Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Coronavirus, dalla Francia al Regno Unito: i provvedimenti per chi arriva dall'Italia

Londra obbliga la quarantena a chi ritorna dall'Italia: scuole chiuse per "disinfenzione profonda" dopo una gita a Bormio. Ecco i paesi che vietano l'ingresso agli italiani

Il premier britannico Boris Johnson (Ansa)

Roma, 25 febbraio 2020 - Italiani bloccati o respinti alle frontiere per colpa del coronavirus, Italia sconsigliata per viaggi e turismo. Facciamo il punto sulle conseguenze all'estero del contagio esploso in alcune zone d'Italia, partendo dall'Inghilterra che oggi ha imposto "l'auto-isolamento" per 14 giorni, a scopo precauzionale, a tutti coloro che arrivano arrivano dal nord Italia e presentino sintomi "anche leggeri" d'un potenziale contagio da coronavirus. Quarantena obbligatoria, anche senza sintomi di sorta, per tutti coloro che siano arrivati da Lombardia e del Veneto, rende noto il Foreign Office. Inoltre è salito a sei il numero delle scuole chiuse dal governo di Londra dopo che alcuni alunni erano rientrati dalla settimana bianca in Italia: secondo i media britannici tre delle scuole si trovano nella contea di Cheshire (Nord-Ovest dell'Inghilterra) una in Cornovaglia (Inghilterra sud-occidentale) una in Doncaster (Inghilterra centrale) e una ad Antrim (Irlanda del Nord). 

Da Israele all'Irlanda, passando per la Serbia, si moltiplicano i Paesi che sconsigliano viaggi nelle aree a rischio dell'Italia, o impongono quarantena a chi ne fa ritorno. Le frontiere dei Paesi confinanti per ora restano aperte, e nessuno ha chiesto di sospendere Schengen, sottolinea l'Ue. L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di casi, e il terzo al mondo, questo spaventa, soprattutto gli Stati confinanti. I casi limite non sono mancati come l'incubo dei 40 turisti italiani arrivati da Fiumicino con un volo Alitalia alle Mauritius, nell'Oceano Indiano, e respinti, salvo quarantena annulla-vacanza, perchè provenienti da Lombardia e Veneto. "Non è giusto. Abbiamo subito una vessazione fuori dal comune, un disagio assurdo. Perchè solo noi, e gli altri?" si sfogano appena rientrati gli sfortunati passeggeri.

Francia: bambini di ritorno in autoisolamento 

Il ministero dell'Istruzione francese ha stabilito che gli studenti di tutti i gradi che hanno trascorso le vacanze in Lombardia o in Veneto, ma anche in Cina, Corea del sud, Hong Kong, Macao e Singapore, non potranno tornare a scuola alla ripresa delle lezioni dopo il periodo di vacanze invernali ma solo dopo aver trascorso un periodo di auto isolamento di 14 giorni. Misure anche sui treni: i controllori sulla linea TGV Parigi-Milano si fermeranno al confine a Modane, i colleghi italiani prenderanno il loro posto. 

Svizzera e Austria

Sale l'attenzione in particolare in Svizzera e in Austria dove ogni giorno arrivano migliaia di lavoratori del Nord. La federazione elvetica per ora evita decisioni drastiche: "In base alla stima della situazione attuale, non vi sono limitazioni all'ingresso in Svizzera", ha fatto sapere l'Ufficio federale della sanità pubblica. Riguardo al Ticino, "chiunque presenti sintomi di infezione respiratoria sarà valutato con più attenzione". A Vienna, è stata ordinata una quarantena domiciliare preventiva di 12 giorni per 11 persone che lavoravano in un ospedale della regione meridionale della Stiria e che sono rientrate da un viaggio nel Nord Italia. 

Irlanda

C'è chi sconsiglia assolutamente viaggi in Italia. Come Dublino, che chiede l'annullamento della partita del Sei Nazioni di rugby Irlanda-Italia prevista in casa il 7 marzo. Ma anche Belgrado e la Federazione croato-musulmana, una delle due entità che compongono la Bosnia-Erzegovina, hanno aggiunto l'Italia alla lista nera dei Paesi da non visitare. 

Est Europa

Ancora più preoccupata la Romania, che nelle scorse ore ha disposto la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori asintomatici delle località italiane oggetto di specifica ordinanza della Lombardia e del Veneto. Ai viaggiatori provenienti da altre località delle regioni Lombardia e Veneto sarà richiesto un isolamento volontario domiciliare per 14 giorni dall'arrivo. La Croazia impone controlli per chi proviene da Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, la Slovacchia un controllo rafforzato su tutti i passeggeri in arrivo dall'Italia all'aeroporto di Bratislava. Termoscanner all'aeroporto di Chisinau, in Moldavia. Controlli anche allo scalo di Praga e in Montenegro. La Grecia al momento si limita a sospedere le gite come la Serbia

Spagna

La Spagna raccomanda di non effettuare i viaggi in Nord Italia, se non strettamente necessario. Invita poi gli studenti spagnoli in Erasmus a seguire "le indicazioni delle autorità locali" di fronte all'emergenza del coronavirus. Un migliaio di turisti che soggiornano in un hotel ad Adeje, dove alloggiava l'italiano contagiato a Tenerife, sono in quarantena. La compagnia di navi da crociera spagnola Pullmantur Cruises vieterà l'imbarco a chiunque abbia viaggiato "da, per o attraverso" Lombardia e Veneto negli ultimi 15 giorni. 

Israele

Fuori dall'Europa la situazione non migliora. Israele non ci ha messo molto a pubblicare un avviso in cui sconsiglia agli israeliani di recarsi in sette regioni del Nord Italia.

