Roma, 17 giugno 2020 - E' sempre la situazione in Cina, a Pechino in particolare, a destare paura nel mondo sul fronte dell'epidemia di Coronavirus. Questo alla luce del nuovo focolaio che ha costretto le autorità cinesi a prendere provvedimenti come la chiusura delle scuole e delle chiese. E l'allerta è scattato anche in Germania, dove sono risultati positivi 400 lavoratori di un mattatoio nella zona di Rheda-Wiedenbrueck. Il governo di Berlino ha vietato i grande eventi fino a fine ottobre. Intanto in America Latina è risultato positivo anche il presidente dell'Honduras.
Complessivamente nel mondo sono 443.685 i decessi secondo il conteggio della Johns Hopkins University. I Paesi più colpiti sono gli Stati Uniti (116.963, più vittime che nella Prima Guerra Mondiale) seguiti da Brasile (45.241). I contagi nel mondo sono invece 8.173.940. Anche in questo caso in testa vi sono gli Usa con 2,13 milioni di casi.
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Cina
Ma veniamo alla situazione del Paese del Dragone. A Pechino sono stati registrati 31 nuovi casi ieri dai 27 del giorno precedente. Lo rendono noto le autorità cittadine in una nota postata sul social media cinese Weibo, precisando che 19 dei nuovi contagi riguardano il distretto Fengtai, dove è scoppiato il nuovo focolaio la scorsa settimana. Che l'allerta nella capitale sia massima lo dimostra anche il fatto che nell'aeroporto di Pechino sono stati cancellati almeno 1.255 voli, pari al 70% del totale. Dal 13 giugno sono più di 356mila i test fatti sulla popolazione a un ritmo serrato e continuo, con lunghe ed estenuanti code davanti ai numerosi laboratori messi a punto, anche mobili. Secondo le autorità municipali, il potenziale è di 400.000 test al giorno grazie ai 100mila operatori sanitari in campo, secondo i media locali.
La città è in una "situazione critica" nella lotta contro l'epidemia di Covid-19, dopo il focolaio sviluppatosi al mercato all'ingrosso Xinfadi, e occorrono "sforzi speciali" per il contenimento del virus, ha dichiarato il portavoce della capitale cinese, Xu Hejian. E' "una guerra molto dura e un grande test per Pechino". "In base alla curva epidemiologica abbiamo individuato i casi al loro stadio iniziale. Ora il trend è ancora in ascesa", ha detto Pang Xinghuo, vicedirettrice del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino, notando che "l'attuale focolaio emerso dal mercato all'ingrosso di Xinfadi, ha provocato a Pechino 137 casi certi di Covid-19 da giovedì scorso". Quindi, secondo Pang, "non è escluso un ulteriore incremento di contagi". La nuova emergenza ha spinto la diocesi di Pechino tornare a chiudere le chiese. La diocesi aveva riaperto le parrocchie il 10 giugno e alcune chiese avevano potuto celebrare messe.
La 'guerra' del salmone
La Norvegia difende il suo salmone dopo che la Cina lo ha indicato come possibile causa dello del nuovo focolaio e dopo che molti ristoranti e rivenditori cinesi hanno smesso di vendere salmoni importati. Le autorità di Oslo: "Improbabile che il salmone norvegese sia la fonte del virus rilevato la scorsa settimana nel mercato di Pechino".
Germania
Allarme per un focolaio anche in Germania: 400 lavoratori di un mattatoio di Guetersloh, nell'ovest del Paese, sono risultati positivi. Richiesta la quarantena preventiva per 7mila persone, mentre scuole e asili sono stati chiusi. La cancelliera Angela Merkel nel frattempo ha annunciato che i grandi eventi saranno vietati fino alla fine di ottobre per evitare una seconda ondata dell'epidemia. A Berlino poi 370 famiglie di un quartiere benestante sono state messe in quarantena dopo che sono stati registrati 70 casi di Covid. Seconod i dati diffusi dall'Istituto Robert Koch per le malattie infettive, il numero dei decessi ha raggiunto 8.830 morti, ossia trenta decessi in più del giorno precedente.
Honduras
Il presidente dell'Honduras, Juan Orlando Hernandez, è risultato positivo al test. Lo ha annunciato lui stesso in un discorso televisivo. ''Come presidente della nazionale e cittadino responsabile, voglio dirvi che durante il fine settimana ho iniziato a sentirmi poco bene e oggi mi è stata diagnosticata l'infezione da Covid-19'', ha annunciato. Hernandez ha quindi spiegato di avere sintomi moderati e di essere sotto cura.
Usa
Almeno tre Stati Usa registrano un aumento giornaliero record di casi: Florida, Texas e Arizona, tra i primi a riaprire dopo il lockdown. In Florida sono state registrate 2.783 infezioni nelle ultime 24 ore, in Texas 2.622 e in Arizona 2.392. Con i 740 nuovi decessi per Coronavirus nelle ultime 24 ore negli Stati Uniti il totale dei morti a causa della pandemia supera quello della prima guerra mondiale. Gli Stati Uniti hanno registrato ieri oltre 24.000 nuovi casi: nel Paese i contagi nelle ultime 24 ore sono stati almeno 24.219 ed i nuovi decessi sono stati 840: nel complesso, il bilancio dei casi à ora a quota 2.137.731 e quello dei morti a quota 116.963.
