Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Coronavirus, la Cina nel mirino degli 007 di 5 Paesi: "Ha mentito"

Pechino replica a Pompeo: "Mostri le prove". L'Oms 'scredita' le tesi Usa: "Speculazioni, virus ha origine animale". Reuters: Xi allertato su scontro armato

Una famiglia cinese in scooter: mascherina anche ai bambini (Ansa)

Washington, 4 maggio 2020 -  Sono più di tre milioni e mezzo le persone che sono state contagiate dal Covid-19 nel mondo, secondo l'ultimo report della Johns Hopkins University, che parla di 3.506.924 positivi. E' invece salito a 247.473 il numero delle persone decedute, mentre più di sette milioni sono le persone giudicate guarite dopo aver contratto l'infezione. In particolare  negli Usa si contano nelle ultime 24 ore 1.450 morti (67.674 in totale) e 1,15 milioni di casi.

E arriva un'altra accusa alla Cina da parte degli Usa: secondo un rapporto la Cina ha tagliato le sue esportazioni di forniture mediche "prima di notificare all'Oms che il Covid-19 era contagioso". Secondo una fonte dell'amministrazione vicino al dossier, la Cina "ha pubblicamente sempre negato di aver imposto un bando sull'esportazione di mascherine e altre forniture mediche". Ma in serata la versione a stelle e strisce è stata smentita dall' Oms, secondo cui "da tutte le prove viste, più di 15.000 sequenze genetiche, si ritiene che questo virus sia di origine animale, c'è un legame con i pipistrelli, dobbiamo attenerci alla scienza". Le tesi americane sono state definite "speculazioni".

La Cina replica agli Usa: mostri le prove

A incendiare ancora di più il caso erano state le parole di ieri del segretario di Stato americano Mike Pompeo, secondo il quale ci sono "prove enormi" che il coronavirus si sia diffuso da un laboratorio di Wuhan e la Cina "ha fatto di tutto per assicurarsi che il mondo non sapesse in tempo ciò che stava accadendo".  Il tabloid di Pechino Global Times risponde: dal momento che Pompeo ha parlato di queste "enormi prove", scrive il tabloid pubblicato dal Quotidiano del Popolo, organo di stampa del Partito Comunista Cinese, "allora dovrebbe presentare questa cosiddetta prova al mondo, e specialmente al pubblico americano che continua a cercare di ingannare. La verità è che Pompeo non ha alcuna prova, e durante l'intervista stava bluffando". Insomma, l'amministrazione guidata da Donald Trump è impegnata in una "guerra propagandistica senza precedenti" e cerca di ostacolare gli sforzi globali contro la pandemia. Pompeo, conclude il Global Times, "sta sacrificando la propria credibilità e sta facendo qualsiasi cosa possa per assicurare la vittoria di Trump e dei Repubblicani a novembre". 

Reuters: Xi allertato su scontro armato

L'intelligence cinese avrebbe allertato il presidente Xi Jinping sulla possibilita' di uno scontro armato diretto con gli Stati Uniti. Lo riporta Reuters, citando un rapporto, che sarebbe stato presentato a Xi il mese scorso, stilato dall'Istituto cinese per la relazioni internazionali contemporanee, un think tank che fa capo al ministero della Sicurezza di Stato. Il confronto armato sarebbe lo scenario peggiore contemplato nell'anali, per le crescenti tensioni tra Usa e Cina sul coronavirus. Nel dossier si sottolinea come la pandemia abbia alimentato il sentimento anti cinese nel mondo, tornato ai livelli del massacro di Tienenmen del 1989.

Gli 007 di 5 Paesi: Pechino ha mentito

La Cina ha mentito sull'origine del coronavirus. Oltre a Trump lo dice - rivela il New York Post - un rapporto redatto da 'Five Eyes', le intelligence di Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda e Canada. Nel rapporto di 15 pagine si afferma che il virus potrebbe essere sfuggito dal Wuhan Institute of Virology, anche se inizialmente la Cina ha insistito che arrivasse dai mercati locali. Poi le intelligence spiegano come la Cina abbia cercato di minimizzare l'epidemia cercando si far sparire tutte le tracce del virus in casa propria. Pechino, secondo il rapporto, ha iniziato a bloccare i motori di ricerca già all'inizio di dicembre per evitare che si ottenessero o cercassero informazioni sul virus. Secondo le cinque intelligence, la Cina aveva "prove di trasmissione da uomo a uomo già all'inizio di dicembre" ma ha continuato a negarlo fino al 20 gennaio.

Rinviato al 2021-22 l'Expo 2020 a Dubai

Intanto l'Esposizione Universale del 2020 a Dubai è stata rinviata di un anno: "Il rinvio dell'Expo 2020 Dubai all'1 ottobre 2021-31 marzo 2022 sarà approvato formalmente dal Bie, avendo finora ottenuto più dei due terzi della soglia richiesta", afferma il Bureau international des expositions (Bie),  in un comunicato. 

