Roma, 10 gennaio 2024 – Che il 2024 sia stato l’anno più caldo di sempre, ormai non fa, drammaticamente, quasi più notizia. Ma il fatto che per la prima volta l’anno solare abbia registrato una temperatura media globale di oltre 1,5 gradi celsius superiore al livello pre-industriale, è un segnale che difficilmente si può sottovalutare. Era la soglia critica stabilita dall’accordo delle varie Cop28, il punto del non ritorno del riscaldamento globale. Un limite che, va detto, già nel 2022 sembrava irrealistico rispettare. La conferma arrivata oggi da Copernicus (Copernicus Climate Change Service - C3S), dell’avvenuto sforamento, era annunciata. Solo che, probabilmente, non la si aspettava così presto. D’altra parte i segnali erano evidenti: inondazioni, incendi (si veda questi giorni Los Angeles) siccità e altri eventi estremi sono stati il leitmotiv degli ultimi 12 mesi. Ora l’allarme risuona anche direttamente per la salute umana: l’aumento delle temperature – affermano gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) – fa crescere il rischio di malattie trasmesse tramite cibo, acqua, insetti e parassiti. Il riscaldamento globale “crea le condizioni ideali per la trasmissione di molteplici agenti patogeni: grazie alla maggiore umidità proliferano ad esempio zecche, zanzare e parassiti che diffondono malattie anche gravi come il virus Zika, la febbre dengue e la malaria”. E questo senza contare gli effetti sulle coltivazioni, con conseguenze sulle materie prime e prezzi al dettaglio.
I dati di Copernicus
Il C3S è implementato per conto della Commissione europea dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (ECMWF), i cui scienziati hanno monitorato i principali indicatori climatici e documentato record di temperatura giornalieri, mensili e annuali senza precedenti per il 2024. Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, ECMWF, ha commentato: "Tutti i dati sulla temperatura globale prodotti a livello internazionale mostrano che il 2024 è stato l'anno più caldo dall'inizio delle registrazioni nel 1850. L'umanità è responsabile del proprio destino, ma il modo in cui rispondiamo alla sfida climatica deve basarsi sull'evidenza. Il futuro e' nelle nostre mani: un'azione rapida e decisa puo' ancora modificare la traiettoria del nostro clima futuro".
Il cambiamento climatico indotto dall'uomo rimane il principale responsabile delle temperature estreme della superficie dell'aria e del mare; anche altri fattori, come l'Oscillazione Meridionale El Nino (ENSO), hanno contribuito alle temperature insolite osservate durante l'anno. Stando alle analisi dei ricercatori ECMWF, nel 2024 la temperatura media globale di 15.10 gradi è stata di 0.72 gradi superiore alla media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e di 0.12 superiore al 2023, il precedente anno più caldo registrato. Ciò equivale a 1.60 gradi al di sopra di una stima della temperatura del periodo tra il 1850 e il 1900, designata come livello preindustriale.
La temperatura media mensile globale ha superato di 1.5 gradi (C) i livelli preindustriali per 11 mesi all'anno. Andando ancora più indietro, tutti i mesi dal luglio 2023, ad eccezione del luglio 2024, hanno superato il livello di 1.5 C. Il 2024 è stato l'anno più caldo per tutte le regioni continentali, a eccezione dell'Antartide e dell'Australasia, cosi' come per parti consistenti dell'oceano, in particolare l'Oceano Atlantico settentrionale, l'Oceano Indiano e l'Oceano Pacifico occidentale. Il 2024 e' stato l'anno più caldo mai registrato in Europa, con una temperatura media di 10.69 C, superiore di 1.47 C alla media del periodo di riferimento tra il 1991 e il 2020 e di 0.28 C rispetto al precedente record stabilito nel 2020.
A livello globale, l'andamento delle temperature mensili fornisce un indizio cruciale per comprendere alcuni dei fattori che hanno portato il 2024 a diventare l'anno più caldo mai registrato.
La prima metà dell'anno è stata particolarmente calda: ogni mese ha registrato temperature globali piu' elevate rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Ciò ha contribuito a una striscia di 13 mesi di temperature mensili da record, che si e' conclusa a giugno. Da luglio in poi, le anomalie della temperatura globale sono rimaste significativamente al di sopra della media. L'agosto 2024 è stato caldo come l'agosto 2023, e gli altri mesi da luglio a dicembre si sono classificati come i secondi piu' caldi della storia, dopo il 2023.
