Roma, 19 gennaio 2025 - E' ormai fuori controllo in Colombia lo scontro tra paramilitari della guerriglia dell'Esercito di liberazione nazionale (ELN) e dissidenti delle Forze armate Rivoluzionare di Colombia (FARC). Il numero delle vittime è salito a 60 morti nella regione del Catatumbo, nel nord-est del paese al confine con il Venezuela, ha fatto sapere l'Ufficio del Difensore Civico.
Gli attacchi dell'ELN sono inziati giovedì "a Convenciòn, Brego, Teorama, El Tarra, Hacarì e Tibù", comuni del Catatumbo. I guerriglieri hanno attaccato la popolazione civile e hanno combattuto contro gli ex guerriglieri delle Farc. "In questo momento la situazione è molto critica in questa regione del Paese", ha detto il comandante dell'esercito, generale Luis Emilio Cardozo. Il governo colombiano ha annunciato di aver intensificato l'offensiva militare nella zona al confine con il Venezuela, per tentare di fermare la guerriglia e ha inviato l'esercito sui monti del Catatumbo.
Le due fazioni, impegnate in trattative con il governo di Gustavo Petro, hanno rotto la tregua in realtà per motivi di controllo del territorio, da sempre ricco di coltivazioni di droga. L'offensiva dell'ELN ha rotto il fragile equilibrio tra i due gruppi armati. I militanti dell'Eln giovedì avrebbero ucciso sei ex guerriglieri delle Farc che avevano abbandonato la lotta armata con il trattato di pace firmato con il governo nel 2016.
Lo scontro è degenerato e il presidente Petro ha subito sospeso i negoziati di pace e condannato l'Eln: "Ciò che ha commesso a Catatumbo sono crimini di guerra. Il processo di dialogo con questo gruppo è sospeso, l'Eln non ha alcuna volontà di pace". L'ufficio del Difensore civico parla di "estrema gravità. Abbiamo notizie di sequestri, bambini non accompagnati e portatori di handicap non assistiti, famiglie confinate a causa delle violenze, oltre a centinaia di profughi interni". La popolazione civile è nel panico: i video mostrano la gente scappare e cercare rifugio di casa in casa sotto il fuoco incrociato dei due gruppi.
E il governo del Venezuela si sta preparando all'arrivo nel Paese di sfollati, in fuga dagli scontri. E' stato approvato un piano per assisterli. Su Telegram il ministro venezuelano degli Esteri Yvan Gil ha detto che il governo e le autorità locali dei municipi a ridosso del confine hanno iniziato a coordinare la riposta alla crisi.