi di contagio da Coronavirus nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto Robert Koch Institute. Le infezioni sono 201.372 nel Paese. Nelle ultime 24 ore si conta anche un decesso.

Romania

In Romania nuovo record giornaliero di contagi, che nelle ultime 24 ore sono stati 889. È un numero che supera quello di ieri (799) ed è il più alto dall'inizio della pandemia. In totale finora sono stati 36.691 i contagi e 2.009 i morti, dopo i 21 decessi registrati da ieri.

Belgio

Il Belgio ha registrato altri 261 casi di contagio nelle ultime 24 ore, nuovo dato che rileva un picco di infezioni nel Paese. La media giornaliera, su base settimanale, è aumentata a 127,4 casi, +46%.

Russia

La Russia ha registrato 6.234 nuovi casi di contagio da Covid19, per un totale di 765.473 infezioni nel Paese. Nello stesso periodo si contano anche 124 morti, per un totale di 12.247 decessi dall'inizio dell'epidemia. Mosca ha registrato 578 casi, il numero più alto di tutta la Russia.

India

India si sono registrati quasi 35mila nuovi casi di Covid 19 nelle ultime 24 ore e 671 decessi che portano il totale delle vittime ad oltre 26mila. 

Australia

Lo stato di Victoria in Australia ha registrato 217 nuovi casi di contagio da Coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo quanto annunciato dal premier Daniel Andrews. Di questi, per 206 casi non è stata ancora individuata la fonte del contagio. Nello stesso periodo si contano anche due morti, per 34 totali.

Filippine

Le Filippine hanno registrato altri 2.357 casi di coronavirus e 113 morti nelle ultime 24 ore. Il totale dei decessi sale così a 1.773, mentre il bilancio dei contagi è pari a 65.304, secondo i dati del ministero della Salute. La maggior parte dei casi è stata individuata nella capitale Manila e a Cebu, nel centro delle Filippine.

Sudafrica

Il Sudafrica si avvicina al poco ambito podio dei paesi piu' colpiti dal Covid-19: con i suoi 337.594 contagiati dall'inizio della pandemia, tallona il Perù al quinto posto. Il Sudafrica, dove come in tutto il mondo oggi si celebra il Mandela Day, vivono circa 58 milioni di persone e i morti accertati per il virus finora sono stati 4.804.

Iran

Per la prima volta dallo scoppio della pandemia, l'Iran rende pubbliche stime realistiche sulla scala della diffusione del contagio nel Paese: il presidente Hassan Rohani ha citato uno studio del ministero della Salute, che valuta in 25 milioni i possibili casi. Una cifra di molto inferiore ai circa 269 mila infetti registrati ufficialmente. Lo riporta il Guardian. Intervenendo a un summit sul coronavirus, Rohani ha anche avvertito che altre 30-35 milioni di persone potrebbero contrarre il virus nelle prossime settimane e mesi, sempre secondo lo stesso studio. L'Iran ha introdotto un lockdown a marzo, quando i casi hanno iniziato a salire vertiginosamente, ma lo ha allentato due mesi dopo, costretto a rimettere in moto un'economia gia' prostrata prima della crisi sanitaria. Ora il Paese sta vivendo una seconda e pesante ondata, che ha imposto la reintroduzione di diverse misure restrittive.