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Islanda, riaprono scuole e atenei

Le scuole secondarie e le università islandesi hanno iniziato la fase di riapertura mentre il Paese allenta le misure contro il Coronavirus. L'Università dell'Islanda a Reykjavik, che ha 13.000 studenti, ha previsto una riapertura lenta e graduale e lo stesso è previsto nei suoi altri sei campus in tutto il Paese.  La vasta isola nel Nord Atlantico ha confermato 1.799 casi di malattia e 10 decessi, ma il numero di nuovi casi è stato compreso tra zero e tre dal 23 aprile. Uno studio ha attribuito il successo dell'Islanda nel contenimento della pandemia ai suoi test diffusi, avendo testato più persone di qualsiasi altro Paese e iniziando un mese prima che il primo caso fosse persino confermato. Le autorità sanitarie potevano identificare persone infette e contagiose ma che non presentavano sintomi o credevano di avere solo il raffreddore o l'influenza. Le persone risultate positive sono rimaste in quarantena in casa per 14 giorni, fino a quando i sintomi non si sono attenuati o fino a quando non sono risultate negative ai test.

Spagna, le regole della fase 2

In Spagna, come in Italia, oggi primo giorno di fase 2. El Pais riporta le regole precise a cui dovranno attenersi gli spagnoli a partire da oggi. Maschere per il viso obbligatorie per tutti gli utenti del trasporto in autobus, treno, aereo e via mare. Il governo distribuirà 14 milioni di mascherine: sono obbligatorie anche in auto se uno dei passeggeri non è un convivente. Nel trasporto pubblico tutti gli occupanti devono viaggiare seduti e non più della metà dei posti disponibili può essere occupata. In ogni caso, negli autobus la fila dopo il posto occupato dal conducente sarà sempre mantenuta vuota.  Per i negozi è permessa la riapertura solo per quelli con una metratura inferiore ai 400 metri quadrati e gli acquirenti possono accedere solo su appuntamento, via e-mail o telefono. Hanno la priorità le persone di età superiore ai 65 anni, che però possono accedere nei negozi solo negli orari a loro assegnati per le passeggiate: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 19:00 alle 20:00. Non può esserci più di un cliente per dipendente. Inoltre devono essere rispettate speciali misure igieniche: in caso di vendita di indumenti o calzature, ogni capo, nonché i tester, devono essere disinfettati dopo ogni utilizzo. Una disinfezione dei locali sarà necessaria due volte al giorno, uno di questi, alla sua chiusura.  Alleggerimento delle restrizioni anche per i ristoranti che finora potevano consegnare cibo a domicilio. Da oggi si potrà andare a ritirare di persona quanto ordinato a condizione che siano soddisfatte tutte le condizioni di sicurezza: uno schermo protettivo e una distanza di almeno due metri. Maggiori libertà anche per gli sportivi. Gli atleti professionisti potranno allenarsi da soli e all'aperto, per alcuni senza nessuna limitazione di tempo, per altri due volte al giorno in determinate fasce orarie. Gli atleti paralimpici potranno essere accompagnati da un allenatore e/o da un accompagnatore.

Francia, sindacati: contagiati 12mila sanitari

Almeno 12 mila dipendenti di ospedali, cliniche, case di cura e altri istituti sanitari francesi sono stati contagiati dal coronavirus. E' il conteggio dei sindacati, che evidenzia un tasso di contaminazione dieci volte superiore a quello della popolazione. Riferito ai circa 545 mila dipendenti rappresentati dalle organizzazioni sindacati, i contagiati superano il 2% del personale, un tasso "undici volte superiore alla popolazione generale", ha sottolineato Laurent Laporte, dirigente sanitario della Gironda.  A oggi, in Francia sono stati registrati poco più di 131 mila casi confermati di Covid-19, ovvero meno dello 0,2% dei 67 milioni di abitanti del Paese. "Pensiamo che queste cifre siano al di sotto della realtà", spiega Mireille Stivala, segretario generale di Cgt-Salute che denuncia "la mancanza di trasparenza" della gestione ospedaliera sull'entità dell'epidemia tra il personale.

Germania: vaccino? Potrebbero volerci anni

La Germania registra in 24 ore 679 casi e 43 decessi legati alla pandemia di coronavirus. Nel Paese sono in totale 163.175 i contagi dall'inizio dell'emergenza sanitaria e 6.692 i morti. I dati di ieri parlavano di 793 casi e 74 morti in un giorno. Intanto il ministro della Sanità tedesco Jens Spahn sostiene che potrebbero volerci anni per sviluppare un vaccino contro il coronavirus: "Sarebbe bello se il vaccino si potesse ottenere in pochi mesi, ma potrebbero volerci anni nel caso ci fossero dei passi indietro come è successo con altri vaccino", ha dichiarato dopo che il presidente americano Donald Trump ha detto che un vaccino contro il Covid-19 potrebbe essere pronto entro la fine dell'anno.