Lunedì 30 Settembre 2024

Modificato il confine italo-svizzero: conseguenza dello scioglimento dei ghiacciai

Interessata l’area sotto la cima del Monte Cervino. L’accordo tra i due paesi arriva dopo anni di contrasti. Tenuti in considerazione gli interessi economici e le responsabilità sulle aree naturali

La cima del Monte Cervino

La cima del Monte Cervino

Roma, 30 settembre 2024 – Le conseguenze del riscaldamento globale stanno diventando sempre più tangibili, anche per l’Italia: lo storico confine con la Svizzera è stato spostato, in accordo con il paese elvetico, a causa dello scioglimento dei ghiacciai

Il cambiamento interessa l’area della cima del Monte Cervino, una delle vette più alte d’Europa, che si estende tra la regione svizzera di Zermatt e la Valle d’Aosta. In una dichiarazione a Bloomberg, il governo svizzero ha affermato: “Sezioni significative del confine sono definite dalle linee di spartiacque o di cresta dei ghiacciai, del firn o delle nevi perenni. Queste formazioni stanno cambiando a causa dello scioglimento dei ghiacciai”. La modifica interesserà anche la famosa stazione sciistica di Zermatt.

I due paesi hanno concordato di modificare il confine tenendo come punti di riferimento Testa Grigia, Plateau Rosa, il Rifugio Carrel e Gobba di Rollin, in considerazione anche dei rispettivi interessi economici. L’approvazione ufficiale dei cambiamenti è arrivata venerdì da parte della Confederazione Helvetica, mentre manca la firma definitiva dell’Italia. Gli accordi arrivano dopo diversi anni di contrasti sulla divisione del territorio, finché una commissione congiunta italo-svizzera è riuscita a definire il nuovo confine nel maggio del 2023. Chiarire i confini dovrebbe aiutare entrambi i Paesi a determinare quale sia la responsabilità per la manutenzione di specifiche aree naturali.

Nel 2023, i ghiacciai svizzeri hanno perso il 4% del loro volume: secondo l’Accademia svizzera delle scienze, si tratta del secondo più grande declino annuale mai registrato. Il calo maggiore è stato nel 2022, quando persero il 6%

In Italia intanto è stato lanciato l’allarme sul ghiacciaio della Marmolada: il ghiacciaio simbolo delle Dolomiti potrebbe sciogliersi completamente entro il 2040 a causa dell’aumento delle temperature medie. Il ghiacciaio è stato misurato ogni anno dal 1902 ed è considerato un “termometro naturale” del cambiamento climatico. Nel 2022 il crollo di parte della Marmolada ha ucciso 11 persone. 

I ghiacciai in Europa, il continente che si sta riscaldando più rapidamente al mondo, si stanno ritirando a un ritmo accelerato per lo più a causa delle attività umane.