Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

La Cina aumenta il supporto nei confronti della Russia. Il ministro Lavrov in visita a Pechino

Secondo l’intelligence americana, Pechino sta rafforzando il suo sostegno verso la Russia. Intanto il ministro degli esteri russo Lavrov è giunto in Cina per incontrare l’omologo Wang Yi

Kiev, 8 aprile 2024 – La Cina sta aumentando sempre più il sostegno nei confronti della Russia. Il governo di Pechino ha incrementato l’invio di attrezzature militari destinate all’esercito di Putin, secondo l’intelligence statunitense. L’allarme è scattato ieri in vista della visita ufficiale oggi in Cina del ministro degli esteri russo, Lavrov, mirata a rafforzare la cooperazione tra i due Paesi. Esponenti dell’esercito americano hanno rivelato a Bloomberg che la Cina fornisce costante supporto alla Russia tramite la fornitura di immagini satellitari, mirini telescopici, carburante, componenti per i carri armati e diverse attrezzature utili per lo sforzo bellico in Ucraina.

Vladimir Putin e Xi-Jinping
Vladimir Putin e Xi-Jinping

Il segretario di stato USA, Anthony Blinken, ha subito informato gli alleati europei sugli sviluppi della situazione russo-cinese. 

Il governo di Xi-Jinping è stato da sempre uno dei più grandi partner commerciali della Russia, ancor prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Gli Alleati, nel corso degli ultimi anni, hanno sempre avvertito la Cina dal tenersi al di fuori del conflitto, evitando di fornire aiuti alla Russia, e invitandola a impegnarsi maggiormente per il raggiungimento della pace, sfruttando la sua influenza sul Cremlino. Tuttavia, il rapporto tra Mosca e Pechino non è mai entrato in crisi, al contrario si è rafforzato, con la Cina che ha continuato a tenere le porte aperte ai russi, aiutandoli a fronteggiare le sanzioni occidentali

Dopo uno scarso supporto durante il primo anno del conflitto, durante il quale l’esercito di Mosca ha subito pesanti sconfitte, ora la situazione sembrerebbe essere diversa a causa del ribaltamento delle sorti della guerra. L’arrivo di Lavrov a Pechino rappresenta un chiaro indizio. Il ministro degli esteri russo sarà impegnato in Cina per due giorni, dove si confronterà con il suo omologo Wang Yi su diversi aspetti, tra cui la crisi in Ucraina, la situazione in Asia e su “questioni legate alla cooperazione bilaterale, nonché alla cooperazione sulla scena internazionale". Intanto la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha dichiarato che la Cina continuerà a cooperare sia con Mosca che con Kiev: "Continueremo a promuovere i colloqui di pace a modo nostro, così come continuiamo a mantenere i contatti con tutte le parti interessate, comprese Russia e Ucraina, per facilitare una rapida soluzione politica della crisi

ucraina". La diplomatica ha osservato che la Cina è fedele al suo impegno di svolgere un ruolo costruttivo nel cessate il fuoco e nella soluzione politica della crisi. Dura l’accusa della portavoce Ning nei confronti degli Stati Uniti, che hanno rivolto critiche a Pechino riguardo gli aiuti forniti al Cremlino: “La Cina non è né l'ideatrice né una parte coinvolta nella crisi ucraina, e non abbiamo fatto e non faremo nulla per trarne profitti” –  e aggiunge – “I Paesi interessati non dovrebbero denigrare e attaccare le normali relazioni tra stati di Cina e Russia, per non parlare di scaricare la colpa sulla Cina e provocare uno scontro tra blocchi”.

Nel frattempo, in Ucraina l’esercito del Cremlino sta guadagnando sempre più terreno sulle truppe di Kiev, sempre più a corto di rifornimenti. Il presidente Zelensky ha già invocato l’aiuto di Washington, pronta ad autorizzare un nuovo pacchetto di aiuti per l’Ucraina.