Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Coronavirus mondo, gli Usa 'richiudono' tutto. Miami nuovo epicentro della pandemia

Brasile, Bolsonaro: "Stanco della quarantena". Rapporto Gb: rischio 120 mila morti per seconda ondata nel Regno Unito. Cisgiordania, morto neonato di 12 giorni

Coronavirus Cambogia (Ansa)

Washington, 14 luglio 2020 - Il Coronavirus si ferma soprattutto con un lockdown rigoroso, e in quasi tutti i Paesi nel mondo, che hanno riaperto troppo presto, ora ci si trova a dover fare un passo indietro. Ieri l'Oms affermava che l'epidemia si concentra per circa la metà nelle Americhe, con Stati Uniti (3,36 milioni di casi)  e Brasile (1,8 milioni) in situazioni drammatiche. Secondo gli ultimi dati della John Hopkins University i contagiati nel mondo hanno superato la soglia dei 13 milioni (13.103.290), con 572.428 decessi. La Cina resta nel mirino di Trump, che ai cronisti ha detto "Chiamatelo virus cinese, chiamatelo come vi pare... ma quello che ha fatto la Cina non va dimenticato", ma il presidente Usa non ora è più il solo, anche il Giappone ha accusato Pechino di "disinformazione" sul nuovo coronavirus, non dimenticando le tensioni per le isole Senkaku/Diaoyu, la cui sovranità è contestata tra i due Paesi.

Coronavirus Italia, il bollettino di oggi, 14 luglio

Invece è già "stufo della quarantena" il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che spera in un nuovo test per di riprendere le normali attività. In Europa preoccupa il rapporto dell'Accademia delle scienze mediche britannico che prevede una seconda ondata invernale con almeno 120.000 persone uccise dal virus negli ospedali del Regno Unito, e invita a una preparazione adeguata.

Stati Uniti 

Retromarcia in Usa dove gli Stati che stavano già riaprendo sono costretti a chiudere di nuovo gran parte delle attività essenziali. Questo a partire da California, Texas e Florida, dove in una sola giornata si sono registrati oltre 30.000 nuovi casi, la metà del dato nazionale.  Il contagio è in aumento in almeno 35 Stati e la contea di Miami emerge come il nuovo epicentro della pandemia, mentre Los Angeles è a un passo da diventare 'red zone'. A New York, intanto, dopo la prima giornata di 'zero morti' a causa del Coronavirus, il governatore Andrew Cuomo ha detto di temere seriamente una seconda ondata, causata sia da chi arriva dagli Stati a rischio (nonostante la quarantena imposta) sia da un rilassamento delle misure di distanziamento sociale da parte dei newyorchesi.

Gli Stati Uniti si confermano il primo Paese al mondo per numero di casi e vittime: i casi diagnosticati sono almeno 59.222 nelle ultime 24 ore, facendo lievitare il totale a oltre i 3.6 milioni di contagi. I nuovi decessi sono 411, per un totale di 135.605 morti da inizio pandemia. Secondo il virologo della Casa Bianca Anthony Fauci, il Paese sta vivendo un'impennata dei contagi, conseguenza del fatto che non è stato mai chiuso interamente e che in molti Stati si è riaperto troppo velocemente. Fauci, secondo molti media, sarebbe ormai un personaggio scomodo per la Casa Bianca proprio per le sue opinioni sul Covid-19 non in linea con quelle del presidente, ma Trump sembra voler continuare la collaborazione con lui, che in questi mesi si è guadagnato la fiducia di molti americani".

Coronavirus nell'Nba, la stella degli Houston Rockets, Russell Westbrook, ha annunciato di essere risultato positivo al test del Covid, fortunatamente prima che la squadra di Basket texana partisse per la Disneyland di Orlando, Florida, dove ripartirà la stagione interrotta a marzo. 

Brasile

Nelle ultime 24 ore il Brasile ha registrato 20.286 nuovi contagi, e 733 decessi. Il totale di casi confermati nel Paese ha raggiunto 1.884.967, con 72.833 morti. Da giorni anche Jair Bolsonaro, il presidente dello Stato primo Paese in America Latina e il secondo nel mondo per morti e contagi, è in quarantena perchè positivo. Ma Bolsonaro scalpita ed è stanco dell'isolamento, quindi ha annunciato che sta bene e farà oggi un nuovo test: "Non ne posso più di questa routine a casa: è orribile". Il capo di Stato 65enne ha sempre sostenuto che la pandemia non era così grave, ed è stato ostile alle misure di contenimento adottate dai governatori degli stati brasiliani, invoncando la necessità di non bloccare l'economia nazionale. 

Gb

La Gran Bretagna deve aspettarsi una seconda ondata di coronavirus questo inverno, con un bilanco di almeno 120.000 vittime negli ospedali. Questo tragico scenario, "nel peggiore dei casi", avverrebbe senza una preparazione adeguata. L'allarme lo lancia uno studio dell'Accademia delle scienze mediche pubblicato oggi. "Questa non è una previsione, è una possibilità", ha detto in un comunicato stampa il professor Stephen Holgate, che ha diretto 33 esperti nel compilare il apporto commissionato dal governo di Boris Johnson. L'inverno è quindi da temere, alcune ricerche suggeriscono che il nuovo coronavirus diffonderà di più durante la stagione fredda. Il Regno Unito ha regsitrato la morte di quasi 45.000 persone per conseguenze del Covid-19, salendo al primo posto in Europa.

