Martedì 1 Aprile 2025
ALEX LUNG
Esteri

Cina, prove tecniche di invasione? Chiatte e una nuova tecnologia per tagliare cavi sottomarini

Taiwan sta monitorando la situazione. Gli esperti: potrebbero servire in una seconda fase dell'aggressione

Il porto di Keelung, Taiwan (Ansa)

Il porto di Keelung, Taiwan (Ansa)

Roma, 26 marzo 2025 - La Cina torna a far preoccupare in relazione a una futura e potenziale invasione di Taiwan: ad attrarre l'attenzione degli osservatori internazionali questa volta è una serie di chiatte che si estendono dalle coste cinesi al mare e un ambizioso progetto per il taglio di cavi sottomarini a profondità record. Secondo la Cnn, sebbene si possa trattare di strumenti per uso civile, dimostrano la crescente potenza e sicurezza di Pechino in ambito militare. Tutto ciò è accompagnato da sempre più frequenti esercitazioni nei paraggi dell''isola ribelle'.

L'emittente statunitense ha geolocalizzato il complesso di chiatte - che unite si spingono fino a 800 metri dalla costa - a Zhanjiang, nella regione di Guangdong. Secondo gli esperti di difesa J. Michael Dahm e Thomas Shugart servirebbero, in caso di invasione di Taiwan, a formare un molo mobile in grado di far giungere a terra grandi quantità di carri armati, veicoli blindati e altri equipaggiamenti pesanti. "L'innovazione - spiega Dahm - sta nel volume che potrebbero potenzialmente trasportare su una spiaggia remota, un porto danneggiato o un'area di atterraggio problematica, si parla probabilmente più di centinaia di veicoli all'ora".

Lo stesso ministero della Difesa di Taiwan ha ipotizzato che le chiatte servano "per fungere per un attracco improvviso, consentendo lo scarico rapido dei carri armati da combattimento principali e di vari veicoli a supporto delle operazioni anfibie", in quanto dotate di "rampa estendibile". Il governo dell'isola sta dunque monitorando la situazione. In ogni caso, viste le dimensioni delle chiatte e la loro scarsa velocità, sono molto suscettibili al fuoco nemico. L'ipotesi è che verrebbero quindi impiegate in una seconda fase dell'invasione, quando le forze taiwanesi sarebbero già state in parte piegate.

La pagina della Cnn e l'immagine di Planet Labs PBC
La pagina della Cnn e l'immagine di Planet Labs PBC

Il nuovo sistema di recizione tranciare i cavi sarebbe in grado di operare fino a 4 mila metri sotto il livello del mare, più del doppio delle tecnologie attualmente utilizzate. Di recente le autorità taiwanesi hanno notato dei danni ai cavi che circondano l'isola: in caso di invasione, Pechino potrebbe tentare di rallentare così le comunicazioni di Taipei con il resto del mondo. Lo scenario scatenerebbe il panico tra i cittadini e l'impossibilità per Taiwan di contattare i propri alleati militari, rallentando una risposta.

La notizia giunge in un momento teso, dovuto alle nuove politiche di Donald Trump che non solo disimpegnano gli Stati Uniti dall'Europa, ma esortano i partner asiatici a pagare di più in cambio della protezione offerta da Washington. In particolare, una delle più importanti aziende taiwanesi, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, ha annunciato un investimento di 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti.

Approfondisci:

Cina, prove tecniche di invasione? Chiatte e una nuova tecnologia per tagliare cavi sottomarini

Cina, prove tecniche di invasione? Chiatte e una nuova tecnologia per tagliare cavi sottomarini