Via libera del giudice della Corte distrettuale della Contea di Tulsa al comizio elettorale di Donald Trump: respinto il ricorso di un gruppo di cittadini e imprenditori della città dell'Oklahoma contro l'appuntamento di sabato sera. Ma il primo comizio importante di Trump dopo l'epidemia, già slittato per la coincidenza con il giorno in memoria della fine dalla schiavitù, ora viene sconsigliato dal popolare infettivologo Anthony Fauci: "Personalmente non lo farei".
Russia
Il presidente russo Vladimir Putin si protegge dal coronavirus anche facendo sanificare i suoi visitatori, tenuti a passare sotto un speciale tunnel che li disinfetta prima dell'incontro. Lo riporta l'agenzia russa Ria Novosti, postando le immagini del tunnel sui social media. Si tratta di una cabina simile a quella per le fototessere. La Russia ha registrato nelle ultime 24 ore 7.843 nuovi casi, ovvero il numero più basso dal 30 aprile. I morti sono stati 194, per un totale di 7.478. Lo riporta la Tass. Il numero totale dei casi ora è di 553.301.
India
Sono quasi dodicimila le persone che in India hanno perso la vita per complicanze legate al coronavirus, 2.004 in un solo giorno. Lo riferisce il ministero della Sanità indiano, che a 100 giorni dallo scoppio della pandemia nel Paese aggiorna a 11.903 il totale delle vittime. E' invece salito a 354.065 il totale delle persone contagiate dal Covod-19.
Brasile
Il Brasile registra il giorno più nero sul fronte del Covid con 37.278 contagi in 24 ore che portano il totale delle infezioni a più di 928.800. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Brasilia segnalando altri 1338 decessi che aggravano il bilancio a 45.456. Gli Stati federali più colpiti sono Sao Paulo, con 365 morti, oltre un quarto del totale giornaliero, e Rio de Janeiro, con 239 decessi. Malgrado la diffusione dell'epidemia molte regole anti contagio decise dalle amministrazioni locali sono state allentate mentre il presidente Jair Bolsonaro respinge ogni misura di contenimento. Il presidente sarà l'unico spettatore di una partita di calcio in programma domani allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro tra Flamengo e Bangù.
Il governo brasiliano si è classificato ultimo in una classifica su 53 Paesi, che valutava la percezione dell'opinione pubblica sulle politiche adottate riguardo alla lotta contro il coronavirus.
India
Sono quasi dodicimila le persone che in India hanno perso la vita per complicanze legate al coronavirus, 2.004 in un solo giorno. Lo riferisce il ministero della Sanità indiano, che a 100 giorni dallo scoppio della pandemia nel Paese aggiorna a 11.903 il totale delle vittime. E' invece salito a 354.065 il totale delle persone contagiate dal Covod-19.
Danimarca
Almeno 11mila visoni di una fattoria in Danimarca sono positivi al coronavirus, e saranno abbattuti. Le autorità del Paese parlano della prima epidemia di questo tipo in Danimarca, il più grande produttore mondiale di pelli di visone. Ma la vicina Olanda pochi giorni fa ha rilevato la presenza del virus in 13 allevamenti, e 570mila capi sono stati abbattuti. Ma c'è timore soprattutto per quanti erano presenti a una manifestazione tenutasi a Copenaghen a sostegno del movimento Black Lives Matter, infatti uno dei partecipanti è risultato positivo al test. Si ritiene fossero in piazza almeno 15mila persone. Lo stesso ministro della Salute danese ha esortato tutti i partecipanti a sottoporsi a un test per COVID-19. Secondo gli ultimi dati in Danimarca ci sono stati 12.470 casi, con 598 morti e 11.325 guariti. Al momento i casi attivi sono 527.
Svezia
La Svezia conta più di 5mila morti per coronavirus. Il modello 'soft' del paese sembra aver fallito. Non è bastato puntare tutto sul distanziamento sociale e il senso di responsabilità dei cittadini, lasciando tutto aperto. Ora il governo di Stoccolma si ritrova con 5.041 decessi, di cui 102 morti nelle ultime 24 ore, e un numero di casi dall'inizio dell'epidemia di 54.562 persone risultate positive. Il raggiungimento dell'immunità al virus previsto dall'epidemiologo di stato Anders Tegnell, si scontra con il tassi di contagio nel Regno scandinavo, molto più alti che in qualsiasi altra parte della regione nordica. Con questi dati la Svezia, poco più di 10 milioni di abitanti, ha una mortalità da Covid-19 tra le peggiori al mondo.
Nuova Zelanda
La premier neozelandese Jacinda Ardern ha deciso di schierare l'esercito, per far rispettare le misure di quarantena alle frontiere. La determinata Arden è furiosa dopo aver saputo che le autorità di confine hanno permesso a due donne neozelandesi arrivate dal Regno Unito di interrompere il periodo di isolamento obbligatorio senza essere sottoposte al test. Infatti le due sono poi risultate positive, un "inaccettabile fallimento" da parte dei funzionari sanitari, ha sbottato la Ardern, racconta l'emittente pubblica australiana Abc. La premier ha tutte le ragioni di prendere provvedimenti, infatti l'8 giugno la Nuova Zelanda aveva vantato di essere del tutto libera dal Covid-19, e la premuier aveva raccontato di un balletto fatto per festeggiare. I funzionari sanitari hanno dichiarato che le donne non hanno avuto contatti con altre persone, ma nel dubbio si stanno rintracciando 320 persone che potrebbero essere venute a contatto con loro durante il volo o nell'hotel. Le due donne erano arrivate dalla Gran Bretagna il 7 giugno.