Lunedì 8 Luglio 2024

Condannato a morte sopravvive in Alabama: ora farà da cavia per l’azoto puro. “Metodo barbaro”

Kenneth Eugene Smith, detenuto americano di 58 anni, sarà il primo a ricevere questo tipo di trattamento in via di sperimentazione

Kenneth Eugene Smith

Kenneth Eugene Smith

Montgomery, 20 settembre 2023 – Si chiama Kenneth Eugene Smith il detenuto americano di 58 anni che in Alabama sarà giustiziato a morte attraverso l’inalazione di azoto puro. La decisione arriva a seguito di un fallito tentativo di esecuzione al quale è sopravvissuto miracolosamente. Un anno fa, infatti, la squadra incaricata di infliggere la morte al carcerato non era riuscita a individuare le vene dove iniettare il veleno e Smith aveva trascorso più di quattro ore legato a una barella.

La morte in pochi minuti 

Sono pochi i minuti tra che intercorrono tra l’inalazione di azoto, l’insufficienza di ossigenazione nel corpo, e la morte. Smith farà da “cavia” a questo “metodo sperimentale”. L’ipossia di azoto, procurerà la morte al detenuto per soffocamento o asfissia: attraverso una maschera, il gas viene inalato e l’anidride carbonica espirata.

La protesta delle associazioni

Un metodo “barbaro”. E’ stato definito in questo modo dalle associazioni per i diritti umani che sono insorte immediatamente. Tra queste, anche la Ong Equal Justice Initiative.

La condanna di Smith

Nel 1988 Kenneth Eugene Smith, al banco del tribunale, era stato condannato a morte per l’accusa di aver ucciso su commissione e con diverse coltellate Elizabeth Dorlene Sennett, la moglie di un pastore della Wetside Church of Christ a Sheffield. La sentenza, che lo vedeva condannato all’ergastolo, era stata convertita in un secondo momento da un giudice in pena di morte.