Iraq, Kuwait, Giordania

Ancora più severa l'Iraq che ha chiuso le frontiere ai viaggiatori provenienti dall'Italia e da alcuni paesi asiatici. Stessa cosa hanno fatto Giordania e Kuwait. In Arabia Saudita le autorità hanno invitato i propri cittadini ad evitare per il momento viaggi in Italia. 

Seychelles si blindano

Anche le Seychelles, il paradiso delle vacanze, chiude le frontiere agli italiani. Sul sito di Viaggiare Sicuri gestito dall'Unità di Crisi della Farnesina, si legge: "le autorità locali hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni. Analogamente, i passeggeri che arrivano via mare non potranno sbarcare se sono stati Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni".

Australia 

L'Australia sta valutando ancora se imporre il divieto di ingresso, già in vigore per gli arrivi dalla Cina, anche ai viaggiatori provenienti da Italia, Corea del Sud e Giappone. Dal governo sono arrivate raccomandazioni per gli australiani in  viaggio in Corea del Sud e in Giappone, ma non si parla ancora di viaggi in Italia.

Compagnie aeree 

Quindi un atteggiamento, e provvedimenti, differenti nei vari Paesi. Anche tra le compagnie aeree non c'è una risposta univoca all'emergenza nel nostro Paese. Si va dalla compagnia greca Aegean, che non sembra intenzionata a cambiare i suoi voli da e per l'Italia, ma offre, a chi desidera cancellare il viaggio, la possibilità di spostare i voli (con partenza da oggi al 20 marzo) a nuova data senza costi aggiuntivi, alla Bulgarian Air, compagnia nazionale bulgara, che invece ha sospeso tutti i suoi voli da e per Milano fino al 27 marzo (Tutti i passeggeri dei voli cancellati possono chiedere il rimborso completo dei biglietti o cambiare la data del viaggio senza costi aggiuntivi). 

I governi che lasciano la libera circolazione corrono ai ripari aumentando in controlli in aeroporti e stazioni ferroviarie, come Praga che su Twitter informa che "dalla mezzanotte di lunedì 24 febbraio ha attivato un gate per i viaggiatori provenienti dall'Italia dove saranno effettuati dei controlli sui passeggeri in ambiente igienizzato".

Argentina e Brasile

Per i passeggeri in arrivo in Argentina dall'Italia è prevista la firma di un'apposita autodichiarazione e controlli a campione della temperatura corporea. In Brasile controlli sui voli diretti in arrivo dall'Italia a San Paolo.

Lombardia e Veneto off limits per militari Usa

Nel Nord Italia le zone a rischio per l'emergenza coronavirus sono state vietate ai militari americani di stanza nel Paese. Al personale della base Usa a Vicenza, la Garrison, è stato ordinato di evitare viaggi non essenziali in Lombardia; inoltre sono state chiuse le scuole all'interno della struttura, insieme a centri per infanzia, palestre e chiese fino al 1 marzo. Alla base di Aviano, le scuole sono rimaste aperte ma è stato proibito ai militari e alle loro famiglie di recarsi in Lombardia e Veneto

Unione europea 

La Direzione Generale del personale di Bruxelles, salvo equivoci, ha emesso una circolare nella quale si chiede ai membri dello staff che nelle ultime due settimane hanno viaggiato nelle zone colpite dal Coronavirus, tra cui anche il nord Italia, di restare a casa per 14 giorni. La circolare in questione, rivolta a tutti i dipendenti del Parlamento, ha fatto infuriare il vice presidente di Fi e europarlamentare Antonio Tajani, che ha invitato la Ue a "non esagerare, nè creare allarmismi. L'Italia non è un lazzaretto e non possiamo subire dei contraccolpi economici ingiusti. In Italia ci sono diversi casi in alcuni comuni, non c'è una pandemia. Occorre fare una comunicazione corretta, che ci sia collaborazione tra le istituzioni e che fuori dall'Italia, a cominciare dal Parlamento europeo, non ci debba essere un atteggiamento discriminatorio nei confronti degli italiani". Così che Bruxelles si è affrettata a precisare che non c'è nessun tipo di discriminazione verso gli italiani.

Fuga dei turisti stranieri

Il panico sta bloccando il turismo. Ad esempio dalla Tass, che cita un rapporto dell'Associazione dei tour operator della Russia (Ator), scopriamo che i turisti russi hanno iniziato a chiedere maggiori informazioni sull'Italia e a cancellare viaggi per l'Italia, a causa dell'emergenza del coronavirus nel nostro Paese. Anche se nessuno dei russi presenti al momento in Italia ha chiesto di terminare la loro vacanza ai tour operator prima del tempo. 

Il presidente di Federalberghi Fvg, Paola Schneider, fa il punto sull'impatto che sta avendo l'emergenza coronavirus in Friuli Venezia Giulia: "Siamo quasi sull'orlo del collasso. Il turismo ha subito cancellazioni dall'80% per le città e fino al 95% in montagna. E anche Trieste sta avendo dei grossi problemi già in vista dell'estate. Ormai c'è una psicosi, soprattutto all'estero nei confronti dell'Italia e del Friuli Venezia Giulia".

Preoccupazione anche per un settore come l'agriturismo, sempre in crescita: tante le disdette dei turisti stranieri per aprile e maggio, feste pasquali comprese, fa sapere Giulio Sparascio, presidente di Turismo Verde, l'associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani. "C'è grossa preoccupazione poiché non si sa in che modo e in che tempi la situazione potrà evolversi", spiega Sparasci, nel registrare già le prime ricadute economiche.