Roma, 24 gennaio 2024 – Sempre più inquietudine per le mosse della Corea del Nord, che nella notte ha lanciato diversi missili da crociera in mare aperto. Ad annunciarlo è lo stato maggiore di Seul: il lancio - ha reso noto - è stato rilevato alle prime ore di oggi. I missili sono caduti in mare tra la penisola coreana e la Cina. Ulteriori dettagli sono ancora oggetto di analisi in collaborazione con gli Stati Uniti, è stato precisato.
Per iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui
Armi nucleari sottomarine
Di pochi giorni fa la notizia che la Corea del Nord ha messo nell'arsenale un “sistema di armi nucleari sottomarine”, che Pyongyang ha annunciato di aver testato in risposta alle recenti esercitazioni navali congiunte condotte da Washington, Seul e Tokyo. Una mossa che conferma il netto deterioramento delle relazioni da tempo tese tra le due Coree, con entrambe le parti che hanno abbandonato accordi chiave volti a ridurre le tensioni, rafforzato la sicurezza delle frontiere e condotto manovre al confine. Il regime di Kim Jong-un ha effettuato “un importante test del suo sistema d'arma nucleare sottomarino +Haeil-5-23+ in fase di sviluppo nel Mare orientale della Corea”, ha affermato il ministero della Difesa nordcoreano.
Lo scenario dell’entrata in guerra
"Crediamo che, come suo nonno nel 1950, Kim Jong-un abbia preso la decisione strategica di andare in guerra", hanno scritto la settimana scorsa gli studiosi del Middlebury Institute of International Studies Robert Carlin e Siegfried Hecker sul sito web 38North in un articolo intitolato ‘Kim Jong-un si prepara alla guerra?’. Kim ha abbandonato ogni speranza di normalizzare i legami con Washington dopo il fallimento del vertice di Hanoi del 2019 con l'allora capo della Casa Bianca Donald Trump, letto come una "umiliazione", e dopo che la situazione globale ha portato a un approfondimento dei legami con la Russia e la Cina, sulla scia della guerra in Ucraina. Kim ha fatto un raro viaggio all'estero a settembre, per incontrare il presidente Vladimir Putin nell'Estremo Oriente della Russia. Lunedì, invece, una delegazione del governo nordcoreano - guidata dal ministro degli Esteri Choe Son Hui - è arrivata a Mosca dove il capo della diplomazia ha anche incontrato il leader del Cremlino.