Il ciclone Taylor Swift sulle elezioni americane. Dopo aver spinto il Pil di vari Paesi, creato inflazione in altri e addirittura provocato un mini terremoto a Seattle, la popstar ha fatto scattare con il suo endorsement a Kamala Harris la corsa a registrarsi per il voto, o quanto meno accedere alle informazioni necessarie. Quasi 400.000 persone nelle 12 ore dal suo ormai storico post di appoggio alla vicepresidente (giunto a 10 milioni di like) hanno infatti visitato Vote.org, cliccando sull’indirizzo creato e condiviso da Swift.
Una cifra notevole, soprattutto in una sfida testa a testa come quella che si profila fra Donald Trump e la vicepresidente, dove anche una manciata di voti può cambiare l’esito elettorale, soprattutto negli Stati in bilico. Se le registrazioni per votare si tradurranno in voti effettivi per Harris ovviamente è impossibile stabilirlo. Molti Switfie infatti – nota Dafydd Townley, insegnante di politica americana all’Università di Portsmouth, con Newsweek – avrebbero votato per Harris in ogni caso, a prescindere dalla loro star preferita. Ma il solo fatto che la popstar possa aumentare le registrazioni al voto e l’affluenza alle urne è una vittoria per la candidata dem, osserva Townley. Altri osservatori ricordano che l’endorsement di Oprah Winfrey, la regina del piccolo schermo, valse a Barack Obama almeno un milione di voti. Trump e il suo vice minimizzano l’impatto che la scelta di campo della popstar potrebbe avere sul voto. "È una celebrità miliardaria che ritengo disconnessa dagli interessi e dai problemi degli americani", ha tagliato corto il senatore dell’Ohio.