Sabato 6 Luglio 2024

Corea del Nord alza una barriera al confine. “Il muro di Kim rischia di far saltare lo storico armistizio”

Lo ha rivelato la BBC che ha analizzato decine di immagini satellitari ad alta definizione. Lungo il confine è stata anche costruita una nuova strada e diverse aree sono state disboscate

Roma, 21 giugno 2024 – La Corea del Nord sta costruendo quello che sembra essere un vero e proprio muro al confine con la Corea del Sud all’interno della cosiddetta zona demilitarizzata (DMZ). È quanto emerge da una indagine condotta dalla BBC tramite l’analisi di una serie di immagini satellitari ad alta definizione. Inoltre, dalle fotografie appare che alcune aree dentro la DMZ siano state disboscate e ripulite dalla vegetazione. Secondo l’emittente britannica la costruzione di questa barriera e il disboscamento del terreno potrebbero costituire una violazione della tregua che nel 1953 congelò il conflitto fra i due stati della penisola. La notizia di questi nuovi e inusuali movimenti arriva in un periodo di crescenti tensioni e poco dopo l’annuncio di una nuova violazione del confine.

Il muro

Le immagini satellitari commissionate e visionate dalla BBC mostrano tre sezioni, per un totale di un chilometro, in cui sono state erette delle barriere vicino alla DMZ. La data esatta in cui queste barriere sono state innalzate non è chiara, ma la BBC ha fatto notare che in delle precedenti immagini, risalenti al novembre del 2023, queste strutture non erano presenti. Inoltre, è possibile che il regime di Kim abbia messo in piedi delle strutture analoghe in altri punti del confine con la Corea del Sud. 

Uk Yang, un esperto che lavora per il Seoul’s Asan Institute for Policy Studies, ha rilasciato un commento alla tv britannica: “Negli anni 90 i nordcoreani avevano eretto degli ostacoli anticarro ma i muri eretti di recente, alti due o tre metri, sono diversi. La loro forma mi suggerisce che non sono degli ostacoli per frenare l’avanzata di mezzi corazzati, ma che invece servono a dividere un’area. La mia valutazione personale è che questa è la prima volta che il regime costruisce una barriera per separare due luoghi l’uno dall’altro”.

Una nuova strada

La BBC ha anche trovato delle prove del disboscamento del terreno sul lato nord della DMZ. Le foto dell’estremità orientale del confine mostrano anche quella che sembra essere una nuova strada di accesso creata da poco. In precedenza, ad inizio giugno, era stato lo stato maggiore di Seul ad avvertire riguardo a strani movimenti sul confine: “abbiamo rilevato opere di rafforzamento stradale, posa di mine, sgombero di terreni incolti”. 

Secondo gli esperti interpellati dalla tv inglese questi movimenti sono “del tutto inusuali”. Per Kil Joo Ban, della Korea University, “Il disboscamento può essere utile sia per operazioni militari che per altro. Per esempio, permette una più facile costruzione di posti di osservazione che consentono un maggior controllo del territorio e delle attività militari del Sud”.

La DMZ

La zona demilitarizzata è una striscia di terra lunga 250km e larga 4 la cui creazione fu stabilita dalle disposizioni dell'accordo di armistizio coreano per fungere da zona cuscinetto fra i due stati della penisola. Sebbene la zona che separa entrambi i lati sia demilitarizzata, il confine oltre quella striscia è uno dei confini più pesantemente militarizzati del mondo.

Un posto di guardia nordcoreano lungo la DMZ
Un posto di guardia nordcoreano lungo la DMZ

Tregua violata

La guerra di Corea non è mai realmente finita. Fu bloccata nel 1953 da un armistizio con il quale le due parti si impegnavano a “non compiere alcun atto ostile all'interno della zona demilitarizzata, da essa o contro di essa”. Ma la vera pace non è mai arrivata. Victor Cha, vicepresidente senior per l'Asia e la Corea presso il Centro per gli Studi Strategici e Internazionali, ha detto alla BBC che “costruire delle strutture all’interno della DMZ è insolito e senza una previa consultazione dell’altra parte potrebbe costituire una violazione dell’armistizio”.