Venerdì 15 Novembre 2024
GIAMPAOLO PIOLI
Esteri

Milwaukee blindata, i sostenitori di Trump: "Spari? Colpa di Joe"

Impegnati 25mila agenti nella città che ospita la convention repubblicana, si accede solo con un pass speciale. Un militante: "Sarò un buon soldato, ho già ricevuto tutte le istruzioni"

Milwaukee (Wisconsin), 16 luglio 2024  – Hanno tutti facce contente. Sguardi sorridenti, pronti a dialogare con chiunque. Felici di essere in Wisconsin e testimoni, giovedì, della nomination di Donald Trump alla convention repubblicana. L’ex presidente sabato è sfuggito a un tentato omicidio in Pennsylvania e adesso sfrutta il suo ruolo da sopravvissuto e la ferita all’orecchio, che poteva essergli fatale, come un mantra.

I partecipanti alla Convention durante il giuramento di fedeltà (Epa)
I partecipanti alla Convention durante il giuramento di fedeltà (Epa)

"Mi sono messa in ferie – dice Annabel di Tucson, in Arizona –. Sono iscritta al partito ma non partecipo come delegata. Mi hanno scelta come volontaria. Do una mano a organizzare i cinquantamila ospiti che verranno. Non ho mai visto Donald Trump da vicino ma è il mio presidente e tornerà ad esserlo. Lo sarebbe diventato anche se non gli avessero sparato…".

Tra i tavolini dei bar della zona rossa ai quali si accede solo con un pass speciale, non si sente voglia di rivalsa nei confronti degli avversari democratici. Per le strade vicine in una Milwaukee blindata e protetta da 25mila agenti, su molti camion destinati alla pubblicità sono incollate gigantografie di feti legati ai cordoni ombelicali con le scritte che dicono "scegli la vita". Su un camioncino nero che dopo la convention tornerà a servire gelati senza distinzione di partito, hanno scritto in rosso e bianco: "Tutta colpa della stampa di sinistra… giornalisti criminali…".

Ma il popolo di Trump arrivato a Milwaukee, una delle città interrazziali e fra le più tolleranti d’America, non mostra sempre queste frange di estremismo. Il popolo di Trump è strutturato per zone, stati e parrocchie. Parla solo di fede, coraggio, patria, ma scarica la responsabilità su Biden anche per l’attentato.

Per entrare nel catino della Convention, Matt Keelan ha indossato proprio le scarpe che Donald Trump ha lanciato un anno fa a 460 dollari e si lamenta di non aver ricevuto in tempo il nuovo modello da 620 dollari perché in ritardo nella distribuzione. Promette però di organizzare almeno un paio di feste al visitor center di fianco all’arena per consolidare i delegati di qualche Stato chiave, che anche nel partito repubblicano rivendicano una certa indipendenza.

Da New York è arrivata una fortissima delegazione di greci-americani, che sostenevano fino in fondo la loro deputata Nicole Milliotakis di Staten Island /Brooklyn anche per la vicepresidenza. A Nassau County negli Hamptons invece i toni non si sarebbero ancora abbassati, come hanno chiesto sia Biden che Trump. E nel frattempo si sta costituendo una vera milizia trumpiana fatta da vigilantes armati che già dichiarano di non prendere ordini dalla polizia ma dal loro coordinatore Bruce Blakeman, un ricco uomo d’affari che ha annunciato di aver addestrato almeno 75 “special deputy” da dispiegare in caso di necessità come forze speciali sotto il suo comando.

La macchina repubblicana che la nuora di Trump controlla al millesimo, anche nei messaggi e negli slogan, si è messa in moto almeno due anni fa e oggi sta raccogliendo i frutti di un’organizzazione diventata quasi militare. Un giovane candidato del Montana, uno dei pochi in giacca e cravatta, che dice di chiamarsi solo Robert, ammette "sarò solo un buon soldato. È un’emozione essere qui. Ho già ricevuto tutte le istruzioni di voto…".

Ma se i delegati in attesa a Milwaukee sono contenti e allegri, pronti a sotterrare l’ascia di guerra se Trump lo ordinerà, l’ex presidente ferito, da ieri, ha un’altra ragione per esserlo ancora di più. La giudice federale Aileen Cannon della Florida (da lui nominata) ha annunciato che tutta l’inchiesta di Mar-a-Lago sui documenti segreti trafugati dalla Casa Bianca è annullata e non esiste più, così come la sua incriminazione.

Di sicuro l’accusa farà ricorso in appello e Cannon potrebbe perdere. Ma per ora il caso è chiuso e Trump gongola.