Il giorno più caldo di sempre
In particolare, il 22 luglio ha segnato il giorno più caldo mai registrato, con una temperatura globale di 17.16 C. La persistenza di temperature medie mensili globali eccezionalmente elevate nella prima metà del 2024 ha reso probabile, a partire dalla fine dell'estate, il superamento del 2023 come anno più caldo mai registrato. Le alte temperature superficiali marine (SST) sono state uno dei fattori più significativi alla base della prevalenza di alte temperature globali nel 2023 e 2024. Uno dei fattori alla base di queste elevate SST è stata l'evoluzione dell'Oscillazione Meridionale El Nino (ENSO). Questo ENSO ha raggiunto il suo picco nel dicembre 2023 e ha continuato a influenzare le temperature globali nella prima meta' del 2024.
Anche se l'evento El Nino è terminato e la transizione verso condizioni più neutre nel Pacifico orientale equatoriale e' avvenuta, molte regioni hanno continuato a sperimentare SST insolitamente elevate, con il risultato che la SST globale è rimasta più alta della media. Nel 2024, la media annuale delle SST nell'oceano extrapolare ha raggiunto un livello record. L'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi estremi rappresenta un rischio significativo per il sostentamento delle persone in tutto il mondo. La quantità totale di vapore acqueo nell'atmosfera ha raggiunto un livello record nel 2024, circa il 5 per cento in più rispetto alla media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020, un valore significativamente più alto rispetto al 2023. Questa abbondante disponibilità di umidità ha amplificato il potenziale di eventi piovosi estremi. Inoltre, insieme alle elevate temperature della superficie del mare, ha contribuito allo sviluppo di grandi tempeste, tra cui i cicloni tropicali. I prolungati periodi di siccità in diverse regioni hanno creato condizioni favorevoli agli incendi boschivi. In tutte le Americhe sono stati registrati incendi su larga scala e persistenti. In termini di emissioni di carbonio da incendi, la Bolivia e il Venezuela hanno registrato i livelli più alti mai registrati, mentre il Canada ha registrato il secondo livello più alto, in base ai dati del Servizio di monitoraggio dell'Atmosfera di Copernicus (Copernicus Atmosphere Monitoring Service - CAMS).
I ghiacci sotto stress
Anche il ghiaccio marino nell'Artico e intorno all'Antartide sono stati fortemente toccati dalle condizioni climatiche del 2024. Nel 2024, l'estensione del ghiaccio marino in queste regioni e' stata significativamente inferiore alla media. L'estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto valori record o quasi record per il secondo anno consecutivo. Da giugno a ottobre, l'estensione mensile è stata la seconda più bassa dopo il 2023 e la più bassa a novembre, per i rispettivi mesi. Al minimo annuale di febbraio, l'estensione mensile si e' classificata al terzo posto tra i valori più bassi registrati dal satellite. Nell'Artico, l'estensione del ghiaccio marino è stata vicina alla media del periodo tra il 1991 e il 2020 fino a luglio, ma e' scesa ben al di sotto della media nei mesi successivi. Al suo minimo annuale a settembre, l'estensione mensile si è classificata al quinto posto tra le più basse registrate dal satellite. Il fattore determinante nell'evoluzione di molti indicatori climatici chiave nel 2024 è stato l'aumento della temperatura globale, che è in gran parte associato alla crescente concentrazione di gas serra (GHG) nell'atmosfera, conseguenza delle attività umane.
I gas serra nell’atmosfera
Le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano hanno continuato ad aumentare e hanno raggiunto livelli annuali record nel 2024, rispettivamente a 422 parti per milione (ppm) e 1897 parti per miliardo (ppb). Le concentrazioni di anidride carbonica nel 2024 erano superiori di 2.9 ppm rispetto al 2023, mentre le concentrazioni di metano erano superiori di 3 ppb. Samantha Burgess, Strategic Lead for Climate, ECMWF ha dichiarato: "Ogni anno dell'ultimo decennio è uno dei dieci più caldi mai registrati. Siamo ormai sull'orlo per superare il livello di 1.5C definito nell'Accordo di Parigi e la media degli ultimi due anni è già al di sopra di questo livello. Queste alte temperature globali, unite ai livelli record di vapore acqueo atmosferico nel 2024, hanno comportato ondate di calore e forti precipitazioni senza precedenti, causando sofferenza a milioni di persone".
Laurence Rouil, direttore del CAMS di ECMWF, conclude: "Questo rapporto dimostra il valore critico delle nostre attività di monitoraggio. Nel 2024, i gas serra atmosferici hanno raggiunto i livelli annuali più alti mai registrati nell'atmosfera, secondo i dati C3S e CAMS. Le concentrazioni di anidride carbonica nel 2024 erano superiori di 2.9 ppm rispetto al 2023 e quelle di metano di 3 ppb. Questo aumento ha portato la stima annuale della concentrazione atmosferica di anidride carbonica a 422 ppm e di metano a 1897 ppb. I nostri dati indicano chiaramente un costante aumento globale delle emissioni di gas serra, che rimangono il principale agente del cambiamento climatico".