Giovedì 14 Novembre 2024

Coronavirus mondo, in Francia 10.593 casi. Oms: allarma tasso di trasmissioni in Europa

In Germania è boom di contagi. Inghilterra, lockdown per due milioni di persone. Israele: lockdown da domani. Nuovo balzo in India. La pandemia continua a correre anche negli Stati Uniti, con altri 23mila casi in 24 ore. Mentre Trump ribadisce con forza "vaccino entro ottobre", spunta un positivo nello staff della Casa Bianca

Persone passeggiano lungo le vie dello shopping di Bordeaux (Ansa)

Persone passeggiano lungo le vie dello shopping di Bordeaux (Ansa)

Roma, 17 settembre 2020 - Continua a correre la pandemia di Coronavirus in tutto al mondo. Sono quasi 30 milioni le persone che sono state contagiate dal Coronavirus, secondo i dati della Johns Hopkins University. Solo nelle ultime 24 ore sono stati confermati più di 205mila nuovi casi, aggiornando a 29.880.475 il totale dei contagi. Sono invece 940.932 le persone che hanno perso la vita per complicanze legate all'infezione. La metà dei quasi 30 milioni di casi si confermato nei tre Paesi più colpiti, ovvero Stati Uniti, India e Brasile. Gli Stati Uniti, in particolare, contano 6.630.892 contagi, più di 36mila nell'ultima giornata, e 196.802 decessi. In Europa a essere maggiormente colpita è la Spagna, nona a livello mondiale con 614.360 positivi e 30.243 morti. E se già ieri la Francia ha iniziato a richiudere 81 scuole, oggi l'allarme proviene dalla Germania, dove era dal 21 agosto che non venivano segnalati più di nuovi 2mila casi in 24 ore.

 Il bollettino di oggi 17 settembre in Italia

Francia, contagi tornano sopra 10mila

Tornano sopra quota 10.000 i nuovi contagi in Francia nelle ultime 24 ore: sono 10.593. Lo ha annunciato Santé Publique France nel suo comunicato quotidiano. Le nuove vittime sono state 50, per un totale ormai di 31.095. Il tasso di positività resta stabile alla quota degli ultimi giorni, 5,4%. Il numero dei pazienti in rianimazione è di 27 in più rispetto a ieri.

Oms, trasmissione e quarantena

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è preoccupata per la riduzione dei periodi di quarantena, che i vari governi impongono per rallentare il contagio da Covid-19. "Conoscendo l'immenso impatto individuale e sociale che può avere anche una leggera riduzione della durata della quarantena" e dato "l'allarmante" livello di trasmissione del contagio in Europa, "incoraggio i Paesi della regione a fare una giusta valutazione scientifica con i loro esperti ed esplorare opzioni di riduzione sicura", ha esortato il direttore Oms per l'Europa, Hans Kluge nel consueto incontro con la stampa.

Inoltre in Europa il tasso di trasmissione del coronavirus è "allarmante", sottolinea il direttore dell'ufficio Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Hans Kluge. "Oltre la metà dei Paesi europei hanno registrato un incremento dei casi superiore al 10% nelle ultime due settimane".

"Lezioni da imparare dalla Svezia"

L'Organizzazione mondiale della Sanità ritiene che ci siano "lezioni da imparare" dalla Svezia, che è riuscita a controllare i contagi - soprattutto nell'ultimo periodo - senza imporre misure di contenimento drastiche, come fatto in altri paesi dell'Europa e del mondo. "Bisogna riconoscere che la Svezia è stata capace di evitare un aumento dei casi di contagio", ha ammesso Catherine Smallwood, responsabile emergenze dell'Oms in Europa.  Durante un briefing sulla pandemia in Europa, Smallwood ha ricordato che questo incremento si sta invece verificando "in altri Stati" dell'Europa, in particolare quella "occidentale". "Penso che vi siano delle lezioni da imparare dall'approccio adottato dalla Svezia", ha aggiunto, facendo riferimento soprattutto a "sostenibilità" e "coinvolgimento della popolazione".

Gb, due milioni in lockdown

Tornano lockdown localizzati per quasi 2 milioni di persone nel nord-est dell'Inghilterra. Lo ha formalizzato il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, estendendo il giro di vite già reintrodotto nelle settimane scorse in città come Birmingham, Bolton o Leicester ai Comuni di Newcastle e Sunderland, nonché nelle aree del Northumberland, di North e South Tyneside, di Gateshead e della contea di Durham, dove dalla mezzanotte sono previste fra l'altro limitazioni più severe sui contatti sociali e sugli orari di apertura di pub e locali pubblici. Si tratta di "una risposta immediata" alle "preoccupazioni" per il nuovo incremento dei contagi da coronavirus nella zona, ha spiegato Hancock, con tassi d'infezione locali compresi al momento fra 70 e 103 casi diagnosticati per ogni 100.000 abitanti, nettamente superiori alla media nazionale.  La Gran Bretagna oggi ha registrato altri 3.395 casi, un dato in calo rispetto ai 3.991 registrati ieri. Lo riferisce la Bbc

