Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Dalla politica del “figlio unico” ai corsi d’amore per single. L’inversione a U della Cina sul controllo demografico

A partire dagli anni ‘70 il governo cinese impediva alle coppie di avere più di un bambino. Oggi invita i giovani a farne di più perché la popolazione sta calando

Roma, 26 dicembre 2024 –  C’era una volta la Cina che costringeva le giovani coppie ad avere un solo figlio. Succedeva 20 anni fa. Poco, pochissimo tempo fa se si pensa alla Storia. Ora il Paese del Dragone fa inversione a U e chiede di fare più figli.

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Bambini in una scuola cinese

Se infatti alle soglie del 2000 la preoccupazione dei Partito Comunista cinese era quella di controllare la crescita della popolazione in un paese ancora per gran parte rurale che aveva abbondantemente superato abbondantemente la soglia del miliardo di abitanti.

Il controllo delle nascite era infatti diventata una priorità in Cina alla fine degli anni ‘70 fino ai primi anni del 2000 sotto la direzione di Deng Xiaoping. I provvedimenti adottati, e convertiti in legge nel settembre del 2002, proibivano alla coppie di avere più di un figlio, con l'eccezione delle famiglie contadine, che potevano averne due soltanto, nel caso il primo sia una femmina, e di alcune minoranze etniche. L’obiettivo era quello di contenere la crescita esponenziale della popolazione.

Oggi invece la  Cina sta intensificando una campagna nazionale per convincere i single a uscire, sposarsi e avere figli. Addirittura, i governi locali stanno chiamando a tappeto le donne sposate per chiedere loro se hanno intenzione di avere figli e sono pronti a offrire sussidi alle coppie per incoraggiarle ad avere più di un figlio.

Secondo quanto rivela il Financial Times, tra le altre iniziative, alle università è stato chiesto di introdurre i cosiddetti "corsi d'amore" per gli studenti single al fine di promuovere una "conoscenza sistematica del matrimonio".

Il fatto è che il numero dei cittadini cinesi sta diminuendo e il numero di decessi supera quello delle nascite, e i governi locali fanno pressione per invertire la tendenza per cambiare una prospettiva demografica sempre più cupa. Il Consiglio di Stato, il gabinetto cinese, nelle scorse settimane ha rivelato che sta elaborando un piano per costruire una "società favorevole alle nascite" come parte di un piu' ampio pacchetto di stimoli per l'economia ora in difficoltà. I dettagli di questo piano sono ancora in fase di definizione.

Nel frattempo, le donne sposate tra i 20 e i 30 anni in tutto il Paese ricevono telefonate da funzionari locali che chiedono loro informazioni sui loro programmi in merito alla maternità: verrebbe addirittura offerto loro un sussidio dell'equivalente di 14mila dollari per avere un secondo figlio.

Secondo un calcolo governativo, le coppie devono avere in media 2,1 figli per raggiungere il tasso di sostituzione della popolazione. Negli ultimi mesi, i quotidiani statali People's Daily e Life Times hanno pubblicato ricerche scientifiche secondo le quali il parto fa bene alla salute della madre e può persino aiutare a prevenire il cancro e a curare alcune malattie.

Tuttavia, gli esperti sono scettici sul fatto che le misure ufficiali volte a sostenere il tasso di natalità convinceranno i giovani a mettere su famiglia, soprattutto perché l'aumento della disoccupazione e il rallentamento della crescita economica stanno frenando i consumi.

Secondo Wang Feng, esperto di demografia cinese presso l'Università della California, i funzionari stanno ricorrendo allo stesso "manuale di utilizzo del potere amministrativo per raggiungere gli obiettivi demografici" che era evidente durante l'era della politica del figlio unico, i 35 anni dal 1980 in cui le famiglie erano limitate ad avere un solo figlio.

Ma mentre Pechino riuscì a impedire alle coppie di avere famiglie con più figli, è più difficile usare tali poteri amministrativi per ottenere il risultato opposto. Inoltre, non ci sono segnali che indichino una limitazione dell'accesso al controllo delle nascite o all'aborto. E inoltre, secondo Wang, la sfida per convincere le giovani coppie a fare più figli appare ancora più in salita in quanto il costo della vita non solo sta diventando sempre più alto ma anche perché la maternità rappresenta spesso una grave penalizzazione per la carriera delle donne nel momento in cui lasciano il posto di lavoro per avere figli.