Seul, 2 luglio 2024 – Nuovo test balistico effettuato dalla Corea del Nord: ieri è stato lanciato un missile, lo Hwasong-11, in grado di trasportare una testata da 4,5 tonnellate. Secondo gli analisti, può essere armato con un ordigno nucleare.
“Il fuoco di prova è stato condotto con un missile dotato di una testata pesante simulata per verificare la stabilità del volo e la precisione del colpo alla portata massima di 500 chilometri e alla portata minima di 90 km”, ha fatto sapere l’agenzia di stampa del regime Kcna sottolineando il successo del test. Una “bugia”, secondo l’intelligence sudcoreana, che sostiene invece che la prova sia fallita nei primissimi stadi, con il missile che sarebbe “esploso in aria”. “È estremamente raro che i lanci di prova vengano effettuati nell'entroterra – spiega Seul – E l'affermazione che abbiano effettuato con successo un simile lancio è probabilmente falsa”.
Ma intanto Pyongyang ha annunciato una seconda fase di test questo mese, “per verificare le caratteristiche di volo, la precisione dell'impatto e la potenza di esplosione della testata a una distanza media di 250 chilometri”.
Il test segue di pochi giorni la condanna di Kim Jong Un alle esercitazioni militari congiunte di Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, definite una “versione asiatica della Nato”. “Evitate conseguenze fatali”, il monito del leader nordcoreano.
Proprio questa mattina, l’esercito sudcoreano ha annunciato di aver ripreso le esercitazioni di artiglieria al confine con il Nord dopo ben 6 anni. Nel 2018 era infatti stato siglato un accordo per ridurre la tensione militare tra i due paesi, ma il 4 giugno Seul ha deciso di sospenderlo in risposta alle recenti spedizioni di palloncini contenenti spazzatura e ai tentativi di Pyongyang di interferire con il sistema Gps.