Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Seul punisce Pyongyang: stop al trattato militare intercoreano dopo il lancio di palloncini

La risposta della Corea del Sud dopo gli ultimi invii dal Nord di palloncini propagandistici pieni di spazzatura ed escrementi. Il documento era stato siglato nel 2018

Roma, 3 giugno 2024 – La Corea del Sud ha annunciato di voler sospendere il Trattato militare Intercoreano siglato nel 2018 in risposta al lancio di centinaia di palloncini propagandistici pieni di spazzatura ed escrementi. L’accordo, la cui firma ha contribuito ad abbassare le tensioni tra i due Paesi, fa sapere Seul, “non sarà ripristinato fin tanto non sarà ristabilita la mutua-fiducia”. Non c’è stato alcun dietrofront da parte di Seul neanche dopo l’assicurazione di Kim Jong-un dello stop dei lanci. Lo comunica l’Associated Press che cita fonti governative sudcoreane.

I militari ripuliscono l'immondizia portata dai palloncini
I militari ripuliscono l'immondizia portata dai palloncini

Verso lo stop del trattato militare 

Domenica Seul aveva annunciato che avrebbe adottato pesanti misure di ritorsione e lunedì il presidente Yoon Suk-yeol ha riunito il consiglio di sicurezza nazionale. A stretto giro è arrivata la decisione dello stop al Trattato militare Intercoreano del 2018, basato sulla mutua fiducia fra i due stati. L’accordo vietava le manovre sul campo a livello di reggimento o di unità più grandi vicino al confine tra i due Paesi e i lanci di palloncini propagandistici usati sia dal Sud che dal Nord. Ma negli anni le cose sono cambiate. Una sospensione parziale c’era già stata lo scorso anno in risposta al lancio di un satellite spia da parte di Pyongyang. Fino a quella definitiva annunciata oggi da Seul che è pronta a riprendere le esercitazioni militari nell’area demilitarizzata che separa le due Coree. Una decisione che tende a inasprire le già instabili relazioni tra i due Paesi che già nel 2023 avevano fatto saltare un altro caposaldo del trattato lanciando le ancore delle proprie navi e veleggiando verso le acque contese del Mar Giallo. 

I palloncini pieni di spazzatura

Per Seul il casus belli è l’ennesimo lancio di centinaia di palloncini dalla Corea del Nord. Uno dei punti vietati dal Trattato sopra menzionato. Per l’esattezza due in pochi giorni. Un primo lancio si era verificato una decina di giorni fa: più di 100 palloncini carichi di escrementi, spazzatura di vario tipo, batterie esauste, erano stati spediti dal Nord verso il Sud causando diversi problemi. Le autorità avevano inviato militari armati di fucili per abbatterli e lanciato un allarme avvisando la popolazione di non toccarli.

La dittatura del Nord aveva giustificato l’azione definendola una risposta alle attività di propaganda portate avanti da alcuni attivisti coreani che avevano spedito volantini, cibo, soldi e medicine ai cittadini dall’altro lato del confine. Un secondo e ultimo lancio si è invece verificato questa settimana, ed ha visto piovere sulle regioni di confine ben 600 carichi di spazzatura. Azione seguita da un repentino dietrofront di Pyongyang.