Francia

Emmanuel Macron ha reso noto che uso della mascherina sarà presto obbligatorio nei luoghi pubblici chiusi anche in Francia. Il presidente francesco lo ha detto , nel corso dell'intervista per il 14 luglio, festa nazionale. Proprio durante la classica cerimonia su Place de la Concorde, ma senza la partecipazione del pubblico, e senza la parata sugli Champs-Elysés, è stato reso omaggio alle vittime del Covid-19 e all'insieme del personale impegnato a contrastare l'epidemia. Macron ha assicurato: "Saremo pronti" in caso di una seconda ondata.

Ecuador

I turisti possono tornare alle isole Galapagos. Il governo dell'Ecuador ha riaperto i siti turistici, rimasti chiusi da marzo a causa dell'epidemia. L'annuncio è arrivato su Twitter dal ministro ecuadoriano dell'ambiente, Paulo Proano. La riapertura avviene comunque nel rispetto di "protocolli di biosicurezza". Le Galapagos, sito Unesco, avevano riaperto le spiagge ai residenti a maggio, in corrispondenza delle riapertrure in Ecuador. Larcipelago è abitato da circa 30.000 persone, e ha registrato solo 100 casi di positività, mentre l'Ecuador ne ha registrati 68.500. Sui morti nel Paese c'è incertezza, infatti ufficialmente ne conta più di 5.000 morti, ma le autorità stanno valutando altri 3.277 decessi forse legati al coronavirus.

Cisgiordania

Un neonato di 12 giorni è morto per il coronavirus ieri a Hebron (Cisgiordania). La stampa palestinese scrive che si tratta della vittima più piccola di Covid-19 registrata finora. La popolazione palaestinese nelle ultime ore conta la morte di 45 persone, 41 dei quali in Cisgiordania, uno a Gaza e tre a Gerusalemme est. E continuano a salire i contagi: il numero complessivo dei positivi ora è 7.441, di cui 6.494 in Cisgiordania, 72 a Gaza e 875 a Gerusalemme est. 

Israele  

In Israele le autorità ebraiche ieri hanno registrato un nuovo record giornaliero con 1.681 contagi. Il totale sale quindi a 41.235, con i decessi che sono 368. Le città più colpite sono Gerusalemme, la cittadina ortodossa di Bnei Brak e Tel Aviv. 

Giappone

In Giappone è vietato urlare sulle montagne russe. Così due presidenti di altrettanti parchi divertimento, si sono filmati durante un giro di giostra in stoico silenzio, il video è surreale ed è diventato un tutorial per i visitatori. Con questav precauzione si eviterebbe così il temuto droplet, le goccioline di saliva che potrebbero essere contagiose. 

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India

Non si ferma la crescita dei contagi in India. Nello stato del Bihar tornerà il lockdown totale dal 16 al 31 luglio. Il Bihar ha circa 18mila positivi, ma secondo le autorità sanitarie la curva è destinata a salire anche perché il Paese ha visto nel mese scorso il massiccio rientro di centinaia di migliaia di persone dalle metropoli. In India il totale dei casi registrati è di circa 906.000, che la rende la terza nazione nel mondo per numero di infetti persone infette. 

Altri Paesi

Ormai il Messico conta più di 300.000 i casi di coronavirus: 304.435 contagi, 4.685 in più rispetto a domenica. Lunedì confermati altri 485 decessi, con il bilancio salito a 35.491 morti dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Il Perù ha superato quota 330mila positivi e 12 mila morti. Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi sono stati 3.797, per un totale di 330.123 casi. Le nuove vittime sono 184, che fa salire il tragico bilancio a 12.054 morti. Il Perù è il secondo Paese in America Latina ed il quinto a livello mondiale. Solo un mese è riuscita a restare aperta Hong Kong Disneyland, infatti a seguito di un nuovo focolaio di coronavirus in città, si richiudono le porte del parco divertimenti, riferisce la Bbc. In Pakistan 1.979 nuovi casi e 50 nelle ultime ore. Dati che portano il bilancio complessivo dei contagi a 253.604 e i decessi a 5.320. Il Sindh e il Punjab, rispettivamente con 106.622 e 87.492 casi, sono le province più colpite. In Russia 6.248 i nuovi casi di Covid-19 nelle ultime ore: da inizio pandemia si sono contatti 739.947 infetti. I nuovi decessi sono 175, e 11.614 il numero dei morti in totale. La Russia è il quarto Paese al mondo in termini assoluti per totale dei contagi. Bulgaria, ripresa dei contagi: i nuovi casi sono stati 159, per un totale di 7.411. Mentre i decessi sono otto, per un totale di 276 vittime. Boom di infetti anche i Kosovo con accertati 187 nuovi positivi, numero che porta il totale a 5.118. I morti finora sono stati 108. L'Ucraina ha accertato altri 638 nuovi casi, che fanno salire a 54.771 il totale. Le vittime totali sono 1.412, di cui 14 decedute nel corso dell'ultima giornata. Non si fermano i contagi in Iran, dove da inizio emergenza si contano 262.173 casi, di cui 2.521 registrati nelle ultime ore. Le nuove vittime sono 179, per un totale di 13.221 decessi. Le autorità di Teheran hanno quindi deciso di chiudere nuovamente le moschee, istituzioni educative, centri culturali, sale da cerimonia, palestre, saloni di bellezza e bar per una settimana nella capitale e in altre dieci province ad alto rischio. Superati i 10 mila casi in Salvador, nelle ultime 24 ore il Paese ha registrato 325 nuovi positivi e 11 morti, portando il totale a 10.303 casi e 278 decessi.