Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Corea del Nord, Kim Jong-Un promette svolta economica

Il leader nordcoreano ha detto che la priorità del Partito di lavoratori è quella di migliorare le difficili condizioni di vita nel Paese

Kim Jong Un (Ansa)

Kim Jong Un (Ansa)

Seul, 1 gennaio 2016 - Il leader nordcoreano, Kim Jong-Un, ha promesso "una svolta" per l'economia del Paese volta a migliorare le difficili condizioni di vita dei suoi 25 milioni di cittadini: nei 30 minuti del tradzionale discorso di Capodanno, Kim ha minacciato "una guerra santa" se il suo Paese sarà provocato e ha sottolineato la necessità di avere un arsenale "più variegato", ma ha evitato riferimenti diretti al programma nucleare di Pyongyang. 

"Il Partito dei lavoratori di Corea", ha assicurato Kim con un'ammissione dell'estrema povertà del Paese, "considera una priorità assoluta, tra i suoi milioni di compiti, quella di migliorare le condizioni di vita della popolazione". "Dobbiamo creare una svolta nello sviluppo economico", ha insistito. Il leader nordcoreano aveva fatto promesse analoghe nei tre precedenti discorso di Capodanno, ma come in quelle occasioni anche stavolta non ha indicato in concreto la sua ricetta per far ripartire l'economia. A maggio, però, si terrà il primo congresso del Partito dei lavoratori da 35 anni ed è possibile che sia l'occasione per introdurre novità nella asfittica politica economica del regime comunista. 

Sulle relazioni con Seul, Kim si è detto aperto a nuovi colloqui ma ha messo in guardia il Sud da qualsiasi attività che possa minacciare un accordo per ridurre la tensione ala frontiera sottoscritto ad agosto. "La Corea del Sud", ha lamentato, "ha posto unilateralmente la questione della unificazione aumentando il conflitto e la diffidenza tra noi". In particolare, è tornato a denunciare come "provocatorie" e "pericolose" le esercitazioni militari annuali che gli Usa conducono insieme alla Corea del Sud. Il discorso di Kim è stato il quarto dal suo insediamento alla guida dell'isolato regime del Paese asiatico, nel 2011, dopo la morte del padre, Kim Jong Il.