Lunedì 19 Agosto 2024

La storia di Crocky, il coccodrillo allevato nella piscina di plastica di una metropoli. “Non morde”

Sofia (Bulgaria): le autorità hanno impiegato un mese per trasferirlo nello zoo della città perché il proprietario sosteneva di averlo acquistato legalmente. “Non morde” aveva assicurato

Un'immagine della cattura di 'Crocky', avvenuta mercoledì, pubblicata dalla sindaca di Botunets sul suo profilo Facebook

Un'immagine della cattura di 'Crocky', avvenuta mercoledì, pubblicata dalla sindaca di Botunets sul suo profilo Facebook

Roma, 8 agosto 2024 – In Bulgaria, in un quartiere periferico della capitale Sofia, è stato trovato un coccodrillo in una piscina. L’animale – che misura 1,6 metri di lunghezza ed è soprannominato ‘Crocky’ – veniva tenuto in una vasca fangosa in un terreno prossimo ad alcuni condomini, nel quartiere nord-orientale della capitale, Botunets.

Il direttore dello zoo della città, Dobromir Borislavov ha definito le condizioni in cui viveva il rettile “altamente inadeguate, per non dire pessime”. Secondo Bulgarian News Agency, il coccodrillo è stato ora trasportato nello zoo di Sofia, ma la vicenda che ha portato al trasferimento è stata tutt’altro che lineare.

La sindaca del quartiere, Liliya Donkova, ha dichiarato che i residenti di Botunets avevano riferito già tre settimane prima che qualcuno stava allevando un coccodrillo su un terreno comunale. I funzionari dell’amministrazione cittadina hanno quindi visitato l’area e constatato la presenza del rettile all’interno di una proprietà recintata. Non è stato fatto però nulla di più che scattare alcune foto per documentare la situazione, nonostante i solleciti della sindaca. 

Una foto del terreno dove veniva allevato il coccodrillo, pubblicata dalla sindaca di Botunets sul suo profilo Facebook
Una foto del terreno dove veniva allevato il coccodrillo, pubblicata dalla sindaca di Botunets sul suo profilo Facebook

Un abitante della zona, Viktor Mihailov, ha esibito alle autorità inviate per monitorare la situazione dei documenti di proprietà del rettile e ha spiegato che Crocky è stato utilizzato per delle esibizioni in un circo – informazione rivelatasi poi fasulla. Ha poi anche assicurato che il coccodrillo “non morde”

Le autorità si sono trovate del tutto impreparate davanti alle pretese del presunto proprietario e hanno rinunciato a intervenire, nonostante l'insistenza degli esperti di animali sulla necessità di spostare Crocky in un ambiente più adatto a regolare la sua temperatura corporea, soprattutto in vista della fine dell’estate.

Il primo tentativo di trasferire Crocky in un ambiente adeguato è stato fatto solamente martedì 7 agosto, quando alcuni funzionari dello zoo e l’Ispettore regionale per l’Ambiente hanno cercato di catturarlo. Il presunto proprietario ha però bloccato la cattura, sostenendo di aver acquistato l'animale legalmente nel porto di Burgas, sul Mar Nero. Quando è stato interrogato sulla proprietà, ha anche detto: “È di mia madre!”.

La televisione bulgara ha mostrato grandi assembramenti di abitanti del quartiere e di agenti di polizia sulla scena, ma nonostante il crescente interesse, Crocky ha trascorso la notte nella sua sua pozza.

Mercoledì il coccodrillo è stato finalmente e definitivamente trasportato nello zoo della capitale. La sindaca, sul suo profilo Facebook, ha definito la soluzione “non la più felice, ma è andata bene”. I veterinari hanno accertato che si tratta di un coccodrillo del Nilo, specie che può arrivare ai 4 metri di lunghezza.