New York, 4 ottobre 2020 - Il Coronavirus, nella sua lunga e inarrestabile corsa, ha infettato già più di 35 milioni di persone, certifica la Johns Hopkins University: 35.008.447 di positivi da inizio pandemia. Mentre i morti sono 1.034.818. Se Stati Uniti, primo Paese per contagi e morti, seguito dall'India e dal Brasile, si trovano a fare i conti con una pandemia fuori controllo, anche in Europa la situazione è in netto peggioramento. La Francia, assieme a Spagna e Gremania, tra le più colpite, domani farà scattare la massima allerta per Parigi e banlieue. Tornando dall'altra parte dell'Oceano anche la rinata New York, passata dall'inferno di centinaia di casi e morti ad essere un'isola felice negli Usa, rivede affacciarsi lo spettro del Covid-19. Il sindaco De Blasio ha deciso di mettere in lockdown nove quartieri a Brooklyn e Queens.
Francia
Nelle ultime 24 ore la Francia ha registrato 12.565 i casi di positività al Covid-19. Il tasso di positività si è impennato all'8,2%, livello mai raggiunto negli ultimi mesi. Salgono anche i decessi che da ieri sono stati 32 in più, per un totale di 32.230. Numeri allarmanti che hanno spinto le autorità a far diventare domani Parigi e la sua banlieue, già "zona rossa", in "zona di massima allerta", colorata in scarlatto sulla cartina della Francia diffusa dal ministero della Salute. A Parigi i ristoranti potranno rimanere aperti con un protocollo sanitario rafforzato. Rimarranno chiusi soltanto i bar.
Usa
Negli Usa sono 7.411.716 i casi da inizio pandemia, il numero più alto al mondo. Ora anche New York, rinata dopo un'estate in piena emergenza tra infetti e decessi, torna ad avere paura del virus. Il sindaco Bill De Blasio ha annunciato il lockdown di nove quartieri a Brooklyn e Queens, considerati focolaio di infezione. Scuole e attività non essenziali verranno chiuse e la quarantena interesserà anche i ristoranti che servono all'aperto. Il lockdown partirà mercoledì. Oggi il presidente Donald Trump, positivo e ricoverato, ha parlato alla Nazione dall'ospedale: "Sono venuto qui perché non mi sentivo così bene, ma ora mi sento molto meglio". Trump in serata a sorpresa è uscito dall'ospedale per salutare in auto la folla dei suoi fan che presidia la zona. Il presidente americano indossava la mascherina.
Poco prima aveva postato un altro video su Twitter nel quale diceva di aver imparato la lezione: "E ' stato un viaggio interessante, ho imparato molto sul covid, è stato come una scuola, questa è la vera scuola, un manuale".
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 4, 2020
Spagna
In Spagna, per Per onorare le vittime del Covid-19, nel corso della notte sono state esposte su una spiaggia nel comune valenziano di Alboraya oltre 53.000 bandiere gialle e rosse. Diverse foto della enorme distesa di bandiere, tutte uguali e di piccole dimensioni, piantate nella sabbia. Si tratta di una iniziativa dell'associazione nazionale delle vittime Anvac, che ha avuto inizio nei giorni scorsi a Madrid e ora viene riproposta in altri centri del Paese. A mezzogiorno è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle persone uccise dal coronavirus. In Spagna ad oggi i casi sono 789.932, mentre i decessi sono 32.086.
Gb
Per il premier britannico, Boris Johnson, il periodo "accidentato" nel Regno Unito, colpito da una seconda ondata di coronavirus, potrebbe durare "fino a Natale e oltre". Il capo di Downing Street ha espresso la "speranza" di sconfiggere l'epidemia di Covid. Sabato nel Regno Unito sono stati registrati altri 12.872 casi, ma sono stati inclusi anche contagi risalenti ai giorni precedenti.
Romania
Boom di casi in Romania: nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 3.899, rispetto ai 2.064 di ieri, per un totale salito a 135.900. I nuovi decessi sono 56, che portano a 5.003 il numero complessivo delle vittime. La Romania resta il Paese dei Balcani con il bilancio più pesante per l'epidemia. La Croazia ha registrato 258 contagi e cinque morti, il Montenegro 193 nuovi casi e cinque decessi, la Macedonia del Nord 191 casi e tre vittime, la Bulgaria 182 nuovi contagi e tre decessi. In Slovenia da ieri si sono avuti 168 contagi ma nessun decesso. Calo deciso in Bosnia-Erzegovina: 68, il livello più basso da fine giugno. In Serbia 59 contagi e un morto.