Venerdì 27 Settembre 2024

La Cina lancia un missile intercontinentale nel Pacifico. Non accadeva dal 1980

Preoccupazione di Giappone e Nuova Zelanda per il test in acque internazionali. Una cosa che non accadeva da 44 anni

Cina, testato un missile balistico intercontinentale

La Cina ha testato un missile intercontinentale in acque internazionali per la prima volta dopo 44 anni

Roma, 25 settembre 2024 – Un missile balistico intercontinentale lanciato nel Pacifico. Lo ha testato la Cina nell’abito, sostiene, di una “attività di rouitine” anche se gli esperti militari rilevano che era da oltre 40 anni che la Cina non testava un’arma di questo tipo in acque internazionali. Non certo un bel segnale in un clima internazionale che si fa sempre più teso.

Il test missilistico della Cina

La Cina ha infatti reso noto di aver lanciato con successo un missile balistico intercontinentale (Icbm) con una testata fittizia nell'Oceano Pacifico. Il missile Icmb è stato lanciato ieri alle 08:44 ora locale ed è "caduto nell'area di mare prevista", ha dichiarato il ministero della Difesa, aggiungendo che il lancio di prova era "di routine" e rientrava nelle sue attività "di addestramento annuale", anche se secondo gli esperti questa sarebbe la prima volta dal 1980 che la Cina lancia un missile balistico intercontinentale in acque internazionali. Sul tipo di missile e la sua traiettoria di volo non sono state fornite altre informazioni, ma i media statali cinesi hanno dichiarato che Pechino ha "informato in anticipo i Paesi interessati".

Cos’è un missile balistico Icbm

Un missile balistico intercontinentale (detto anche ICBM, acronimo dell'espressione inglese intercontinental ballistic missile) è un missile per il trasporto a lungo raggio di ordigni nucleari che, utilizzando una traiettoria balistica, raggiunge altezze significative, inclusa una parte di volo suborbitale e traiettorie parzialmente orbitali. Un ICBM si distingue da altri missili balistici come gli IRBM o gli SRBM per la gittata sensibilmente maggiore (superiore a 5.500 km), che è spesso limitata da accordi politici e di controllo delle armi.

I timori dei “vicini”

Il lancio di missili da parte della Cina "è una questione di seria preoccupazione per il Giappone e la comunità internazionale”. Lo ha detto il capo di gabinetto del governo nipponico Yoshimasa Hayashi, commentando il test del missile balistico intercontinentale (Icbm) fatto questa mattina nel Pacifico dalla Rocket Force dell'Esercito popolare di liberazione cinese. Hayashi, nel resoconto della Kyodo, ha aggiunto che Pechino “non ha dato notifiche preventive” dei suoi piani, a dispetto di quanto riferito dall'agenzia statale cinese Xinhua. “La crescente attività militare di Pechino è motivo di seria preoccupazione”, ha aggiunto.

Il test missilistico effettuato dalla Cina è "uno sviluppo sgradito e preoccupante". Cosi' la Nuova Zelanda ha commentato il lancio da parte di Pechino di un missile balistico che è caduto nel Pacifico meridionale. Wellington che ha promesso di consultarsi ulteriormente con gli alleati del Pacifico man mano che i dettagli diventeranno chiari. "I leader del Pacifico hanno chiaramente espresso la loro aspettativa che abbiamo una regione pacifica, stabile, prospera e sicura", ha detto un portavoce del ministro degli Esteri Winston Peters. "Continuiamo a raccogliere informazioni".

Le esercitazioni congiunte con la Russia

Preoccupazioni e tensioni che si fanno sempre più elevate visto che il test balistico arriva nei giorni immediatamente successivi all’annuncio di nuove esercitazioni militari congiunte fra Cina e Russia (nazione quest’ultima che come è noto sta combattendo una guerra con l’Ucraina e un “braccio di ferro” con Nato e Occidente”