Stati Uniti, altri 23mila casi

Gli Stati Uniti hanno raggiunto quota 6.626.242 casi di Coronavirus con 195.661 morti. Il dato è stato fornito dalla Johns Hopkins University, secondo cui nelle ultime 24 ore il Paese ha registrato 23.261 nuovi contagi e 968 decessi. Numeri che restano drammatici e che arrivano a poche ore di distanza dal discorso del presidente Donald Trump a Filadelfia, nel quale aveva ribadito la propria ferma convinzione di avere superato la fase più dura della lotta al virus che, secondo il presidente starebbe "per sparire". Intanto, anche un componente dello staff della Casa Bianca è risultato positivo al Coronavirus, come ha riferito il presidente statunitense, che ha precisato che la persona in questione "non è vicina a me". 

Sul vaccino anti-Covid, invece, "inizieremo a distribuirlo a ottobre" ha ribadito Trump, in contrasto con le dichiarazioni del direttore dei Centers for Disease Control (Cdc), Robert Redfield.  E, durante una conferenza stampa, come ha riportato la Cnbc, ha assicurato che le autorità sanitarie potranno distribuire almeno 100 milioni di dosi del vaccino entro la fine dell'anno. Meno ottimista il direttore dei Cdc, che ieri, in un'audizione al Senato, ha sottolineato come solo entro la metà del 2021 ci saranno dosi sufficienti di vaccino contro il Covid-19 per permettere agli Stati Uniti di tornare alla normalità. E, insistendo sull'importanza delle mascherine, ha parlato di novembre o dicembre come periodo per l'inizio delle vaccinazioni, con dosi limitate che richiederanno di "stabilire priorità", privilegiando il personale sanitario e le persone più vulnerabili. 

A New York slitta ancora l'apertura delle scuole pubbliche. Il sindaco Bill de Blasio ha annunciato che le lezioni in classe per le medie e i licei non inizieranno prima dell'1 ottobre. Nelle scorse settimane si era deciso un rinvio di dieci giorni per il via libera delle classi, che avrebbero dovuto aprire i battenti il 21 settembre.

America latina: corre la pandemia

In America latina, invece, il Brasile, uno dei Paesi più colpiti al mondo dalla pandemia, ha toccato quota 4.419.083 milioni contagi e 134.196 morti. Le autorità sanitarie del Messico, invece, hanno annunciato oggi altri 4.444 casi confermati di Coronavirus nel Paese e 300 morti, portando i totali a 680.931 contagi e 71.978 decessi.  Il governo ha affermato che il numero effettivo di casi è probabilmente più alto. 

Germania, crescono contagi

Continua a crescere il numero dei contagi in Germania a causa della pandemia di Coronavirus. I nuovi dati dell'Istituto Robert Koch parlano di 2.194 nuovi casi (a fronte dei 1.901 di ieri), che portano il totale a 265.857. E, sottolinea il Guardian citando Our World Data, era dal 21 agosto che in Germania non venivano segnalati più di nuovi 2mila casi in 24 ore, mentre era dal 24 aprile che non si registravano così tanti casi in un giorno. E' invece di 9.371 il bilancio aggiornato delle vittime provocate dalla pandemia, tre in più rispetto al bollettino di ieri, mentre sono circa 237.300 le persone guarite.

Olanda, nuovo record

L'Olanda ha registrato un nuovo record di contagi, con 1.753 nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore. Il dato, fornito dalle autorità sanitarie, s'inserisce in un trend in crescita dall'inizio di settembre, che coinvolge soprattutto i più giovani.  E' il terzo giorno di seguito che si registra un record di contagi e il settimo consecutivo sopra la soglia dei mille casi: ieri erano 1.546 e il giorno prima 1.036.

Israele: lockdown da domani

Il governo israeliano ha dato la sua approvazione finale al secondo lockdown che entrerà in vigore domani su tutto il territorio nazionale, per cercare di contenere la diffusione del Coronavirus. Lo riportano i media israeliani citando le autorità locali, mentre i dati del ministero della Sanità mostrano un lieve calo nei contagi rispetto al giorno precedente. In precedenza i ministri avevano parlato di un piano in vigore per tre settimane, ma il governo non ha fissato una data di fine lockdown. Le nuove restrizioni prevedono tra l'altro che non ci si possa allontanare oltre i 500 metri dalla propria abitazione, tranne che per alcune eccezioni. Tra queste, la necessità di raggiungere il luogo di lavoro, acquistare cibo o beni essenziali, aiutare anziani o bisognosi, recarsi dal medico, raggiungere la Knesset o donare il sangue, partecipare a procedimenti legali, a un funerale o a una circoncisione, andare in aeroporto. Le riunioni saranno possibili tra un massimo di dieci persone all'interno e di venti all'aperto

India, nuovo balzo

E anche l'India segna un altro balzo record delle infezioni giornaliere, con 97.895 casi nelle ultime 24 ore. Lo rende noto oggi il Ministero della Salute indiano. Con oltre 5,1 milioni di casi totali, l'India è il secondo paese più colpito al mondo dalla pandemia dietro agli Stati Uniti.