Giovedì 12 Settembre 2024

La Corea del Nord mostra le immagini di un nuovo sito nucleare. Kim Jong Un: “Aumentare le armi atomiche”

I media statali hanno condiviso le foto di una visita del leader: non si tratta dell’impianto già noto di Yongbyon. Corea del Sud: “Inaccettabile, a nuovi test risponderemo con deterrenza e sanzioni come non mai”

Roma, 13 settembre 2024 – La Corea del Nord mostra i ‘muscoli atomici', per la prima volta pubblicamente: l’agenzia di stampa statale Knca ha diffuso le immagini di una struttura finora segreta dove si arricchisce l’uranio, procedimento fondamentale per la produzione di armi nucleari. Si tratta della prima ufficializzazione di un impianto del genere da quando gli studiosi americani hanno visitato quello principale a Yongbyon. Non è chiaro se la struttura mostrata ieri si trovi nella stessa località.

Le immagini sono state diffuse per mostrare una visita del leader Kim Jong Un, che nell’occasione ha chiesto ai ricercatori di aumentare “in modo esponenziale” il numero delle armi nucleari. La Kcna riferisce che, dopo aver fatto “il giro della sala di controllo della base di arricchimento per conoscere il funzionamento generale delle linee di produzione”, il capo di Stato avrebbe espresso grande soddisfazione, “ha detto di essersi sentito forte nel vedere il cantiere”.

Il leader Kim Jong-un guida le esercitazioni militari
Kim Jong Un visita un sito militare (foto di repertorio, Epa)

"Non accetteremo mai il possesso di armi nucleari da parte della Corea del Nord – la reazione del governo sudcoreano, espressa dal portavoce del ministero per l’Unificazione Koo Byoung Sam – Non speculeremo sulla probabilità di un test nucleare, ma se la Corea del Nord dovesse procedere allora dovrà affrontare un livello di deterrenza e sanzioni senza precedenti”.

Il primo test nucleare nordcoreano risale al 9 ottobre 2006, mentre il primo termonucleare al 3 settembre 2017: finora i test sono stati sei in totale. Si stima che Pyongyang conti al momento su una cinquantina di testate atomiche: le più performanti sarebbero in grado di colpire a 15mila chilometri dal punto di lancio.