Città del Messico, 1 ottobre 2024 – Claudia Sheinbaum oggi presterà giuramento, insediandosi come prima donna presidente del Messico.
Sheinbaum, 62 anni, ex sindaco di Città del Messico, entrerà in carica alla presenza di numerose autorità straniere, tra cui il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e la first lady degli Stati Uniti Jill Biden. Non ci sarà, invece, re Filippo VI di Spagna. Hanno pesato le accuse sui danni mai riconosciuti provocati dalla colonizzazione agli indigeni.
Chi è Claudia Sheinbaum
Di origine ebraica, la nuova presidente è scienziato di carriera, fisico e ingegnere. I genitori erano arrivati in Messico negli anni Venti dalla Lituania.
"È tempo per le donne e la trasformazione”, ha affermato Sheinbaum in numerose occasioni, in un Paese con una pesante storia di discriminazione e violenza di genere, dove circa 10 donne vengono uccise ogni giorno. Tuttavia la presidente di uno dei paesi più violenti al mondo dovrà affrontare altre questioni urgenti come la sicurezza, l’energia e la politica estera.
Eredita un paese con un tasso crescente di violenza criminale, legata al traffico di droga e alle bande dedite all’estorsione, tra gli altri crimini. Dalla fine del 2006 nel Paese si contano oltre 450mila omicidi.
Una donna indigena nuovo simbolo del paese
L’attenzione di Claudia Sheinbaum ai nativi l’ha portata a decidere che “una giovane donna indigena messicana sarà l’emblema del governo del Messico”.
Come recita un comunicato della presidenza, “i lineamenti di questa giovane donna sono un riconoscimento delle donne dei nostri popoli nativi e con ciò il Governo del Messico esprime rispetto e ammirazione per le profonde radici umaniste che identificano i gruppi etnici e la loro resistenza ancestrale attraverso le loro lingue, culture, tradizioni e la forza lasciata in eredita’ dai loro popoli alla storia”.